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True Blood è una serie televisiva statunitense creata da Alan Ball per il canale via cavo HBO, andata in onda dal 2008 al 2014, composta da sette stagioni per un totale di 80 episodi. Basata sui romanzi del Ciclo di Sookie Stackhouse della scrittrice statunitense Charlaine Harris, la serie è incentrata sulla co-esistenza tra vampiri e umani a Bon Temps, una piccola e fittizia cittadina della Louisiana. Le vicende ruotano attorno a Sookie Stackhouse (l'attrice premio Oscar Anna Paquin), cameriera telepate che inizia una storia d'amore con il vampiro Bill Compton (Stephen Moyer), che la porterà ad entrare in contatto con il mondo soprannaturale costituito da vampiri, tra cui Eric Northman (Alexander Skarsgård), e da altre creature di diverso genere. Inoltre, vengono narrate anche le vicende di altri personaggi legati alla protagonista, come il fratello di Sookie, Jason Stackhouse (Ryan Kwanten), e i suoi amici Sam Merlotte (Sam Trammell), Tara Thornton (Rutina Wesley) e Lafayette Reynolds (Nelsan Ellis). La serie è stata prodotta da HBO in associazione con la compagnia di produzione di Alan Ball chiamata Your Face Goes Here Entertainment. Negli Stati Uniti la serie è stata trasmessa sul canale via cavo HBO dal 7 settembre 2008 al 24 agosto 2014. In Italia ha debuttato il 27 aprile 2009 sul canale satellitare Fox, mentre i diritti per la messa in onda in chiaro sono stati acquistati da MTV, che ha iniziato la trasmissione della serie il 24 settembre 2010. E' in lavorazione sempre per la rete HBO un reboot della serie.
Il cinema italiano è attivo sin dall'epoca dei fratelli Lumière. I primi filmati risalgono al 1896 e sono stati realizzati nelle principali città della penisola. Questi brevi esperimenti incontrano subito la curiosità del ceto popolare incoraggiando gli operatori a produrre nuove pellicole fino a porre le basi per la nascita di una vera industria cinematografica. Nei primi anni del novecento si sviluppa il cinema muto che avrà il merito di portare alla ribalta numerosi divi italiani e che troverà una battuta d'arresto alla fine della prima guerra mondiale.Negli anni trenta, con l'avvento del sonoro e la nascita di Cinecittà, il cinema italiano vive nuove fasi produttive, sotto il controllo politico e finanziario del regime fascista. Una nuova stagione si compie alla fine della seconda guerra mondiale con la nascita del cinema neorealista che raggiunge per tutto il dopoguerra un vasto consenso di pubblico e critica. Dalla metà degli anni cinquanta fino alla fine degli anni settanta, grazie al cinema d'autore, alla commedia all'italiana ed a molti altri generi, il cinema italiano raggiunge una posizione di grande prestigio sia nazionale che estera. A partire dagli anni ottanta, a causa di molteplici fattori, la produzione italiana attraversa una profonda crisi che non ha impedito la realizzazione di pellicole di qualità, premiate ed apprezzate in tutto il mondo.
Per Campi di concentramento per slavi si intendono i campi di concentramento aperti durante la seconda guerra mondiale in diverse località italiane o occupate dal Regno d'Italia nel corso del conflitto. I campi furono spesso adibiti al lavoro coatto o come campi di smistamento. Nei campi vennero rinchiusi sia abitanti slavi dell'occupato Regno di Jugoslavia, sia gli appartenenti alle minoranze slave del Regno d'Italia, come quelle presenti nella Venezia Euganea (Friuli), nella Venezia Giulia e nella città di Zara (i cosiddetti "allogeni" o "alloglotti") oltre ad alcuni antifascisti italiani. Molti degli internati, fra cui anche donne, bambini ed anziani morirono per inedia, malattie o torture all'interno dei campi.