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Franco (Francesco) Serantini (Cagliari, 16 luglio 1951 – Pisa, 7 maggio 1972) è stato un anarchico italiano.
La Biblioteca Franco Serantini di Pisa è un istituto di ricerca e conservazione specializzato in storia sociale e contemporanea, con particolare attenzione dedicata alla storia e alla cultura del movimento anarchico e socialista, del movimento operaio e sindacale, di quello antifascista e della Resistenza, dei movimenti di opposizione degli anni sessanta e settanta. La biblioteca fa parte in qualità di ente collegato della rete nazionale degli Istituti storici della Resistenza e aderisce al progetto del portale di storia contemporanea "Toscana Novecento" promosso dalla rete regionale degli Istituti per la storia della Resistenza e dell'età contemporanea e dal 2017 è diventato membro della'International Association of Labour History Institutions (IALHI).
La storia di Livorno, se confrontata con quelle delle altre città toscane, è sicuramente tra le più originali nel panorama regionale, in quanto slegata da uno sviluppo medievale che è comune alla maggior parte degli altri centri.Le origini dell'insediamento dal quale si è poi sviluppata la città sono comunque antiche e legate alla vicinanza con il principale scalo marittimo della Repubblica pisana. Tramontato il dominio di Pisa, i Medici decretarono l'ampliamento di Livorno, trasformando un piccolo villaggio nella più importante città italiana progettata e costruita tra la fine del XVI e l'inizio del XVII secolo.Principale porto del Granducato di Toscana e tra i più trafficati scali di tutto il bacino del Mediterraneo, Livorno divenne un rilevante centro economico animato da mercanti provenienti da qualsivoglia Nazione, come specificato dalle Leggi Livornine, che le conferirono i caratteri di città cosmopolita per eccellenza, anche durante il successivo dominio lorenese.Dopo l'unificazione e la crisi economica conseguente all'abolizione del porto franco, la città accolse numerose fabbriche di rilevanza nazionale, divenendo il maggiore centro industrializzato della Toscana.Fu duramente colpita dai bombardamenti aerei della seconda guerra mondiale, che, assieme alla ricostruzione, cancellarono parte delle sue principali vestigia, conferendole un aspetto moderno.
La storia della Spagna è stata studiata da quando l'Homo Sapiens arrivò nella penisola iberica, ossia oltre 35 000 anni fa. Nei secoli successivi, popoli di origine diversa, tra cui celti, fenici, greci, romani e germanici si stabilirono in Spagna. Agli inizi dell'Ottavo secolo un esercito di popolazioni arabe e berbere conquistò quasi l'intera penisola. Nei 750 anni successivi, si formarono stati musulmani indipendenti, così tutta l'area sotto dominazione araba era conosciuta come Al-Andalus. Intanto i piccoli regni cristiani del nord riuscirono lentamente a riconquistare l'intera penisola iberica. Questo processo, chiamato Reconquista durò per oltre cinque secoli. Nel 1492 Cristoforo Colombo, grazie all'aiuto dei re spagnoli, intraprese il primo viaggio verso il Nuovo Mondo. Intanto veniva instaurata l'Inquisizione spagnola; gli ebrei e i musulmani furono espulsi dai regni iberici. Nei tre secoli successivi la Spagna fu la più grande potenza coloniale, fondando un impero che si estendeva dalla California alla Patagonia e dai Caraibi alle Filippine. Fu anche il più potente stato del periodo rinascimentale. In questo periodo fiorirono le arti e la letteratura spagnola. Tra il Cinquecento e il Seicento la Spagna si trovò imbrigliata in molti conflitti europei. Le guerre portarono a un forte dissesto finanziario, così nel Seicento la potenza spagnola andò verso il declino. Con la guerra di successione spagnola venne confermato il ridimensionamento della Spagna nel teatro europeo. Nel Settecento si instaurò la dinastia dei Borbone, la quale fece notevoli sforzi per rinnovare le istituzioni statali. Agli inizi dell'Ottocento la Spagna venne invasa dalle truppe napoleoniche. Questo evento portò ad una vittoriosa ma devastante guerra d'indipendenza, che indebolì fortemente la Spagna e creò le premesse per l'emancipazione delle colonie americane. Nel corso dell'Ottocento, esausta dalle guerre di inizio secolo, la Spagna fu destabilizzata dalla nascita di varie formazioni politiche, liberali, reazionari ed altri gruppi. Alla fine dell'Ottocento, dopo una guerra contro gli Stati Uniti, la Spagna perse le ultime reliquie dell'antico impero, ossia Cuba, Porto Rico e Filippine. Rimasta neutrale durante la Grande guerra, la Spagna scivolò nel 1923 in una dittatura di stampo reazionario sostenuta dal Sovrano e con a capo il generale Miguel Primo de Rivera, terminata nel 1930. Appena un anno dopo, la monarchia, ormai screditata, cadde cosicché venne proclamata la repubblica. Dopo un periodo di forte instabilità, nel 1936 scoppiò la guerra civile spagnola. La guerra terminò con l'instaurazione di una dittatura di stampo fascista. La Spagna fu neutrale nella seconda guerra mondiale, però ci furono volontari che combatterono per conto di entrambi i fronti. I decenni del dopoguerra, con Francisco Franco al comando, fino al 1975, furono relativamente stabili e, dagli anni sessanta la Spagna sperimentò una certa crescita economica. La morte di Franco nel 1975 portò al ritorno della monarchia borbonica. Sebbene rimangano alcune tensioni, specie nei Paesi Baschi e in Catalogna, la Spagna contemporanea ha visto irrobustirsi le sue istituzioni democratiche.
Livorno (pronuncia: [liˈvorno], ) è un comune italiano di 156 299 abitanti, capoluogo dell'omonima provincia in Toscana. Terza città della regione per popolazione (dopo Firenze e Prato), ospita da sola quasi la metà degli abitanti della propria provincia; con i comuni limitrofi di Pisa e Collesalvetti costituisce inoltre un vertice di un "triangolo industriale", la cui popolazione complessiva ammonta a oltre 260 000 abitanti. È situata lungo la costa del Mar Ligure ed è uno dei più importanti porti italiani, sia come scalo commerciale sia come scalo turistico, centro industriale di rilevanza nazionale, da tempo in declino, tanto da essere riconosciuta nel 2015 come "area di crisi industriale complessa". Tra tutte le città toscane è solitamente ritenuta la più moderna, sebbene nel suo territorio siano presenti diverse testimonianze storiche, artistiche e architettoniche sopravvissute ai massicci bombardamenti della seconda guerra mondiale e alla successiva ricostruzione. La città, notevolmente sviluppatasi dalla seconda metà del XVI secolo per volontà dei Medici prima e dei Lorena in seguito, fu importante porto franco frequentato da numerosi mercanti stranieri, sede di consolati e compagnie di navigazione. Ciò contribuì ad affermare, sin dalla fine del Cinquecento, i caratteri di città multietnica e multiculturale per eccellenza, dei quali sopravvivono importanti vestigia, quali chiese e cimiteri nazionali, palazzi, ville e opere di pubblica utilità indissolubilmente legate ai nomi delle importanti comunità straniere che frequentarono il porto franco fino alla seconda metà dell'Ottocento. Questa vocazione internazionale portò a identificare la città come Leghorn nel Regno Unito e negli Stati Uniti d'America, Livourne in Francia, Liorna in Spagna, ecc., analogamente alle più importanti capitali di stato dell'epoca. Tra il XIX secolo e i primi anni del Novecento, parallelamente all'avvio del processo di industrializzazione, Livorno fu anche una meta turistica di rilevanza internazionale per la presenza di rinomati stabilimenti balneari e termali, che conferirono alla città l'appellativo di Montecatini al mare. Livorno è sede dell'Accademia navale della Marina Militare, del comando e di due reggimenti della Brigata paracadutisti "Folgore" dell'Esercito Italiano, del 1º Reggimento carabinieri paracadutisti "Tuscania", del 9º Reggimento d'assalto paracadutisti "Col Moschin" inquadrato nelle forze speciali dell'Esercito Italiano e del Gruppo di intervento speciale dei Carabinieri; inoltre è sede di Direzione Marittima del Corpo delle capitanerie di porto - Guardia costiera.
Il Popolo d'Italia è stato un importante quotidiano politico italiano, fondato da Benito Mussolini nel 1914 per dare voce all'area interventista del Partito Socialista Italiano d'ispirazione repubblicana. Dal 1922 divenne l'organo del Partito Nazionale Fascista. Sospese le pubblicazioni il 26 luglio 1943. Per esplicita volontà di Mussolini, il giornale non fu più pubblicato.
Carlo Sebastiano di Borbone (Carlos Sebastián de Borbón y Farnesio; Madrid, 20 gennaio 1716 – Madrid, 14 dicembre 1788) è stato duca di Parma e Piacenza con il nome di Carlo I dal 1731 al 1735, Re di Napoli senza numerazioni dal 1734 al 1759, re di Sicilia con il nome di Carlo III dal 1735 al 1759, e dal 1759 fino alla morte re di Spagna con il nome di Carlo III. Primogenito delle seconde nozze di Filippo V di Spagna con Elisabetta Farnese, era durante l'infanzia solo terzo nella linea di successione al trono spagnolo, cosicché sua madre si adoperò per dargli una corona in Italia rivendicando l'eredità dei Farnese e dei Medici, due dinastie italiane prossime all'estinzione. Grazie a un'efficace combinazione di diplomazia e interventi armati, la Farnese riuscì a ottenere dalle potenze europee il riconoscimento dei diritti dinastici di Carlo sul Ducato di Parma e Piacenza, di cui egli divenne duca nel 1731, e sul Granducato di Toscana, dove l'anno seguente fu dichiarato gran principe (cioè principe ereditario). Nel 1734, durante la guerra di successione polacca, al comando delle armate spagnole conquistò il Regno di Napoli e l'anno successivo quello di Sicilia, sottraendoli alla dominazione austriaca. Nel 1735 fu incoronato re delle Due Sicilie a Palermo, e nel 1738 fu riconosciuto sovrano dei due regni dai trattati di pace, in cambio della rinuncia agli stati farnesiani e medicei in favore degli Asburgo e dei Lorena. Capostipite della dinastia dei Borbone di Sicilia, inaugurò un nuovo periodo di rinascita politica, ripresa economica e sviluppo culturale. Alla morte del fratellastro Ferdinando VI nel 1759, fu chiamato a succedergli sul trono di Spagna, dove, allo scopo di modernizzare il paese, fu promotore di una politica riformista che gli valse la fama di monarca illuminato. In politica estera raccolse tuttavia diversi insuccessi a causa dell'alleanza con la Francia, sancita dal terzo patto di famiglia borbonico, che lo portò a contrapporsi con sorti alterne alla potenza marittima della Gran Bretagna.
Argo Secondari (Roma, 12 settembre 1895 – Rieti, 17 marzo 1942) è stato un anarchico italiano.
Abel Paz (Almería, 12 agosto 1921 – Barcellona, 13 aprile 2009) è stato un anarchico, militare e storico spagnolo. Il suo vero nome era Diego Camacho (Abel Paz era uno pseudonimo letterario). Trasferitosi con la propria famiglia a Barcellona nel 1929, iniziò a lavorare, a soli quindici anni (1935), nell'industria tessile e si iscrisse alla Confederación Nacional del Trabajo (CNT). Ha vissuto la rivoluzione del 1936 da quel privilegiato punto di osservazione che era la Barcellona delle socializzazioni operaie, ed ha conosciuto di persona la realtà delle collettivizzazioni agricole aragonesi. Tenace oppositore della dittatura franchista in patria (dove ha scontato dodici anni di carcere) e dall'esilio francese, è autore di numerosi volumi, tradotti in varie lingue. La sua ricca biblioteca (circa a 5400 volumi) e il suo archivio nel 1996 sono andati a far parte del Centro Ascaso Durruti di Montpellier.