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La palazzina di caccia di Stupinigi è una residenza, originariamente adibita alla pratica dell'attività venatoria, eretta per i Savoia fra il 1729 e il 1733 su progetto dell'architetto Filippo Juvarra. Il sito, facente parte del circuito delle residenze sabaude in Piemonte, nel 1997 è stato proclamato patrimonio dell'umanità dall'UNESCO. La palazzina è situata nella località di Stupinigi (frazione di Nichelino), alla periferia sud-occidentale di Torino, dal cui centro storico dista circa 10 chilometri. Nel 2016 il complesso museale ha raggiunto quota 115 000 visitatori.
La caccia alle streghe è la ricerca di persone (quasi sempre donne definite streghe) o di prove di stregoneria, spesso legate a superstizione o isteria di massa. Storicamente in Europa e in America riguarda il periodo che va dal 1450 al 1750 e comprende l'era della Riforma protestante, della Controriforma e della Guerra dei trent'anni. Causò tra le 35 000 e le 100 000 vittime e le ultime esecuzioni di persone condannate per stregoneria in Europa si sono verificate nel XVIII secolo. In altre aree, come l'Africa e l'Asia, la caccia alle streghe riguarda in tempi più moderni l'Africa subsahariana e la Papua Nuova Guinea. Una legislazione ufficiale contro la stregoneria persiste in Arabia Saudita e Camerun. Si sono avuti episodi di processi anche contro uomini che, in alcuni periodi storici e in determinate aree geografiche, hanno subito pesantemente l'inquisizione anche più delle donne (Carinzia, Normandia, Islanda, Estonia e Russia).Molta della letteratura e della superstizione popolare legata alle streghe deriva da un testo, il Malleus Maleficarum, erroneamente attribuito a lungo alla diretta volontà papale.Metaforicamente con caccia alle streghe si intende un'indagine pubblica condotta per scoprire supposte attività sovversive. Un caso particolare fu il maccartismo degli anni cinquanta negli Stati Uniti.
Il Granducato di Toscana fu un antico Stato italiano esistito per duecentonovanta anni, tra il 1569 e il 1859, costituito con bolla emessa da papa Pio V il 27 agosto 1569, dopo la conquista della repubblica di Siena da parte della dinastia dei Medici, reggitori della Repubblica di Firenze, nella fase conclusiva delle guerre d'Italia del XVI secolo. Fino alla seconda metà del XVIII secolo fu uno stato confederale costituito dal Ducato di Firenze (detto "Stato vecchio") e dallo Stato Nuovo di Siena, in unione personale nel granduca. Il titolo traeva origine da quello del Ducato di Tuscia, poi Marca di Tuscia e quindi Margraviato di Toscana, titolo giuridico di governo del territorio di natura feudale in epoca longobarda, franca e post-carolingia. Dopo l'estinzione della dinastia medicea, nel 1737 subentrò la dinastia degli Asburgo-Lorena, che resse le sorti del granducato sino all'unità d'Italia, pur con l'interruzione dell'epoca napoleonica. Tra il 1801 ed il 1807, infatti, Napoleone Bonaparte occupò la Toscana e l'assegnò alla casata dei Borbone-Parma col nome di regno d'Etruria. Col crollo dell'impero napoleonico nel 1814, venne restaurato il granducato. Nel 1859 la Toscana venne occupata dalle truppe del regno di Sardegna e divennero note col nome di Province dell'Italia Centrale. La Toscana venne formalmente annessa al regno sardo nel 1860, come parte del processo di unificazione nazionale, con un referendum popolare che sfiorò il 95% dei si.
La caccia al cervo è la caccia praticata a scopo alimentare, commerciale o ricreativo, avente come obiettivo principale animali appartenenti alla famiglia dei Cervidae, semplicisticamente indicati come "cervi". Come per molte altre tipologie di caccia, la pratica venatoria finalizzata all'abbattimento dei cervi è oggi esercitata in vari Paesi secondo principi di gestione faunistico-venatoria per il controllo delle popolazioni; per i cacciatori costituisce principalmente un hobby, spesso finalizzato all'ottenimento dei trofei. Il prelievo venatorio dei Cervidi in molti Paesi, come in Italia, è strettamente regolamentato e selettivo, finalizzato al mantenimento di popolazioni stabili e geneticamente forti nel numero e nella densità sostenibile dall'ambiente naturale in cui vivono. Alcune specie di Cervidi, come daino e cervo nobile, vengono sistematicamente allevate per fini culinari, per l'uso della pelle e dei palchi (che trovano impiego nella medicina tradizionale asiatica), come animale da allevamento a scopo alimentare, per attività da ripopolamento destinata alla reintroduzione allo stato selvatico o esclusivamente per uso venatorio nelle riserve di caccia (aziende faunistico-venatorie). In Italia esistono diversi allevamenti, soprattutto in Toscana, Trentino, Emilia Romagna e Marche.
Gli Etruschi (in etrusco: Ràsenna, 𐌀𐌍𐌍𐌄𐌔𐌀𐌓, o Rasna, 𐌀𐌍𐌔𐌀𐌓) furono un popolo dell'Italia antica vissuto tra il IX secolo a.C. e il I secolo a.C. in un'area denominata Etruria, corrispondente all'incirca alla Toscana, all'Umbria occidentale e al Lazio settentrionale e centrale, con propaggini anche a nord nella zona padana, nelle attuali Emilia-Romagna, Lombardia sud-orientale e Veneto meridionale, all'isola della Corsica, e a sud, in alcune aree della Campania. La fase più antica della civiltà etrusca è la cultura villanoviana, attestata a partire dal IX secolo a.C., che deriva, a sua volta, dalla cultura protovillanoviana (XII - X secolo a.C.). La civiltà etrusca ebbe una profonda influenza sulla civiltà romana, fondendosi successivamente con essa al termine del I secolo a.C. Questo lungo processo di assimilazione culturale ebbe inizio con la data tradizionale della conquista della città etrusca di Veio da parte dei Romani nel 396 a.C. e terminò nel 27 a.C., primo anno del principato di Ottaviano, con il conferimento del titolo di Augusto.
I Cani da Caccia (in latino Canes Venatici, abbreviato CVn; nota talvolta anche come I Levrieri) sono una piccola costellazione dell'emisfero nord; l'astronomo polacco Johannes Hevelius formò questa costellazione nel 1687 con stelle che precedentemente erano state considerate facenti parte dell'Orsa Maggiore.
I cani aborigeni e primitivi sono un gruppo eterogeneo di razze che individua e classifica la Primitive and Aboriginal Dogs Society (PADS). Questa associazione ha creato un elenco di razze che raggruppa l'insieme delle popolazioni di cani aborigeni sottoposte o meno a selezione umana, insieme ai cani del gruppo di cani noridici da slitta, da pastorizia e da caccia, il gruppo dei cani Spitz europei e asiatici, ed anche i cani da caccia primitivi dell'area mediterranea con gli antichi levrieri del nord Africa, Medio Oriente e dell'Asia.Inoltre ha ufficialmente cambiato il nome da cane pariah o cani del villaggio a INDog (Indian Native Dog) che, insieme al Dingo e al New Guinea singing dog, sono i soli cani che non necessitano dell'uomo; anche se gli INDog si relazionano con l'uomo marginalmente nei villaggi umani.Queste sono razze canine aborigene da sempre collegate a luoghi, regioni o paesi specifici. queste razze sono rimaste in gran parte al riparo da incroci con cani importati dai viaggiatori coloniali o mercantili dell'Europa. Non hanno interagito con altri cani importati nella loro regione dall'esterno e in molti casi si sono sviluppati senza l'interferenza dell'uomo.
Si definisce cane da caccia l'animale appartenente ad una delle razze di cani selezionate nel corso degli anni, per aiutare l'uomo nella caccia. Col tempo, affinandone le predisposizioni naturali, sono stati selezionati cani con caratteristiche specifiche per i differenti tipi di caccia condotti dall'uomo. I cani da caccia si dividono nei seguenti gruppi. Cani da ferma - Sono quei cani che, individuato il selvatico, si bloccano in punta o ferma indicandone la presenza al cacciatore. Rappresentanti di questo tipo di cani sono i pointer, i setter, il bracco italiano e il bracco tedesco. Cani da riporto - Recuperano la selvaggina una volta abbattuta dal cacciatore. Fanno parte di questo tipo di cani per esempio i Golden Retriever e i Labrador. Cani da seguita o da seguito - Sono impiegati per scovare ed inseguire i selvatici, principalmente selvaggina da pelo, e spingerla verso i cacciatori. Fanno parte di questo tipo di cani tutti i segugi, ad esempio il segugio italiano, segugio svizzero, segugio Posavatz, Beagle-Harrier, Alpenlandishe Dachsbracke. Cani da tana - Sono stati selezionati negli anni per essere piccoli e forti in modo da introdursi facilmente nelle tane dei selvatici come il tasso o la volpe, allo scopo di stanarli in modo che il cacciatore possa abbatterli. Tipici esempi sono il Fox Terrier e il bassotto. Cani da sangue o da traccia - Sono cani con un olfatto particolarmente sviluppato e sono impiegati nella ricerca della selvaggina ferita, seguendo la traccia ematica, da qui il loro nome. Rappresentanti di questo gruppo sono il Bloodhound, il segugio bavarese e il segugio di Hannover Alpenlandishe dachsbracke.Esistono gare cinofile nazionali e internazionali in cui soggetti campioni delle varie razze sono fatti gareggiare in prove di lavoro.