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Carlo I d'Austria (in tedesco Karl Franz Josef Ludwig Hubert Georg Maria von Habsburg-Lothringen-Este; "Carlo Francesco Giuseppe Ludovico Uberto Giorgio Maria d'Asburgo-Lorena-Este"; Persenbeug, 17 agosto 1887 – Funchal, 1º aprile 1922) è stato l'ultimo imperatore d'Austria, re d'Ungheria e Boemia, e monarca della Casa d'Asburgo-Lorena e Austria-Este. Regnò come Imperatore Carlo I d'Austria, Re Carlo IV d'Ungheria, Croazia, Slavonia e Dalmazia e re Carlo III di Boemia. Beatificato da Papa Giovanni Paolo II il 3 ottobre 2004, viene ricordato il 21 di ottobre.
Sarajevo (in alfabeto cirillico Сарајево; in giudesmo Saraj; in turco Saraybosna), in italiano Saraievo (AFI: /saraˈjɛːvo/) o raramente Seraievo, è la capitale e la più grande città della Bosnia ed Erzegovina. Il toponimo è la forma slavizzata della parola turca saray, che significa "palazzo", ma il suo nome originario era Vrhbosna (letteralmente Cima-bosnia). La sua popolazione si aggira attorno ai 275.524 abitanti (al 2013). Nel 1914 vi ebbe luogo l'attentato all'arciduca austriaco Francesco Ferdinando che innescò la prima guerra mondiale. Nel 1984 la città ospitò i XIV Giochi olimpici invernali. Tra il 1992 e il 1995, durante la guerra di Bosnia, soffrì più di tre anni d'assedio da parte delle forze serbo-bosniache.
Maria Teresa d'Asburgo (Vienna, 13 maggio 1717 Vienna, 29 novembre 1780) stata arciduchessa regnante d'Austria, re apostolico d'Ungheria, regina regnante di Boemia e di Croazia e Slavonia, duchessa regnante di Parma e Piacenza, duchessa regnante di Milano e Mantova e inoltre granduchessa consorte di Toscana e imperatrice consorte del Sacro Romano Impero in quanto moglie di Francesco I, gi duca di Lorena col nome di Francesco III Stefano. In virt della Prammatica Sanzione del 1713, emanata dal padre, l'imperatore Carlo VI, nel 1740 fu la prima (nonch unica) donna della Casa d'Austria ad ereditare il governo dei vasti possedimenti della monarchia asburgica. L'eredit di Maria Teresa non fu riconosciuta da diversi stati tedeschi, che, spalleggiati dalla Francia e dalla Spagna, precipitarono l'Europa centrale in quella che fu nota come guerra di successione austriaca. Alla fine, grazie soprattutto alla fedelt dimostratale dall'Ungheria, Maria Teresa usc vittoriosa e venne riconosciuta come legittima sovrana dei suoi possedimenti ereditari, ma non pot essere eletta al soglio imperiale, si accontent d'essere l'imperatrice consorte ed ebbe quindi come titolo pi alto quello di "regina apostolica d'Ungheria". Nei quadri e nelle altre raffigurazioni ufficiali infatti quasi sempre rappresentata con la corona di Santo Stefano accanto, facendo eleggere come imperatore il proprio marito. Il suo governo personale ricordato come un periodo ricco di riforme economiche e sociali, nonch di grande sviluppo culturale. Insieme al marito fu fondatrice del casato degli Asburgo-Lorena, la dinastia che resse le sorti dei domini austriaci fino alla prima guerra mondiale. Fu madre degli imperatori Giuseppe II e Leopoldo II, nonch di Maria Antonietta, regina di Francia, e Maria Carolina, regina di Napoli e Sicilia.
La guerra in Bosnia ed Erzegovina è stato un conflitto armato svoltosi tra il 1º marzo 1992 e il 14 dicembre 1995, fino alla stipula dell'accordo di Dayton, che pose ufficialmente fine alle ostilità. Il conflitto si inserisce all'interno delle guerre jugoslave svoltesi tra il 1991 e il 2001, all'indomani della dissoluzione della Repubblica Socialista Federale di Jugoslavia. Il violento conflitto vide il coinvolgimento dei tre principali gruppi nazionali: serbi, croati e bosgnacchi.
I crimini di guerra italiani sono stati quegli atti, contrari ai trattati e alle leggi di guerra nazionali o internazionali, e considerati crimine di guerra, commessi da appartenenti alle forze armate italiane dall'Unità d'Italia in poi. In particolar modo, vengono annoverati in questa categoria diversi episodi controversi riguardanti le truppe italiane nelle guerre coloniali in Etiopia e in Libia, durante la seconda guerra mondiale nei Balcani e in Grecia.
Carlo II di Spagna (Madrid, 6 novembre 1661 – Madrid, 1º novembre 1700), soprannominato Carlo lo Stregato (Carlos el Hechizado), fu l'ultimo Asburgo di Spagna. Fu re di Spagna e dell'impero d'oltremare di Spagna, Sicilia e Sardegna, duca di Milano, sovrano dei Paesi Bassi spagnoli, conte palatino di Borgogna e, come Carlo V, re di Napoli. Alla morte senza eredi di Carlo II succedette una fase di tensione in Europa, poiché questi aveva indicato nel proprio testamento Filippo d'Angiò (nipote di Luigi XIV di Francia) erede universale, a condizione di non unire la Corona di Spagna ad altre corone europee. Gli Asburgo, casa regnante in Austria e imperatori del Sacro Romano Impero, rivendicavano il diritto alla successione. Ma il rischio di vedere i Borbone sui troni di Spagna e Francia allarmò anche la Gran Bretagna, preoccupata di vedere la Francia impossessarsi delle colonie spagnole. La controversia dinastica condusse alla Guerra di successione spagnola (1702-1714).
La Bosnia ed Erzegovina (comunemente indicata anche come Bosnia-Erzegovina e a volte chiamata con la sineddoche Bosnia, in croato e bosniaco: Bosna i Hercegovina, in serbo: , Bosna i Hercegovina) uno Stato situato nei Balcani occidentali, confina con la Serbia ad est, il Montenegro a sud-est e con la Croazia a nord e ad ovest. La sua capitale Sarajevo. Fino all'aprile del 1992 faceva parte della Jugoslavia. Il nome Bosnia deriva dal nome del fiume Bosna; mentre il nome di Erzegovina deriva dal titolo di herceg (herzeg, dal tedesco: Herzog, duca), e il nome della regione significa letteralmente la terra di herzeg (Hercegova zemlja, Hercegovina; nome della regione che si riscontra per la prima volta nei documenti storici del 1448). Dal 1995 una repubblica parlamentare federale (vedi cristianesimo democratico e democrazia islamica).
La battaglia dello Jutland (in tedesco Skagerrakschlacht, in inglese Battle of Jutland) fu il più grande scontro navale della prima guerra mondiale in termini di naviglio impiegato: ebbe luogo fra il 31 maggio e il 1º giugno 1916 nelle acque del Mare del Nord, e vide scontrarsi le principali flotte da guerra operative nel corso del conflitto; la Royal Navy britannica e la Kaiserliche Marine tedesca.
La bandiera d'Italia, conosciuta anche, per antonomasia, come il Tricolore, è il vessillo nazionale della Repubblica Italiana. È una bandiera a tre colori composta, partendo dall'asta, da verde, bianco e rosso, colori nazionali dell'Italia, a tre bande verticali di eguali dimensioni, così definita dall'articolo 12 della Costituzione della Repubblica Italiana, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale nº 298, edizione straordinaria, del 27 dicembre 1947. La legge ne regolamenta utilizzo ed esposizione, tutelandone la difesa e prevedendo il reato di vilipendio della stessa; ne prescrive altresì l'insegnamento nelle scuole insieme agli altri simboli patri italiani. Alla bandiera italiana è dedicata la Festa del Tricolore, istituita dalla legge nº 671 del 31 dicembre 1996, che si tiene ogni anno il 7 gennaio. Questa celebrazione commemora la prima adozione ufficiale del tricolore come bandiera nazionale da parte di uno Stato italiano sovrano, la Repubblica Cispadana, che avvenne a Reggio Emilia il 7 gennaio 1797, sulla scorta degli eventi susseguenti alla rivoluzione francese (1789-1799) che propugnò, tra i suoi ideali, l'autodeterminazione dei popoli. I colori nazionali italiani comparvero per la prima volta a Genova su una coccarda tricolore il 21 agosto 1789, anticipando di sette anni il primo stendardo militare verde, bianco e rosso, che venne adottato dalla Legione Lombarda l'11 ottobre 1796. Dopo la data del 7 gennaio 1797 la considerazione popolare per la bandiera italiana crebbe costantemente, sino a farla diventare uno dei simboli più importanti del Risorgimento, che culminò il 17 marzo 1861 con la proclamazione del Regno d'Italia, di cui il tricolore assurse a vessillo nazionale. La bandiera tricolore ha attraversato più di due secoli di storia d'Italia, salutandone tutti gli avvenimenti più importanti.