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La stazione di Camucia-Cortona è una stazione ferroviaria sulla linea ferroviaria Firenze-Roma. La stazione è di proprietà di Rete Ferroviaria Italiana (RFI) controllata del gruppo Ferrovie dello Stato. Camucia-Cortona è la seconda stazione ferroviaria del comune di Cortona che è infatti preceduta dalla stazione di Terontola-Cortona; assume questa denominazione perché si trova nella frazione di Camucia.
San Leo Bastia è una frazione del comune di Città di Castello (PG). Situata a breve distanza dal confine con la Toscana, la piccola frazione si trova ad un'altezza di 320 m s.l.m. e conta 521 abitanti (dati parrocchia, 2014).
Il marchesato di Sorbello, feudo imperiale (1416-1815), era situato all'imboccatura della Val di Pierle e s'inseriva come una propaggine del Granducato di Toscana nel territorio umbro dello Stato Pontificio. Un'enclave strategica che, anche per questa particolarità, visse un eccezionale periodo di indipendenza - 399 anni - sotto il governo di un ramo cadetto dei Bourbon del Monte Santa Maria. Ora è compreso nel territorio comunale di Cortona, in provincia di Arezzo.
Luca Signorelli, pseudonimo di Luca d'Egidio di Ventura (Cortona, 1450 circa – Cortona, 16 ottobre 1523), è stato un pittore italiano, considerato tra i maggiori interpreti della pittura rinascimentale.
La famiglia degli Oddi è un'antica casata perugina, distintasi tra le più illustri famiglie umbre in età medievale e rinascimentale, rivelandosi di grande importanza negli equilibri politici dell’epoca. Costituitasi come una consorteria, ovvero un grande clan familiare diviso in più rami, capeggiò a lungo la fazione guelfo-aristocratica in opposizione a quella ghibellina dei Baglioni nelle lotte per il potere cittadino, opponendosi in prima fila contro la Signoria di Biordo Michelotti e poi dei Baglioni. Al fianco dei degli Oddi si schierarono alcune delle famiglie più illustri di Perugia come i Ranieri, gli Arcipreti, gli Armanni della Staffa e altre ancora. Più membri della famiglia furono tra i primi committenti di Raffaello Sanzio, a cui Alessandra degli Oddi commissionò una pala d'altare per la cappella di famiglia nella Chiesa di San Francesco al Prato, denominata Pala degli Oddi. Il 23 gennaio 1881 Maria Vittoria degli Oddi, figlia del conte Angelo maschio primogenito della famiglia, sposò il marchese Luigi Marini Clarelli di Vacone, pertanto i principali beni della storica casata perugina passarono al ramo primogenito dei Marini Clarelli. Nel 2008 a seguito del lascito testamentario di Barbara Marini Clarelli è stata istituita una fondazione privata con l’evoluzione a Casa Museo del Palazzo degli Oddi Marini Clarelli, di cui si apprezzano le sale e la quadreria dal notevole valore artistico, nonché un fondo archivistico dichiarato "di interesse storico particolarmente importante" che copre un periodo che va dal XV secolo al 1994.