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Il Rinnovamento nello Spirito Santo (RnS) è un'associazione laicale cattolica appartenente al movimento ecclesiale legato alla corrente spirituale del Rinnovamento carismatico, che parte dall'esperienza di una nuova effusione dello Spirito Santo (chiamata comunemente "battesimo nello Spirito Santo"). Comprende laici, membri consacrati, religiosi e sacerdoti. Il RnS è formato da gruppi di persone, coordinati a livello locale, diocesano, regionale e nazionale. Il RnS svolge le sue attività in comunione con l'ICCRS (International Catholic Charismatic Renewal Services), l'organizzazione di diritto pontificio a servizio del Rinnovamento Carismatico Cattolico in tutto il mondo. Il RnS aderisce, inoltre, al Forum delle Associazioni Familiari ed è attivamente impegnato in un cammino di comunione ecclesiale e di formazione permanente per i suoi aderenti. È attivamente impegnato in progetti di evangelizzazione, eventi culturali e sociali volti alla promozione della "cultura di Pentecoste".
Rinnovamento carismatico è un termine utilizzato per indicare un movimento che a partire dagli anni sessanta ha assunto una dimensione interconfessionale nell'ambito del Cristianesimo e il cui scopo è l'adozione dei carismi all'interno delle chiese in cui le varie comunità ed associazioni carismatiche operano. "Carismatico" è una parola generica, che descrive quei cristiani che ritengono che le manifestazioni dello Spirito Santo viste nei primi tempi della Chiesa (parlare in altre lingue, guarigioni, miracoli) siano ancora possibili per i Cristiani di oggi, e andrebbero sperimentati come allora. L'"incontro di preghiera" è il momento portante di questa esperienza ecclesiale: in questi incontri l'esperienza interiore dello Spirito Santo, a detta degli aderenti, si accompagna a particolari manifestazioni dei doni dello Spirito, come la guarigione, il parlare in varie lingue o la profezia. Papa Francesco, che incontra annualmente i rappresentanti di questi gruppi, che contano oggi centinaia di milioni di fedeli in tutto il mondo, li ha definiti "il nuovo sale della terra" per la grande fede, per il proselitismo, per l'attaccamento alla Parola di Dio e all'eucaristia, così come per la grande e fervente assiduità di partecipazione alla messa.
L'espressione neotestamentaria discernimento degli spiriti (διακρισεις πνευματων, "diakriseis pneumaton") indica la facoltà (o carisma, dono della grazia di Dio) posseduta da una persona nel contesto della comunità cristiana, di discernere gli spiriti maligni dall'autentico Spirito di Dio, la verità dall'errore, la buona fede dalla malafede, la trasparenza dall'inganno. Un elenco di questi carismi si trova nella prima epistola ai Corinzi: . Nel quadro concettuale della Bibbia, gli spiriti malvagi sono tanto più pericolosi, in quanto possono cercare intenzionalmente di ingannare le persone. L'Apostolo Paolo parla infatti di "spiriti seduttori" (“Or lo Spirito dice espressamente che negli ultimi tempi alcuni apostateranno dalla fede, dando ascolto a spiriti seduttori e a dottrine di demoni” 1 Timoteo 4:1). Ogni messaggio profetico (un messaggio che afferma procedere da Dio), quindi, deve essere discusso dalla comunità cristiana per verificarne l'attendibilità. Forse l'esempio più chiaro di questo si trova in 1 Corinzi 14:29 "Parlino due o tre profeti, e gli altri giudichino" dove si afferma il principio della necessità che la profezia sia attentamente verificata. Un esempio biblico di discernimento degli spiriti è il caso dell'apostolo Pietro che comprende e rivela ciò che segretamente avevano fatto Anania e Saffira: "Ma Pietro disse: «Anania, perché ha Satana riempito il tuo cuore per farti mentire allo Spirito Santo e trattenere una parte del prezzo del podere?" (Atti 5:3). Il discernere se per la bocca di un ispirato parla lo Spirito Santo o meno, non era e non è cosa facile. Certo, l'Apostolo Paolo precisa che se un carismatico dice "Gesù è anatema!" (maledetto, mendace, falso Messia) quel tale non può essere posseduto che da uno spirito malvagio; così se uno dice invece: "Gesù è il Signore," (riconoscendo l'identità di Gesù) ciò è garanzia che lo Spirito Santo ha parlato (1 Corinzi 12:3). Questo criterio, però, non è sempre sufficiente, perché l'una o l'altra delle due formule possono essere assenti in una comunicazione spirituale. In questo caso bisognerà fare appello ad altri cristiani “carismatici” che hanno appunto il dono di discernere gli spiriti. Si veda anche 1 Giovanni 4:1, sebbene qui il termine profeta sia preso in senso molto generale: “Carissimi, non credete ad ogni spirito, ma provate gli spiriti per sapere se sono da Dio, perché molti falsi profeti sono usciti fuori nel mondo”. Altri criteri sono indicati in Matteo 7:15-20 (cfr. Galati 5:22-23); Romani 12,2; 1 Corinzi 13:1-3; 14:32-33, 37-38).
Il battesimo di Spirito Santo (detto anche, battesimo nello Spirito Santo o battesimo con lo Spirito Santo, in conseguenza delle diverse concezioni teologiche) è un carisma indicato in tutti e quattro i vangeli canonici e negli Atti degli apostoli come promessa di Gesù a coloro che credono nel suo nome. L'espressione "battesimo di (dello) Spirito Santo" non si trova, come tale, in alcun passo biblico; ma in sette di essi si parla di battezzare "nello" Spirito Santo e, di questi, sei si rifanno alla profezia di Giovanni Battista riportata nel Vangelo di Marco La menzione del Battesimo nello Spirito Santo è presente in molti scritti dei Padri della Chiesa fino al IV secolo.