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Vittoria Accoramboni (Vittoria Accoramboni, duchesse de Bracciano) è un racconto non firmato di Stendhal, pubblicato per la prima volta il 1º marzo 1837 sulla Revue des deux Mondes.
Vittoria Accoramboni (Gubbio, 15 febbraio 1557 Padova, 22 dicembre 1585) stata una nobildonna italiana. Moglie di Francesco Peretti, nipote di papa Sisto V, fu dapprima l'amante e poi la seconda moglie di Paolo Giordano I Orsini, duca di Bracciano e gi marito di Isabella de' Medici. Dopo l'assassinio del primo marito e la morte di Isabella, Vittoria si spos pi di una volta con Paolo Giordano. Tuttavia anche il secondo marito mor e lei eredit un cospicuo patrimonio, ma venne ben presto assassinata da dei sicari. Della morte fu accusato Lodovico Orsini del ramo di Monterotondo, luogotenente di Paolo Giordano, che fu giustiziato senza processo per ordine della Repubblica di Venezia.La vita dell'Accoramboni e la sua tragica fine ispirarono molti intellettuali, tra i quali si ricorda il drammaturgo inglese John Webster e la sua tragedia Il diavolo bianco (The White Devil).
La Torre Caetani è una torre della città di Todi. Si trova nel cosiddetto terzo cerchio delle mura della città di Todi, ultimato nel 1240. Deve la sua denominazione di “caetana” al fatto che su questa torre aprì una importante porta di accesso alla città il Podestà di Todi Loffredo Caetani tra il 1282 ed il 1283.
La Repubblica romana (Res publica Populi Romani) fu il sistema di governo della città di Roma nel periodo compreso tra il 509 a.C. e il 27 a.C., quando l'Urbe fu governata da un'oligarchia repubblicana. Essa nacque a seguito di contrasti interni che portarono alla fine della supremazia della componente etrusca sulla città e al parallelo decadere delle istituzioni monarchiche. La sua fine viene invece convenzionalmente fatta coincidere, circa mezzo millennio dopo, con la fine di un lungo periodo di guerre civili che segnò de facto (benché formalmente non avvenne in forma istituzionale) la fine della forma di governo repubblicana, a favore di quella del Principato. Qui di seguito il passo fondamentale di Tito Livio, che descrive le ragioni che portarono alla caduta della monarchia dei Tarquini, considerando che i tempi erano ormai maturi: Quella della Repubblica rappresentò una fase lunga, complessa e decisiva della storia romana: costituì un periodo di enormi trasformazioni per Roma, che da piccola città stato quale era alla fine del VI secolo a.C. divenne, alla vigilia della fondazione dell'Impero, la capitale di un vasto e complesso Stato, formato da una miriade di popoli e civiltà differenti, avviato a segnare in modo decisivo la storia dell'Occidente e del Mediterraneo. In questo periodo si inquadrano la maggior parte delle grandi conquiste romane nel Mediterraneo e in Europa, soprattutto tra il III e il II secolo a.C.; il I secolo a.C. fu invece, come detto, devastato dai conflitti intestini dovuti ai mutamenti sociali, ma fu anche il secolo di maggiore fioritura letteraria e culturale, frutto dell'incontro con la cultura ellenistica e riferimento "classico" per i secoli successivi.
Mario Castellacci (Reggio Calabria, 16 luglio 1924 – Todi, 4 dicembre 2002) è stato un giornalista, scrittore, commediografo, paroliere, autore televisivo e sceneggiatore italiano.
La dodicesima notte, o quel che volete (in inglese: Twelfth Night, or What You Will) è una commedia in cinque atti, scritta in prosimetro da William Shakespeare tra il 1599 e il 1601 e pubblicata postuma nel First Folio del 1623. Il titolo allude alla festa della dodicesima notte (corrispondente all'Epifania) chiamata in questo modo per il numero dei giorni che trascorrono dal Natale fino alla festività. Fu rappresentata con certezza il 2 febbraio 1602 al Middle Temple Hall, ma è stato ipotizzato che la prima assoluta sia avvenuta l'anno precedente proprio il giorno dell'Epifania, il 6 gennaio 1601. Le sue origini letterarie derivano da Gl'ingannati, una commedia italiana allestita a Siena dall'Accademia degli Intronati nel 1531. Ambientata nell'antica regione balcanica dell'Illiria, racconta una storia di amori e inganni, nella quale i gemelli Viola e Sebastian, a seguito di un naufragio, si trovano a conoscere il Duca Orsino e la dama Olivia. Orsino ama Olivia che ne ignora la corte, ma quando si trova davanti al messaggero di Orsino (la giovane Viola che dopo la perdita del fratello si è camuffata da uomo per entrare al servizio del Duca), se ne innamora, scatenando una serie di eventi e imprevisti che condurranno al lieto fine. Una sottotrama, importante ai fini dello svolgimento della trama, vede protagonisti i personaggi che popolano la corte di Olivia: il giullare Feste, il maggiordomo Malvolio, la cameriera Maria, lo zio Sir Toby, il servo Fabian e Sir Andrew Aguecheek. Il maggiordomo Malvolio viene beffato dagli altri cinque che, falsificando una lettera, gli fanno credere di essere oggetto di attenzioni da parte della padrona Olivia. Il metro utilizzato è il pentametro giambico, sciolto o rimato, misto a prosa: più di metà della commedia è scritta in prosa. Le scene drammatiche sono in versi, mentre le scene comiche sono in prosa; i personaggi di alto livello parlano in versi, mentre i personaggi di basso livello parlano in prosa.La dodicesima notte, come tutte le commedie più note di Shakespeare, ha riscosso successo anche nelle epoche successive, e la sua storia viene tuttora rappresentata e adattata in forma teatrale e cinematografica.
La diocesi di Orvieto-Todi (in latino: Dioecesis Urbevetana-Tudertina) è una sede della Chiesa cattolica in Italia immediatamente soggetta alla Santa Sede e appartenente alla regione ecclesiastica Umbria. Nel 2016 contava 90.000 battezzati su 95.000 abitanti. È retta dal vescovo Gualtiero Sigismondi.
Il convento di Santa Maria delle Grazie è stato costruito in Ghedi, in provincia di Brescia, a partire dal XV secolo. Del complesso religioso resta soltanto la cascina denominata Santa Maria, costruita proprio sull'ex convento, e la cinta muraria quattrocentesca.
Il convento di Montesanto di Todi domina dall'alto di un verde colle, situato ad ovest della città.