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Capriccio all'italiana è un film a episodi sul genere della commedia all'italiana, girato nel 1967 e distribuito nel 1968, composto da sei episodi diretti da diversi registi: La bambinaia, diretto da Mario Monicelli, con Silvana Mangano; Il mostro della domenica, diretto da Steno, con Totò; Perché?, diretto da Mauro Bolognini, con Silvana Mangano; Che cosa sono le nuvole?, diretto da Pier Paolo Pasolini, con Totò, Ninetto Davoli, Franco Franchi, Ciccio Ingrassia, Laura Betti, Domenico Modugno e Carlo Pisacane; Viaggio di lavoro, diretto da Pino Zac e Franco Rossi, con Silvana Mangano; La gelosa, diretto da Mauro Bolognini, con Ira Fürstenberg e Walter Chiari.
Il capriccio è un tipo di composizione caratterizzato da una certa libertà di realizzazione. Molto in uso nel XVII sec., in parte simile al ricercare e alla fantasia, è dunque di tipo contrappuntistico (Frescobaldi), o virtuosistico (Paganini). Nella letteratura musicale sono presenti capricci per diversi strumenti solisti o anche per formazioni orchestrali (come il Capriccio italiano di Čajkovskij o il Capriccio spagnolo di Rimskij-Korsakov), ma i più famosi sono i 24 Capricci per violino solo di Niccolò Paganini, composizioni estremamente virtuosistiche e tecnicamente difficili.
Il capriccio in pittura, secondo la definizione datane da Filippo Baldinucci, è una opera d'arte che nasce da un'improvvisa fantasia dell'autore.
Nell’ambito delle arti per capriccio si intende un’opera (o una porzione d’opera) che sia interamente frutto dell’ispirazione del creatore. In altri termini, si tratta di un lavoro che non riproduca qualcosa di esistente in natura, o tuttalpiù già presente nella tradizione iconografica, oppure che diverga dalle norme compositive vigenti. I capricci vennero chiamati anche scherzi, follie o divertimenti (ad eccezione dell'ambito musicale dove ognuno di questi termini manteneva uno specifico significato) e vezzeggiati come fantasie o sghiribizzi.