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Le interpretazioni revisionistiche del Risorgimento sono letture storiografiche critiche del periodo conosciuto come Risorgimento, fase della storia d'Italia contemporanea in cui la penisola ha conseguito la propria unificazione politica Vari autori e personaggi politici hanno dato luogo ad diverse letture circa il fenomeno dell'unificazione italiana, spesso con prospettive ed esito differente, ma accomunate dall'essere alternative rispetto a quelle della storiografia risorgimentale consolidata. Le reinterpretazioni degli eventi non hanno un'unica origine e si muovono lungo diversi filoni di ricerca. La messa in discussione degli assunti della storiografia risorgimentale proviene sia da una parte ristretta del mondo accademico, che da diversi studiosi indipendenti, tra cui numerosi saggisti, che hanno riesaminato tale periodo secondo molteplici approcci interpretativi. Lo sviluppo e l'articolarsi di diverse scuole di pensiero negli ultimi cinquant'anni, ha generato l'emersione di letterature critiche nei confronti della storiografia più diffusa, la quale è stata progressivamente oggetto di contestazioni sempre più numerose e polemiche.
Il bacio. Episodio della giovinezza. Costumi del secolo XIV, meglio noto come Il bacio, è un dipinto a olio su tela (112×88 cm) del pittore italiano Francesco Hayez, realizzato nel 1859 e conservato alla Pinacoteca di Brera. Collocato in un contesto medievale, raffigura due giovani innamorati che si stanno baciando con grande passionalità. Per la travolgente carica emotiva, la raffinata scenografia, ed il forte valore civile (la tela è infatti pregna di pulsioni risorgimentali, a simboleggiare l'amore della patria e la lotta allo straniero), l'opera è considerata il manifesto dell'arte romantica italiana; per questo motivo riscosse un grande successo popolare, tanto che Hayez la riprodusse in altre tre versioni, con piccole modifiche fra l'una e l'altra.
Casa Manzoni è un palazzo storico di Milano, situato in via Morone n. 1, famoso per essere stato la dimora di Alessandro Manzoni dal 1814 alla morte.
Andrea Maffei (Molina di Ledro, 19 aprile 1798 – Milano, 27 novembre 1885) è stato un poeta, librettista e traduttore italiano.
Con Cinque giornate di Milano si fa riferimento all'insurrezione armata avvenuta tra il 18 e il 22 marzo 1848 nell'allora capitale del Regno Lombardo-Veneto che portò alla temporanea liberazione della città dal dominio austriaco. Fu uno dei moti liberal-nazionali europei del 1848-1849, nonché uno degli episodi della storia risorgimentale italiana del XIX secolo, preludio all'inizio della prima guerra d'indipendenza italiana: la rivolta, infatti, influenzò le decisioni del re di Sardegna Carlo Alberto che, dopo aver a lungo esitato, approfittando della debolezza degli Austriaci in ritirata, dichiarò guerra all'Impero austriaco dando inizio alla prima guerra d'indipendenza italiana.
Carlo Tenca (Milano, 19 ottobre 1816 – Milano, 4 settembre 1883) è stato un letterato, giornalista e politico italiano. Nel suo impegno di patriota fu per qualche anno il principale animatore del salotto della contessa Clara Maffei, alla quale era sentimentalmente legato.
Carlo Cattaneo (Milano, 15 giugno 1801 – Lugano, 6 febbraio 1869) è stato un patriota, filosofo, politico, politologo, linguista e scrittore italiano, esponente del pensiero repubblicano federalista. Di formazione illuminista e positivista, ebbe un ruolo determinante nelle cinque giornate di Milano del 1848.
Antonio Gazzoletti (Nago-Torbole, 20 marzo 1813 – Milano, 21 agosto 1866) è stato un giurista e poeta italiano.
Andrea Maffei (Modena, 23 marzo 1968) è un architetto italiano.