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Capriccio all'italiana è un film a episodi sul genere della commedia all'italiana, girato nel 1967 e distribuito nel 1968, composto da sei episodi diretti da diversi registi: La bambinaia, diretto da Mario Monicelli, con Silvana Mangano; Il mostro della domenica, diretto da Steno, con Totò; Perché?, diretto da Mauro Bolognini, con Silvana Mangano; Che cosa sono le nuvole?, diretto da Pier Paolo Pasolini, con Totò, Ninetto Davoli, Franco Franchi, Ciccio Ingrassia, Laura Betti, Domenico Modugno e Carlo Pisacane; Viaggio di lavoro, diretto da Pino Zac e Franco Rossi, con Silvana Mangano; La gelosa, diretto da Mauro Bolognini, con Ira Fürstenberg e Walter Chiari.
Il capriccio in pittura, secondo la definizione datane da Filippo Baldinucci, è una opera d'arte che nasce da un'improvvisa fantasia dell'autore.
Francesco Lazzaro Guardi (Venezia, 5 ottobre 1712 – Venezia, 1º gennaio 1793) è stato un pittore italiano, cittadino della Repubblica di Venezia. L'artista, al contrario del Canaletto, non mira, nelle sue pitture, a risultati di nitida percezione, ma propone un'interpretazione del dato reale soggettiva ed evocativa, realizzando immagini di città evanescenti e irreali; raggiungendo a volte una sensibilità definibile pre-romantica, grazie allo sfaldamento delle forme e a malinconiche penombre.
Capriccio è un film (liberamente tratto dal romanzo Lettere da Capri di Mario Soldati) del 1987 diretto da Tinto Brass. Ha lanciato Francesca Dellera.
Nell’ambito delle arti per capriccio si intende un’opera (o una porzione d’opera) che sia interamente frutto dell’ispirazione del creatore. In altri termini, si tratta di un lavoro che non riproduca qualcosa di esistente in natura, o tuttalpiù già presente nella tradizione iconografica, oppure che diverga dalle norme compositive vigenti. I capricci vennero chiamati anche scherzi, follie o divertimenti (ad eccezione dell'ambito musicale dove ognuno di questi termini manteneva uno specifico significato) e vezzeggiati come fantasie o sghiribizzi.