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Brasilia (AFI: /braˈzilja/; in portoghese Brasília /bɾaˈziljɐ/) è la capitale federale del Brasile e la sede del governo del Distretto Federale. È una città pianificata e una delle capitali mondiali edificate e designate più recentemente, essendo stata costruita tra il 1956 ed il 1960 ed essendo capitale dal 21 aprile 1960; in precedenza la capitale del Brasile era Rio de Janeiro. La città è ancora in costruzione, seguendo sempre il progetto iniziale. L'UNESCO ha dichiarato Brasilia Patrimonio dell'umanità.
La storia del Brasile è quella parte degli studi di storia focalizzata sull'evoluzione del territorio e della società brasiliana che, canonicamente, si estende dall'arrivo dei portoghesi, nel 1500, fino alla data odierna. Questa voce contiene anche informazioni sulla preistoria del Brasile, ovvero, il periodo in cui non ci sono state registrazioni scritte sulle attività svolte dai popoli indigeni.
I popoli indigeni del Brasile (povos indígenas brasileiros in portoghese) comprendono un grande numero di gruppi etnici distinti, che hanno abitato l'odierno Brasile ancor prima dell'arrivo degli europei, intorno al 1500. Come Cristoforo Colombo, che pensava di aver raggiunto le Indie orientali, i primi esploratori portoghesi chiamarono queste genti con il nome di indios ("indiani"), un nome che è usato ancora oggi. Ai tempi delle prime esplorazioni europee, i popoli indigeni erano tradizionalmente tribù semi-nomadi che vivevano di caccia, pesca ed agricoltura. Molte delle circa 2000 tribù che esistevano furono sterminate con gli insediamenti degli europei, mentre molte altre furono assimilate al popolo brasiliano. La popolazione indigena è stata in gran parte uccisa dagli spagnoli ai tempi della colonizzazione delle Americhe, passando da una popolazione pre-colombiana stimata in milioni al minimo storico di circa 100.000 persone negli anni ottanta: è probabilmente uno dei maggiori genocidi nella storia dell'umanità. Molte delle tribù sopravvissute cambiarono totalmente il loro stile di vita pur di sopravvivere, sostentandosi di commercio praticato con le società dei coloni o assimilandosi alle popolazioni urbane di origine europea. Nonostante anni di contatto con la società di frontiera, nella maggior parte dei casi hanno mantenuto la loro lingua e il loro stile di vita. Alcune tribù invece s'isolarono completamente rifugiandosi nelle remote regioni dell'Amazzonia, e oggi evitano ancora ogni contatto pacifico con il mondo esterno. In anni recenti ci sono stati cambiamenti nelle politiche verso i popoli indigeni, con creazioni di territori indigeni e leggi speciali, che hanno permesso a questi gruppi di crescere nuovamente: oggi ci sono circa 240 tribù per un totale di circa 900.000 persone. Gli indios brasiliani diedero comunque un notevole contributo allo sviluppo economico e culturale del Brasile; si pensi ai generi alimentari prodotti e commerciati da queste tribù.
La nazionale di calcio del Brasile (port. Seleção Brasileira de Futebol, per questo nota informalmente come Seleção) è la rappresentativa calcistica del Brasile ed è posta sotto l'egida della Confederação Brasileira de Futebol. Quella verdeoro, come si usa chiamarla in Italia, è la nazionale con più titoli mondiali: 5, vinti nel 1958, nel 1962, nel 1970, nel 1994 e nel 2002. Per questa ragione i giocatori del Brasile sono soprannominati Pentacampeões ("pentacampioni"). Nel palmarès della squadra figurano anche 9 Coppe America e 4 FIFA Confederations Cup. La nazionale di calcio brasiliana è l'unica ad aver partecipato a tutte le 21 edizioni del campionato mondiale di calcio dal 1930 ad oggi. Detiene inoltre il primato di permanenza al primo posto della classifica mondiale della FIFA, che ha comandato, tra l'altro, senza interruzioni dal luglio 1994 al luglio 2001 e successivamente da giugno 2002 a febbraio 2007. A luglio dello stesso anno, dopo quattro mesi di assenza dal primo posto, grazie alla vittoria nella Coppa America 2007 il Brasile è riuscito a tornare in testa alla classifica, mantenendo il vertice fino ad ottobre 2009. Ha occupato nuovamente il primo posto da aprile a maggio 2010, poi scalzata dalla Spagna, nuova squadra campione del mondo. Vanta sette finali del campionato del mondo disputate e undici piazzamenti complessivi nei primi quattro posti della competizione in ventuno partecipazioni (solo la nazionale tedesca ha fatto meglio, con tredici piazzamenti complessivi in diciannove partecipazioni). È una delle tre nazionali (insieme a Spagna e Germania) che si sono aggiudicate un mondiale fuori del proprio continente; tra le otto vincitrici del campionato del mondo è l'unica, con la Spagna, a non averlo mai vinto in casa. Il Brasile ha trionfato, infatti, in Europa (Svezia 1958) in Sudamerica (Cile 1962) in Nordamerica (Messico 1970 e USA 1994) e in Asia (Giappone e Corea del Sud 2002) e nell'edizione casalinga del 1950 e in quella del 1998 in Francia ha vinto l'argento. Trionfò anche in Sudamerica, ma fuori dai confini nazionali, al campionato del mondo di Cile 1962. La nazionale brasiliana è l'unica, insieme a quella tedesca, ad avere disputato più di cento partite nelle fasi finali del Mondiale, dopo l'edizione 2018, 109 per entrambe, ma la nazionale tedesca ha due partecipazioni in meno rispetto a quella brasiliana). Le due nazionali, inoltre, sono le uniche ad avere sempre ottenuto la qualificazione sul campo alla fase finale del campionato del mondo. La nazionale di calcio brasiliana ha ospitato la ventesima edizione del campionato mondiale di calcio, nel 2014 (chiuso dai verdeoro al quarto posto), sessantaquattro anni dopo avere ospitato l'edizione del 1950. Il Brasile è stata la quinta nazione ad avere ospitato due edizioni del campionato del mondo di calcio, dopo il Messico, l'Italia, la Francia e la Germania. Nel periodo 1994-2013 la nazionale brasiliana ha vinto complessivamente dieci trofei (due campionati del mondo, quattro Coppe America, quattro Confederations Cup) nelle tre maggiori competizioni per nazionali (mondiale, Coppa America, Confederations Cup) ed è stata finalista tre volte (nel 1995 in Coppa America, nel 1998 al mondiale e nel 1999 alla Confederations Cup). Nel ranking mondiale della FIFA, istituito nell'agosto 1993, ha più volte occupato la prima posizione: dal settembre al novembre 1993, dall'aprile al giugno 1994, dal luglio 1994 al maggio 2001, dal luglio 2002 al febbraio 2007, dal luglio al settembre 2007, dal luglio al novembre 2009, dall'aprile al luglio 2010, dall'aprile al luglio 2017 e dall'agosto al settembre 2017. Ha inoltre chiuso 12 volte l'anno solare in testa alla classifica, il che costituisce un record. Il peggiore piazzamento nella classifica mondiale della FIFA è il 22º posto, occupato nel giugno 2013. Occupa la 3ª posizione della graduatoria.
L'Impero del Brasile fu l'entità politica che comprendeva gran parte del territorio del Brasile odierno, governata dagli imperatori Pietro I e suo figlio Pietro II. Fondato nel 1822 con l'indipendenza dalla corona portoghese, ebbe fine nel 1889, con la proclamazione della repubblica. A causa della occupazione di Napoleone del Portogallo, i Braganza andarono in esilio in Brasile, la colonia più importante dell'impero portoghese. Il periodo che seguì vide lo Stato diventare la capitale del Regno Unito di Portogallo, Brasile e Algarves con il governo della dinastia Braganza senza rispondere dell'autorità di Lisbona. Questo causò un risentimento nei confronti dell'idea di ritornare allo status quo ante bellum dopo che Napoleone conquistò il Portogallo. Il Brasile diventò indipendente sotto il governo della famiglia reale portoghese. Dopo l'indipendenza raggiunta il 7 settembre 1822, il Brasile diventò una monarchia, che rimase fino alla creazione della repubblica il 15 novembre 1889. Due imperatori si sedettero al trono, Pietro I dal 1822 al 1831, e Pietro II dal 1831 al 1889. Inoltre il Re Giovanni VI del Portogallo tenne il titolo di Imperatore come stabilito dal trattato che riconobbe l'indipendenza brasiliana. La fine dell'Impero nel 1889 fu il risultato di uno sviluppo reazionario in seguito all'abolizione della schiavitù nel 1888, che minò gli interessi della oligarchia economica e politica.
Il campionato mondiale di calcio 1950 o Coppa del mondo Jules Rimet del 1950 (in portoghese: Copa do Mundo de 1950, in inglese: World Cup Jules Rimet 1950), noto anche come Brasile '50, è stata la quarta edizione del campionato mondiale di calcio per squadre nazionali maggiori maschili organizzato dalla FIFA ogni quattro anni.Si svolse in Brasile dal 24 giugno al 16 luglio 1950, dopo una lunga pausa di dodici anni dovuta alla Seconda guerra mondiale. Le città ospitanti furono Belo Horizonte, Curitiba, Porto Alegre, Recife, Rio de Janeiro e San Paolo.
L'Indipendenza del Brasile è stato il processo storico di separazione tra Brasile e Portogallo, che si è svolto dal 1821 al 1825, mettendo in violenta contrapposizione le due parti all'interno del Regno Unito di Portogallo, Brasile e Algarves. Le Cortes Gerais e Extraordinárias da Nação Portuguesa, instaurate nel 1820, a seguito della Rivoluzione liberale portoghese, avevano assunto decisioni, a partire dal 1821, che miravano a ridurre di nuovo il Brasile alla sua vecchia condizione coloniale. Prima del processo di indipendenza del Brasile, era avvenuto il Trasferimento della corte portoghese in Brasile. Nel 1807, l'esercito francese aveva invaso il Regno del Portogallo, che rifiutava di partecipare al Blocco Continentale contro il Regno Unito. Nell'impossibilità di resistere all'attacco, la famiglia reale e il governo portoghese fuggirono in Brasile, che al tempo era la più ricca e sviluppata tra le colonie portoghesi. L'insediamento del Tribunal de Justiça a Rio de Janeiro rappresentò una serie di trasformazioni politiche, economiche e sociali che portarono alla decisione del principe reggente D. João, il 16 dicembre 1815, di elevare il Brasile alla condizione di regno, unito con la sua ex madrepatria. Ma, nel 1820, in Portogallo scoppiò la rivoluzione liberale e la famiglia reale fu costretta a ritornare a Lisbona. Prima di lasciare il Brasile, però, D. João indicò il figlio maggiore, D. Pedro de Alcântara de Bragança, come principe reggente del Brasile (1821). Sebbene Dom Pedro fosse fedele a suo padre, la volontà delle cortes portoghesi di rimpatriarlo, e riportare il Brasile al suo antico status coloniale, lo indusse a ribellarsi. Ufficialmente, la data commemorata per l'indipendenza del Brasile è il 7 settembre 1822, giorno in cui avvenne il fatto noto come il Grito do Ipiranga, sulla riva del torrente Ipiranga nell'attuale città di San Paolo. Il 12 ottobre 1822, il principe fu acclamato D. Pedro I, Imperatore del Brasile; incoronazione e consacrazione furono il 1 dicembre 1822, e il Paese iniziò a chiamarsi Impero del Brasile. Durante la guerra d'indipendenza — iniziata con l'espulsione delle forze portoghesi dal Pernambuco — si costituì l'Exército Brasileiro, inizialmente assoldando mercenari, arruolando civili e alcune truppe coloniali portoghesi. Questo esercito si oppose immediatamente alle forze portoghesi, che resistevano in alcune parti della nazione. Nel momento in cui iniziava il conflitto, in Pernambuco si manifestò un movimento rivoluzionario noto come Confederazione dell'Equatore, che ambiva a formare un proprio governo, repubblicano, ma fu represso con durezza. Dopo tre anni di conflitto armato, il Portogallo alla fine riconobbe l'indipendenza del Brasile, e il 29 agosto 1825 fu siglato il Trattato di Rio di Janeiro tra Brasile e Portogallo. In cambio del riconoscimento per la propria sovranità, il Brasile si impegnò a corrispondere al Regno del Portogallo un sostanzioso risarcimento e a concludere un trattato commerciale con il Regno Unito come compenso per la sua mediazione.
L'America del Sud o Sud America o America meridionale è la parte del continente americano posta a sud dell'Istmo di Panama fino a Capo Horn/Capo Froward, comprendendo buona parte dell'America Latina, una delle tre macroregioni in cui attualmente viene suddivisa l'America assieme all'America settentrionale e l'America centrale. Nella letteratura geografica italiana, dell'Europa occidentale (escluse le Isole Britanniche) e dell'America latina, è considerata un subcontinente, facente parte del continente America, mentre secondo la letteratura geografica di cultura inglese, cinese e russa sarebbe invece un continente a sé stante. Contenuta interamente nell'emisfero occidentale e per la maggior parte nell'emisfero australe, è bagnata ad ovest dall'oceano Pacifico, a nord e ad est dall'oceano Atlantico; a nord-ovest confina con l'America centrale attraverso l'istmo di Panama. Ha una superficie di 17804990 km², che corrisponde a quasi il 12,7% delle terre emerse; nel 2016 la sua popolazione è stata stimata sui 422,5 milioni di abitanti.