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In questo Stradario di Livorno sono compresi i nomi di strade, piazze e luoghi del territorio comunale di Livorno e la loro storia, sia di quelli attuali che di quelli non più esistenti.
Le sponsorizzazioni nel calcio italiano sono una pratica commerciale — relativa sia squadre di club e nazionali, oltreché campionati, coppe e singoli giocatori — permessa e regolamentata dalla fine degli anni 1970, ma che già nei decenni precedenti aveva visto numerosi tentativi di applicazione.
La parola (dal greco παραβολή parabolè, attraverso il latino parabŏla, poi alterato in paràula nel volgare) è l'espressione orale o scritta di una informazione o di un concetto, ovvero la rappresentazione di una idea svolta a mezzo e nel presupposto di un riferimento convenzionale. In morfologia la parola è definita come un elemento linguistico costituito da un morfema libero o da una sequenza di morfemi legati. In sintassi si fa riferimento alla parola come a un'entità della frase associata a una determinata parte del discorso. Elemento basilare della comunicazione verbale, la parola assume in questa il ruolo di unità minima di trasmissione dei concetti e come tale è stata anche definita "monade logica", sebbene siano state mosse obiezioni a questa visione atomistica, soprattutto per effetto dei numerosi esperimenti di manipolazione verbale prodotti particolarmente nell'arte o in usi strumentali speciali della comunicazione.
Nel corso degli anni la società calcistica italiana per azioni Juventus Football Club, oltre a imporsi come realtà sportiva nazionale e internazionale, ha acquisito un posto di rilievo in ambito socioculturale. A testimonianza di ciò, diversi studiosi ritengono che la storia societaria s'intrecci con quella di Torino e d'Italia, in virtù di un insieme di fattori quali il legame che dal 1923 unisce la squadra con la dinastia industriale Agnelli, che ha dato origine al sodalizio imprenditoriale più antico e duraturo dello sport italiano e che ha permesso al club di essere da allora gestito da imprenditori provenienti dalla regione settentrionale della Penisola; ciò pur rimanendo estremamente popolare tra le classi lavoratrici a livello nazionale, spesso d'origine meridionale, parziale conseguenza della diffusione delle fabbriche della casa automobilistica FIAT. Le numerose vittorie ottenute dalla squadra in ambito federale e confederale hanno coinciso temporalmente con i principali successi ottenuti dalla nazionale italiana, di cui la Juventus ne è la principale contributrice; ciò, unito all'evoluzione e ulteriore diffusione a livello globale della propria tifoseria, nonché a diverse rivendicazioni anticampanilistiche, l'ha resa un'istituzione nazionale e ha generato molteplici e molto sentiti sentimenti ambivalenti da parte dei tifosi avversari.In virtù del prestigio sportivo presto raggiunto, la Juventus è stata tra le prime squadre a godere in Italia di dirette radiofoniche e televisive dei suoi incontri. La sua notorietà gli ha inoltre permesso, a livello internazionale, d'influire seppur indirettamente sulla fondazione e/o identità visiva di numerose squadre sportive (legate in parte all'emigrazione italiana), divenendo contemporaneamente uno strumento d'italianità; il consenso che suscitava come riflesso dell'identità sabauda-industriale della sua città d'origine ha presto elevato i bianconeri a uno dei maggiori simboli rappresentativi di Torino e del Piemonte. L'evoluzione storica della Juventus e la sua popolarità (nonché l'ampia antipatia da parte dei tifosi rivali) sono stati illustrati attraverso diverse analisi artistico e/o accademiche, e utilizzati come sfondo di lungometraggi, canzoni e testi letterari estranei all'ambito strettamente sportivo.
Eureka (in greco antico: εὕρηκα, èureka, /'hɛu̯rɛ:ka/) è un'interiezione ottenuta da una traslitterazione di una parola attribuita ad Archimede. Viene usata spesso per indicare e celebrare una scoperta appena avvenuta o un'invenzione. Alla parola è legato un celebre aneddoto della vita di Archimede, che l'avrebbe pronunciata in occasione della propria scoperta del principio che regola la spinta idrostatica che ricevono i corpi in galleggiamento.
Delia Scala, pseudonimo di Odette Bedogni (Bracciano, 25 settembre 1929 – Livorno, 15 gennaio 2004), è stata un'attrice e ballerina italiana, il cui nome è principalmente legato alla commedia musicale negli anni degli esordi, in Italia, di questo nuovo genere di teatro. Non fu solo un'artista del palcoscenico completa e di grande versatilità, capace di recitare, ballare, cantare a buoni livelli, ma offrì una figura di soubrette del tutto innovativa rispetto ai canoni degli anni quaranta, troppo centrati su camminate in abiti vistosi e pose seduttive. Spontanea, dinamica, di una bellezza lucente che non ebbe bisogno di trucco o di fisico imponente, volitiva ma dolce, ironica ma gentile, nella sua spiccata carica comunicativa seppe suscitare nel pubblico un'irresistibile simpatia.
I colori e simboli della Juventus Football Club hanno svolto un ruolo decisivo nella costituzione dell'identità societaria e visiva del club al di fuori dell'ambito strettamente sportivo dalla fine del XIX secolo. All'esordio ufficiale nel campionato nazionale del 1900, le tinte sociali della Juventus erano il rosa e il nero, allora i colori sportivi del liceo in cui studiarono i fondatori e primi soci del club. Quella che diverrà la canonica tenuta di gioco della squadra, oltreché una tra le più iconiche del panorama sportivo mondiale in virtù dei successi della squadra, la diffusione della propria tifoseria e la propria influenza sui colori sociali — tra altri simboli bianconeri — adottati da numerose squadre sportive a livello internazionale, — ispirata alla casacca degli inglesi del Notts County —, venne portata al debutto tre anni più tardi; questa, bianca e nera a strisce verticali — da cui il soprannome di Bianconeri — fu scelta da Gordon Thomas Savage, uno dei soci juventini nonché, in precedenza, il primo giocatore d'origine non italiana dell'undici torinese, a rappresentare «divise da gioco più professionali» nonché un «simbolo d'aggressività e potere» grazie alle sue tinte bianche e nere associate, rispettivamente, alla purezza e all'autorità. Nel corso del Novecento, dopo la svolta verso il professionismo del calcio italiano, sulla maglia di gioco vennero inseriti distintivi quali la numerazione tattica, alla fine degli anni 1930, e i marchi degli sponsor tecnici e ufficiali del club, a cavallo tra gli anni 1970 e 1980. Infine, lo stemma societario fu cucito sulle divise bianconere per la prima volta a metà degli anni 1990. Lo stemma della Juventus, reso pubblico per la prima volta nel 1905, non subì variazioni in termini di disegno dalla fine della prima guerra mondiale, diventando un simbolo sportivo perenne nel tempo. Esso racchiude, tra i suoi principali elementi, il nome del club, i colori societari adottati nei primi anni del XX secolo e il toro furioso preso dall'araldica cittadina; durante gli anni 1970, per un breve periodo tale figura fu sostituita dalla stilizzazione di una zebra rampante, anch'essa già simbolo associato alla squadra dall'inizio del Novecento. Altre caratteristiche essenziali della società bianconera sono la longevità della sua proprietà, che perdura in maniera pressoché ininterrotta dagli anni 1920, un particolare modello di gestione riassunto nell'endiatri nota come «tre S» — «Semplicità, Serietà, Sobrietà» —, l'estesa diffusione che contraddistingue la propria tifoseria, slegata da confini geografici o classi sociali, e «un'invidia [nei confronti del club] altrettanto diffusa».
Carlo Azeglio Ciampi (Livorno, 9 dicembre 1920 – Roma, 16 settembre 2016) è stato un economista, banchiere e politico italiano, 10º presidente della Repubblica Italiana dal 18 maggio 1999 al 15 maggio 2006. È stato governatore della Banca d'Italia dal 1979 al 1993, presidente del Consiglio dei ministri (1993-1994), ministro del tesoro e del bilancio e della Programmazione economica (1996-1997), quindi ministro del tesoro, del bilancio e della programmazione economica (1998-1999). Primo presidente del Consiglio e primo capo dello Stato non parlamentare nella storia della Repubblica, fu anche il secondo presidente della Repubblica eletto dopo essere stato governatore della Banca d'Italia, preceduto da Luigi Einaudi nel 1948. È stato anche governatore onorario della Banca d'Italia. Ha ricoperto inoltre numerosi incarichi di rilevanza internazionale, tra cui quelli di presidente del Comitato dei governatori della Comunità europea e del Fondo europeo di cooperazione monetaria (nel 1982 e nel 1987); vicepresidente della Banca dei regolamenti internazionali (dal 1994 al 1996); presidente del Gruppo Consultivo per la competitività in seno alla Commissione europea (dal 1995 al 1996) e presidente del comitato interinale del Fondo Monetario Internazionale (dall'ottobre 1998 al maggio 1999). Dal 1996 ha ricoperto gli incarichi di consigliere d'amministrazione e, successivamente, di consigliere scientifico e vicepresidente dell'Istituto dell'Enciclopedia Italiana Treccani.Dopo una militanza giovanile nel Partito d'Azione, Ciampi non ha più aderito ad alcun partito politico, anche se è stato sempre considerato vicino al centrosinistra.Come Capo dello Stato conferì l'incarico a tre presidenti del Consiglio dei ministri: Massimo D'Alema (del quale ha respinto le dimissioni di cortesia presentate nel 1999), Giuliano Amato (2000-2001) e Silvio Berlusconi (2001-2006); ha nominato cinque senatori a vita: Rita Levi-Montalcini nel 2001, Emilio Colombo nel 2003, Mario Luzi nel 2004, Giorgio Napolitano e Sergio Pininfarina nel 2005; ha infine nominato cinque Giudici della Corte costituzionale: nel 2000 Giovanni Maria Flick, nel 2004 Franco Gallo e nel 2005 Sabino Cassese, Maria Rita Saulle e Giuseppe Tesauro. In quanto presidente emerito della Repubblica, è stato senatore di diritto e a vita.