Accedi all'area personale per aggiungere e visualizzare i tuoi libri preferiti
Mario Trevi, nome d'arte di Agostino Capozzi (Melito di Napoli, 2 novembre 1941), è un cantante e attore teatrale italiano. Dotato di una calda voce tipicamente napoletana, arriva al successo nel 1959, debuttando alla Festa di Piedigrotta con Si ce lassammo, per poi passare, nel 1961, al Giugno della Canzone Napoletana dove presenta il suo primo successo internazionale: Mare verde. Nel 1960 debutta al Festival di Napoli, dove, nel 1963, è primo interprete del famoso brano Indifferentemente. La sua poliedrica attività artistica lo vede cimentarsi dal repertorio della Canzone classica napoletana, ai brani napoletani degli anni '60, nella sceneggiata degli anni '70, sino alla rielaborazione del Turbo-folk serbo, rivisitato in chiave napoletana.
Il ladro gentiluomo è un personaggio stereotipato della letteratura popolare, in particolare del feuilleton (romanzo d'appendice) ottocentesco e del genere giallo. Nel gergo vittoriano, un "ladro gentiluomo" era un ladro particolarmente educato e istruito. Nelle cronache dell'epoca fecero scalpore gli atti di alcuni criminali dai modi signorili. Queste figure hanno in qualche modo ispirato i personaggi dei ladri gentiluomini della letteratura successiva. Un "gentiluomo" rappresenta, almeno nell'immaginario popolare, un uomo con un titolo nobiliare ereditato e relative ricchezze, che quindi non ha bisogno di lavorare per vivere. È lecito immaginare che un tale uomo non rubi al fine di ottenere il benessere materiale, ma per il gusto dell'avventura, agendo senza intenti malevoli. I ladri gentiluomini sono personaggi che agiscono raramente attraverso l'anonimato o la forza, in quanto si basano sulle proprie doti di astuzia, fascino e bella presenza per rubare gli oggetti più difficili da ottenere, a volte per mantenersi, ma anche per l'emozione dell'atto stesso. Tra i primi ladri gentiluomini nella narrativa vi sono Rocambole (dal 1857) di Pierre Alexis Ponson du Terrail, A. J. Raffles (1898) di E. W. Hornung e Arsenio Lupin (1905) di Maurice Leblanc, il più noto ladro gentiluomo della letteratura e, seppure in misura minore, del cinema e della televisione. Rocambole inizialmente è descritto come un personaggio negativo, che prima si schiera con un "cattivo" e poi lo assassina, finendo in prigione; a partire dal quarto romanzo della serie, il personaggio subisce tuttavia una drastica trasformazione: fuggito di prigione e pentito per i suoi trascorsi, diventa un vero e proprio eroe positivo, ed ha avuto una notevole influenza sui suoi successori letterari. Sia Raffles, sia Lupin utilizzano travestimenti astuti e sono superbi nel rubare, pur mantenendo un'apparenza sofisticata. Raffles ruba soprattutto quando ha bisogno di denaro. D'altro canto, Lupin ruba di più dai ricchi che non apprezzano i propri tesori d'arte e li ridistribuisce, non diversamente da un moderno Robin Hood. È proprio il leggendario arciere della foresta di Sherwood ad essere considerato il precursore del personaggio del ladro gentiluomo. Eroe popolare inglese, Robin Hood, almeno nella moderna versione della leggenda, ruba ai ricchi per dare ai poveri. È un personaggio probabilmente ispirato ad una figura storica, bandito o nobile sassone decaduto, in cui confluirono preesistenti leggende pagane. Simon Templar, alias Il Santo (1928), di Leslie Charteris, è a sua volta uno dei più raffinati ladri gentiluomini della narrativa contemporanea. Il nipote giapponese di Arsenio Lupin è protagonista della serie manga e anime Lupin III ideata da Monkey Punch.
Giuseppe Farassino, detto Gipo (Torino, 11 marzo 1934 – Torino, 11 dicembre 2013), è stato un cantautore, attore e politico italiano.
Emanuele Trevi (Roma, 7 gennaio 1964) è un critico letterario e scrittore italiano.
La Comedìa, o Commedia, conosciuta soprattutto come Divina Commedia, è un poema allegorico-didascalico di Dante Alighieri, scritto in terzine incatenate di endecasillabi (poi chiamate per antonomasia terzine dantesche) in lingua volgare fiorentina. L'opera non esiste nella sua forma originale: essendo stata prodotta prima dell'invenzione della stampa veniva scritta e ricopiata a mano; tra tutti i manoscritti giunti a noi oggigiorno non esistono due versioni uguali, come per tutti i testi antichi, i casi di diversificazione sono tantissimi e variano da semplici modifiche ortografiche, (diritta via o diricta via) fino all'uso di versi simili ma diversi, o parole completamente differenti che danno anche significati diversi, ad esempio il ruscello che esce dalle sorgenti di acqua bollente ..esce ruscello che parton poi tra lor le peccatrici che fu analizzato e commentato con il presupposto che ci fossero delle donne peccatrici, forse prostitute (?), lasciando molti dubbi, ma con un significato completamente stravolto rispetto al più ragionevole pettinatrici o pettatrici o pectatrici cioè le operaie che lavoravano la cardatura e la pettinatura dell lino nelle acque termali. Il titolo originale, con cui lo stesso autore designa il suo poema, fu Comedia (probabilmente pronunciata con accento tonico sulla i); e così è intitolata anche l'editio princeps del 1472. L'aggettivo «Divina» le fu attribuito dal Boccaccio nel Trattatello in laude di Dante, scritto fra il 1357 e il 1362 e stampato nel 1477. Ma è nella prestigiosa edizione giolitina, a cura di Ludovico Dolce e stampata da Gabriele Giolito de' Ferrari nel 1555, che la Commedia di Dante viene per la prima volta intitolata come da allora fu sempre conosciuta, ovvero "La Divina Comedia". Composta secondo i critici tra il 1304/07 e il 1321, anni del suo esilio in Lunigiana e Romagna, la Commedia è il capolavoro di Dante ed è universalmente ritenuta una delle più grandi opere della letteratura di tutti i tempi, nonché una delle più importanti testimonianze della civiltà medievale, tanto da essere conosciuta e studiata in tutto il mondo. Il poema è diviso in tre parti, chiamate «cantiche» (Inferno, Purgatorio e Paradiso), ognuna delle quali composta da 33 canti (tranne l'Inferno, che contiene un ulteriore canto proemiale) formati da un numero variabile di versi, fra 115 e 160, strutturati in terzine. Il poeta narra di un viaggio immaginario, ovvero di un Itinerarium mentis in Deum, attraverso i tre regni ultraterreni che lo condurrà fino alla visione della Trinità. La sua rappresentazione immaginaria e allegorica dell'oltretomba cristiano è un culmine della visione medievale del mondo sviluppatasi nella Chiesa cattolica. È stato notato come tutte e tre le cantiche terminino con la parola «stelle» (Inferno: "E quindi uscimmo a riveder le stelle"; Purgatorio: "Puro e disposto a salir a le stelle"; Paradiso: "L'amor che move il sole e l'altre stelle"). L'opera ebbe subito uno straordinario successo e contribuì in maniera determinante al processo di consolidamento del dialetto toscano come lingua italiana. Il testo, del quale non si possiede l'autografo, fu infatti copiato sin dai primissimi anni della sua diffusione e fino all'avvento della stampa in un ampio numero di manoscritti. Parallelamente si diffuse la pratica della chiosa e del commento al testo (si calcolano circa sessanta commenti e tra le 100.000 e le 200.000 pagine), dando vita a una tradizione di letture e di studi danteschi mai interrotta: si parla così di "secolare commento". La vastità delle testimonianze manoscritte della Commedia ha comportato un'oggettiva difficoltà nella definizione del testo: nella seconda metà del Novecento l'edizione di riferimento è stata quella realizzata da Giorgio Petrocchi per la Società Dantesca Italiana. Più di recente due diverse edizioni critiche sono state curate da Antonio Lanza e Federico Sanguineti.La Commedia, pur proseguendo molti dei modi caratteristici della letteratura e dello stile medievali (ispirazione religiosa, scopo didascalico e morale, linguaggio e stile basati sulla percezione visiva e immediata delle cose), è profondamente innovativa poiché, come è stato rilevato in particolare negli studi di Erich Auerbach, tende a una rappresentazione ampia e drammatica della realtà, espressa anche con l'uso di neologismi creati da Dante come «insusarsi», «inluiarsi» e «inleiarsi».È una delle letture obbligate del sistema scolastico italiano.
Questa voce elenca la grande e vasta discografia del cantautore italiano Claudio Baglioni, attivo dal 1968 anno in cui pubblicò il primo inedito "Signora Lia".
Claudio Lolli (Bologna, 28 marzo 1950 – Bologna, 17 agosto 2018) è stato un cantautore, docente e scrittore italiano. È considerato uno fra i cantautori più impegnati. Oltre a temi politici, Lolli ha saputo trattare nell'arco di una trentina d'anni, incidendo una ventina di album, i più profondi temi dell'essere umano, quali la desolazione e la crisi (Un uomo in crisi. Canzoni di morte. Canzoni di vita), e problematiche sociali e culturali (Ho visto anche degli zingari felici). Oltre a essere un cantautore, Lolli è stato anche uno scrittore e poeta, e, dagli anni ottanta, professore liceale. La poetica di Lolli, come quella di altri cantautori degli anni intorno al Sessantotto, è stata avvicinata alla corrente dell'esistenzialismo.
Claudio Cecchetto (Ceggia, 19 aprile 1952) è un produttore discografico, disc jockey, conduttore radiofonico, conduttore televisivo e talent scout italiano. Conduttore di svariate edizioni dei più importanti festival musicali italiani, dal Festival di Sanremo al Festivalbar, e di numerose trasmissioni musicali italiane, nel corso della sua carriera ha fondato e portato al successo Radio Deejay e Radio Capital. È conosciuto anche per essere stato il talent scout di numerosi artisti musicali e televisivi, tra cui Gerry Scotti, Jovanotti, Fiorello, Amadeus, Nicola Savino, Marco Baldini, gli 883, Max Pezzali, Paola & Chiara, Sabrina Salerno, Sandy Marton, Tracy Spencer, Taffy, Luca Laurenti, Marco Mazzoli, Daniele Bossari, Fabio Volo, Leonardo Pieraccioni, DJ Francesco (Francesco Facchinetti) e i Finley.
Claudio Baglioni, nome completo Claudio Enrico Paolo Baglioni (Roma, 16 maggio 1951), è un cantautore, musicista e conduttore televisivo italiano. Inizialmente conosciuto come cantante melodico, in special modo in Italia, si è reso protagonista di una continua evoluzione musicale e letteraria che gli ha permesso di raggiungere la popolarità. La sua voce ha un'estensione vocale di 3 ottave; fino ai primi anni del 2000 ben 3 ottave e mezzo.All'estero è conosciuto soprattutto in Spagna, avendo pubblicato buona parte della sua discografia in lingua spagnola per il mercato iberico e sudamericano. Alcuni dischi sono stati tradotti in castigliano e in francese. Esiste anche una versione in portoghese e una in inglese di Questo piccolo grande amore. Nella sua carriera ha vinto numerosi premi in ambito nazionale, tra cui due Festivalbar, otto Vota la voce, otto Wind Music Awards e sei Telegatti; inoltre al Festival di Sanremo 1985 il brano Questo piccolo grande amore venne eletto "Canzone del secolo". Nel 1991 il suo concerto di ritorno, dopo 5 anni di assenza, Oltre una bellissima notte viene eletto “Miglior concerto dell'anno nel mondo” dalla rivista inglese Billboard grazie all'innovativa concezione del palco, posizionato al centro dello stadio e aperto in ogni direzione.Nella notte del passaggio di millennio (1999-2000) ha tenuto un grande concerto, l'unico di musica popolare mai avvenuto in piazza San Pietro davanti a oltre 300 000 persone e a papa Giovanni Paolo II. Nel settembre del 2006, secondo artista al mondo e primo italiano, ha tenuto un concerto nell'emiciclo del Parlamento europeo a Bruxelles.Nella sua carriera si è esibito in oltre 2 000 concerti ; inoltre detiene il record italiano di spettatori paganti in un singolo concerto in uno stadio, 88 756 in occasione della tappa del 6 giugno 1998 all'Olimpico di Roma.Ha venduto oltre 60 milioni di dischi e l'album La vita è adesso del 1985 è rimasto al primo posto nella Superclassifica italiana di TV Sorrisi e Canzoni per 27 settimane consecutive, divenendo con oltre 4 milioni di copie l'album più venduto in Italia.Nel 2003 ha vinto il Premio Lunezia per il valore musical-letterario dell'album Sono io - L'uomo della storia accanto e per il brano Mille giorni di te e di me (menzione antologica). Nel 2009 è stato sceneggiatore del film Questo piccolo grande amore basato sul suo omonimo album. Nel 2018 e 2019 è stato direttore artistico e conduttore del Festival di Sanremo.