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La stereofonia, abbreviata in stereo, è una tecnica di registrazione/riproduzione del suono che prevede due flussi informativi sonori, ognuno dei quali destinato a essere riprodotto da un diverso diffusore acustico posizionato nell'ambiente d'ascolto, diversamente rispetto all'altro, secondo regole prestabilite. Si basa sull'attitudine dell'udito umano a distinguere la provenienza dei suoni. La stereofonia si contrappone alla monofonia che prevede invece un unico flusso informativo sonoro. Le basi della stereofonia furono poste pionieristicamente e sul piano teorico dalla teoria di Rayleigh (1896), che prende nome dall'ideatore, il fisico John William Strutt Rayleigh, e pubblicata anche in due noti libri dello stesso autore, in particolare nel secondo volume furono poste le basi. Tuttavia la data ufficiale della nascita della stereofonia viene fatta risalire al 1931 con l'ingegnere Alan Dower Blumlein (v. più avanti alla voce "Storia").
La psicoacustica è lo studio della percezione soggettiva umana dei suoni. Più precisamente è lo studio della psicologia della percezione acustica.
La quiete dopo la tempesta è una poesia composta da Giacomo Leopardi nel settembre del 1829 e pubblicata per la prima volta nel 1831. È formata da tre strofe libere di endecasillabi e settenari disposti irregolarmente. In essa, inizialmente il poeta descrive, con tono di festosa esultanza, la vita che riprende più operosa ed animata, dopo le violenze di un forte temporale, distaccandosi apparentemente dal proprio pessimismo cosmico. Nella seconda parte del canto, però, viene argomentata una dolorosa meditazione sull'inesorabile infelicità del genere umano, la cui unica gioia consiste esclusivamente nella cessazione momentanea del dolore.
Una dimensione parallela o universo parallelo (anche realtà parallela, universo alternativo, dimensione alternativa o realtà alternativa) è un ipotetico universo separato e distinto dal nostro ma coesistente con esso; nella maggioranza dei casi immaginati è identificabile con un altro continuum spazio-temporale. L'insieme di tutti gli eventuali universi paralleli è detto multiverso. Il concetto di "altri universi" non è estraneo alla letteratura scientifica: esistono alcune teorie cosmologiche e fisiche che ammettono la loro esistenza, la più famosa delle quali è la teoria delle stringhe. In campo filosofico, un indagatore del tema delle dimensioni parallele fu Auguste Blanqui, che nel 1872 indagò gli aspetti teorici e filosofici di un universo a infinite dimensioni nell'opera L'Eternité par les astres. Opera anomala nella produzione di Blanqui, essa anticipa elementi che si ritrovano anche in Jorge Luis Borges. Nella narrativa fantascientifica, il concetto di universi paralleli viene introdotto per la prima volta dallo scrittore statunitense Murray Leinster nel 1934, per essere ripreso in seguito da molte opere successive divenendo così un tema classico della letteratura fantascientifica.