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Sergio Endrigo (Pola, 15 giugno 1933 – Roma, 7 settembre 2005) è stato un cantautore italiano. Ha vinto il Festival di Sanremo 1968 con Canzone per te, è arrivato secondo nel 1969 con Lontano dagli occhi e terzo nel 1970 con L'arca di Noè; nel corso della sua carriera ha collaborato con scrittori e poeti come Gianni Rodari, Pier Paolo Pasolini, Vinícius de Moraes e Giuseppe Ungaretti e con musicisti come Toquinho e Luis Bacalov.
Claudio Lippi (Milano, 3 giugno 1945) è un cantante, produttore discografico e conduttore televisivo italiano.
Wilhelm Richard Wagner (in italiano pronunciato /ˈvaɡner/; in tedesco ['vɪlhɛlm 'ʀɪçaʀt 'va:gnɐ]; Lipsia, 22 maggio 1813 – Venezia, 13 febbraio 1883) è stato un compositore, poeta, librettista, filosofo, regista teatrale, direttore d'orchestra e saggista tedesco. Citato a volte nei testi in lingua italiana come Riccardo Wagner, è riconosciuto come uno dei più importanti musicisti di ogni epoca e, in particolare, come il più grande del romanticismo. Wagner è soprattutto noto per la riforma del teatro musicale. Diversamente dalla maggioranza degli altri compositori di opera lirica, Wagner, autodidatta, scrisse sempre da sé il libretto e la sceneggiatura per i suoi lavori. Le composizioni di Wagner, in particolare quelle del suo ultimo periodo, sono rilevanti per la loro tessitura contrappuntistica, il ricco cromatismo, le armonie, l'orchestrazione e per l'uso della tecnica del Leitmotiv: temi musicali associati a persone, luoghi o sentimenti. Inoltre fu il principale precursore del linguaggio musicale moderno: l'esasperato cromatismo del Tristano avrà infatti un effetto fondamentale nello sviluppo della musica classica. Egli trasformò il pensiero musicale attraverso la sua idea di Gesamtkunstwerk (opera d’arte totale), sintesi delle arti poetiche, visuali, musicali e drammatiche. Questo concetto trova la sua realizzazione nel Festspielhaus di Bayreuth, il teatro da lui costruito per la rappresentazione dei suoi drammi, dove tuttora si svolge il Festival di Bayreuth, dedicato completamente al compositore di Lipsia. La sua arte rivoluzionaria, su cui sono presenti, dal punto di vista dei libretti, influenze della tradizione della mitologia norrena, germanica e dei poemi cavallereschi, nonché quelle della filosofia di Arthur Schopenhauer, e dal punto di vista musicale influssi dell'intera storia della musica classica, scatenò reazioni contrastanti nel mondo artistico e divise critici e appassionati in "wagneriani"(Richard Strauss, Anton Bruckner e Gustav Mahler) e "antiwagneriani" (tra i secondi, nomi famosi come Brahms o Robert e Clara Schumann): fu anche per questo che il compositore conobbe il successo solo negli ultimi anni della sua vita. Il filosofo Friedrich Nietzsche, durante il periodo di amicizia con il compositore, considerò la musica delle sue opere fino alla tetralogia L'anello del Nibelungo come la rinascita dell'arte tragica in Europa, rappresentando il massimo esempio dello spirito dionisiaco nella storia della musica stessa, ossia il suo aspetto istintuale. In seguito, dopo una rottura umana e intellettuale che proseguirà anche dopo la morte di Wagner, lo stesso Nietzsche ritrattò le proprie idee definendo, al contrario, l'opera wagneriana come espressione di una civiltà decadente. Paradossalmente le argomentazioni del filosofo, nei due periodi contrastanti, sono fra le più citate sia dagli ammiratori che dai critici del compositore tedesco.
Johann Strauss (Vienna, 25 ottobre 1825 – Vienna, 3 giugno 1899) è stato un compositore e direttore d'orchestra austriaco figlio dell'omonimo compositore Johann Strauss. Johann Strauss figlio, il re del valzer, è principalmente noto per la sua attività di compositore di musica da ballo e di operette. Suoi fratelli furono i compositori Josef ed Eduard Strauss. Alla sua figura e a quella degli altri membri della sua famiglia è dedicato l'annuale Concerto di Capodanno, offerto dal Wiener Philharmoniker, in diretta mondovisione dalla sala dorata del Musikverein di Vienna. Un sondaggio di opinione nel 1890 lo rivelò essere il terzo tra le personalità più celebri d'Europa: era preceduto nell'ordine dalla regina Vittoria e dal cancelliere Otto von Bismarck. Johann Strauss è stato il più celebre membro di una famiglia di musicisti che, per quasi un secolo, dominò le scene musicali viennesi. La sua fama è legata soprattutto ai suoi valzer, alcuni dei quali ancora oggi celeberrimi, come Wiener Bonbons, Künstlerleben, Geschichten aus dem Wienerwald, Wein, Weib und Gesang, Wiener Blut, Rosen aus dem Süden, Frühlingsstimmen, Kaiser-Walzer e quello che viene considerato il valzer più famoso di tutti i tempi, An der schönen blauen Donau (Sul bel Danubio blu); per questo motivo a Strauss è stato universalmente riconosciuto l'appellativo di "re del valzer". Fra le altre danze della sua lunga produzione (la lista delle sue opere comprende circa 500 composizioni fra valzer, polke, marce e quadriglie) vale la pena di menzionare Annen-Polka, Leichtes Blut, Éljen a Magyar!, Pizzicato Polka (scritta a quattro mani col fratello Josef), Auf der Jagd!, Unter Donner und Blitz e la Tritsch-Tratsch-Polka. Strauss seppe distinguersi anche nel campo dell'operetta, arrivando a comporne sedici nell'arco di poco meno di trent'anni. Il suo più grande successo l'ottenne con Die Fledermaus (Il Pipistrello) che, ancora oggi, è considerata il culmine di quel periodo musicale che venne rinominato Goldene Operettenära (Era d'oro dell'operetta viennese).
Il trentunesimo Festival di Sanremo si svolse al Teatro Ariston di Sanremo dal 5 al 7 febbraio 1981 e fu condotto da Claudio Cecchetto, alla sua seconda conduzione consecutiva, affiancato da Eleonora Vallone e Nilla Pizzi (quest'ultima in veste di madrina per i trent'anni della manifestazione). Si aggiudicò la vittoria il brano Per Elisa, eseguito da Alice, coautrice del brano insieme a Franco Battiato e Giusto Pio. Seconda giunse Loretta Goggi con Maledetta primavera e terzo Dario Baldan Bembo con Tu cosa fai stasera? Il paroliere Paolo Amerigo Cassella piazzò due sue canzoni nei primi tre posti, essendo i due brani di rincalzo composti con la sua collaborazione. Questa edizione riportò la manifestazione all'attenzione del pubblico, dei mass-media e, soprattutto, degli acquirenti di dischi, facendo entrare in classifica un numero massiccio di canzoni dopo qualche anno di modesti riscontri (in particolare i brani di Alice e Loretta Goggi, assieme alla canzone quinta classificata Sarà perché ti amo dei Ricchi e Poveri, si rivelarono tre hit internazionali, vendendo milioni di copie in Italia e all'estero e divenendo ben presto tre evergreen della musica italiana); inoltre la compilation di quell'anno fu la prima della storia a imporsi tra i dischi più venduti, in quello che sarà poi un costante crescendo di anno in anno. Altre canzoni di questa edizione che riscossero un buon successo furono Ancora di Eduardo De Crescenzo, Non posso perderti di Bobby Solo, Questo amore non si tocca di Gianni Bella, Pensa per te di Marcella Bella, e Caffè nero bollente e Roma spogliata, rispettivamente degli allora esordienti Fiorella Mannoia e Luca Barbarossa. Grandissimo successo fu ottenuto anche dalla sigla di quell'edizione, la celeberrima Gioca jouer, cantata da Claudio Cecchetto. I Ricchi e Poveri furono protagonisti di una vivace polemica: Marina Occhiena (appena uscita dal gruppo a causa di divergenze con l'altra componente femminile, Angela Brambati) rivendicò di poter partecipare anche lei alla gara con un tempestivo ricorso in tribunale che venne accolto; durante le prove della prima serata del Festival il gruppo fu costretto ad esibirsi nella storica formazione a quattro, ma poi la Occhiena decise di defilarsi e dunque i Ricchi e Poveri gareggiarono con la nuova formazione a tre, mantenuta fino al 2016 (per poi tornare alla storica formazione a quattro in occasione dell'edizione 2020). Non meno vivace lo scandalo dato in diretta televisiva da "Fatty" Buster Bloodvessel, corpulento leader e fondatore dei Bad Manners, presenti in qualità di ospiti: Bloodvessel al termine dell'esibizione di Lorraine mostrò per un istante il fondoschiena al pubblico in favore di telecamera, costringendo Claudio Cecchetto a ricordare alla platea allibita che il nome del gruppo, "Bad Manners", significa per l'appunto "cattive maniere". Da questa edizione la Rai tornò a trasmettere tutte e tre le serate della kermesse anche in TV, (sebbene le prime due serate non furono tramsesse integralmente, ma solamente dalle 21.30 in poi) e, per la prima volta, in diretta (cosa che si sarebbe poi ripetuta per tutte le edizioni successive), dopo che dal 1955 al 1972 la diretta televisiva era stata riservata solo alla serata finale della kermesse (le altre erano trasmesse in differita), e dopo otto edizioni (dal 1973 al 1980) in cui la trasmissione televisiva era stata riservata solamente all'ultima serata (mentre le altre erano diffuse soltanto dalla radio, ad eccezione dell'edizione del 1978, in cui alle prime due serate fu negata anche la trasmissione radiofonica). Anche Massimo Troisi avrebbe dovuto partecipare al festival, con tre interventi in veste di comico, ma poco prima di andare in onda decise di non apparire a causa dei tagli richiesti ai suoi monologhi dai dirigenti Rai, memori degli scandali causati da Benigni l'anno precedente.Al termine della serata finale, come annunciato, furono resi noti solo i titoli delle prime tre canzoni mentre tutte le altre furono classificate quarte a pari merito. Tuttavia, la settimana successiva alla manifestazione, il settimanale TV Sorrisi e canzoni pubblicò i piazzamenti dalla quarta alla decima posizione. La classifica completa non è mai stata resa nota.
Il Canto di Natale (A Christmas Carol, in Prose. Being a Ghost-Story of Christmas), noto anche come Cantico di Natale, Ballata di Natale o Racconto di Natale, è un romanzo breve di genere fantastico del 1843 di Charles Dickens (1812-1870), ed è anche una delle sue opere più famose e popolari. È il più importante della serie dei Libri di Natale (The Christmas Books), una serie di storie che include anche Le campane (The Chimes, 1845), Il grillo del focolare (The Cricket on the Hearth, 1845), La battaglia della vita (The Battle for Life, 1846) e Il patto col fantasma (The Haunted Man, 1848). Il romanzo è uno degli esempi di critica di Dickens alla società ed è anche una delle più famose e commoventi storie sul Natale nel mondo. Narra della conversione del vecchio e tirchio Ebenezer Scrooge, visitato nella notte di Natale da tre spiriti (il Natale del passato, del presente e del futuro), preceduti da un'ammonizione dello spettro del defunto amico e collega Jacob Marley. Il Canto unisce al gusto del racconto gotico l'impegno nella lotta alla povertà e allo sfruttamento minorile, attaccando l'analfabetismo: problemi esasperati apparentemente proprio dalla Poor Law (Legge contro la povertà).
L'albero di Natale è, insieme con la tradizione del presepe, una delle più diffuse usanze natalizie. L'albero di Natale è un uso di origine nordica, particolarmente diffuso nell'area tedesca. Si tratta in genere di un abete o un sempreverde addobbato con palline, piccoli oggetti colorati, luci, festoni, dolciumi; alla base o sui rami si pongono piccoli regali impacchettati. Un tempo l'albero era sempre di origine naturale, di solito un piccolo abete che veniva tagliato nel bosco e portato in casa come addobbo natalizio. In epoca industriale iniziarono il commercio degli abeti coltivati e degli abeti di materiale plastico, in vari formati e colori. L'abete può essere portato in casa o tenuto all'aperto, viene preparato qualche giorno o qualche settimana prima di Natale e rimosso dopo l'Epifania. Nelle grandi città è d'uso abbellire una delle piazze principali con un grande abete. Quando l'albero viene collocato in casa, è tradizione in Italia che nei pressi o ai suoi piedi venga collocato anche il presepe, come pure siano collocati anche i regali di Natale ben impacchettati, in attesa del giorno della festa in cui potranno essere aperti. Nella tradizione milanese l'albero di natale viene preparato a Sant'Ambrogio, patrono di Milano, il 7 dicembre; mentre nella tradizione barese è allestito a San Nicola, patrono di Bari, il 6 dicembre. Un'altra usanza ne prevede la preparazione l'8 dicembre, ovvero durante la festività cattolica dell'Immacolata Concezione. L'immagine dell'albero come simbolo dell'axis mundi che collega il Cielo supremo sede della Divinità (specificamente la stella polare) e la Terra, ha origini molto antiche e trova riscontri in diverse religioni.
La 50 Giorni di Cinema Internazionale a Firenze, che vede la Fondazione Mediateca Regionale Toscana come struttura coordinatrice di riferimento insieme con il comune di Firenze, è nata nel 2007 con l'intento di regolare e raccordare fra loro ben 5 festival internazionali che si svolgono a Firenze in autunno: il France Cinéma, il Festival Internazionale "Cinema & Donne", il Festival dei Popoli, River to River. Florence Indian Film Festival e il conferimento del Premio Città di Firenze indetto dal New Italian Cinema Events (NICE) Festival. L'iniziativa prevede, come dice il nome, 50 giorni di proiezioni ininterrotte fra retrospettive, anteprime, festival, incontri, film original sound, documentari, video d'arte. In sostanza si tratta di una rassegna che da un lato, programmando in modo coordinato e senza sovrapposizioni numerosi eventi di rilievo (quelli tradizionalmente presenti nel capoluogo toscano, ma tenendo conto anche di altri appuntamenti significativi a livello nazionale), tende a rendere maggiormente fruibili le proposte di qualità in ambito cinematografico e audiovisivo; dall'altro, favorendo la collaborazione tra le diverse organizzazioni dei cinque festival, punta a creare sinergie che valorizzino tanto il cartellone "unitario" quanto i singoli eventi al suo interno.