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La chitarra elettrica è un tipo di chitarra in cui la vibrazione delle corde viene rilevata da uno o più pick-up; il segnale viene quindi prelevato all'uscita e convogliato in un amplificatore affinché il suono sia udibile. Dal punto di vista organologico appartiene alla famiglia dei cordofoni (più precisamente fa parte dei liuti a manico lungo) e non è considerata un elettrofono perché non genera il suono per via elettrica o elettronica mediante una circuiteria; l'elettronica non è tuttavia una componente accessoria, ma fa intrinsecamente parte dello strumento stesso partecipando in maniera imprescindibile all'emissione: quello che viene tradotto in un segnale elettrico e amplificato non è il suono acustico, ma il campo elettromagnetico oscillante generato dalle corde vibranti.
La chitarra classica è un tipo di chitarra utilizzato per l'esecuzione di brani di musica classica o popolare (come per esempio la musica latino-americana o il flamenco). La forma della chitarra classica, che conosciamo e usiamo oggi, risale alla seconda metà dell'Ottocento.
La chitarra barocca è l'antenata della chitarra classica moderna. Anche se è difficile stabilire con esattezza i tempi, era in uso dalla seconda metà del XVI secolo fino alla fine del XVIII secolo in Italia, Spagna e Francia. È uno strumento leggero e dal timbro chiaro e ricco, perfetto per accompagnare la voce, pur essendo in grado di farsi sentire insieme con altri strumenti: spesso veniva inclusa in orchestre che comprendevano la tiorba, l'arciliuto, la viola da gamba e il cembalo. Il termine è usato anche per strumenti moderni costruiti nello stesso stile.