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La parrocchia è la porzione di una diocesi in una comunità cristiana, retta da un presbitero detto parroco. In modo improprio nel linguaggio comune, per metonimia, viene così indicata la chiesa parrocchiale. Sono organizzate in parrocchie la Chiesa cattolica, la Comunione anglicana, la Chiesa ortodossa, la Chiesa di Svezia e alcune altre confessioni protestanti. È l'articolazione più decentrata della Chiesa cattolica ed è il luogo e il soggetto insieme della cura pastorale ordinaria. Nella parrocchia "sussiste realmente" la chiesa, anche se non in senso pieno come nella diocesi. Scrive infatti la Sacrosanctum concilium al n. 26: le parrocchie, definite comunità dei fedeli, «rappresentano in un certo modo la chiesa visibile stabilita su tutta la terra e in modo eminente».
Gravissimum Educationis è una dichiarazione del Concilio Vaticano II sull'educazione cristiana. Venne approvato con 2290 voti favorevoli e 35 contrari dai vescovi riuniti in Concilio e fu promulgato dal papa Paolo VI il 28 ottobre 1965. Il titolo Gravissimum Educationis significa dal latino: Fondamentale educazione e deriva dalle prime parole del decreto stesso. Il decreto Gravissimum Educationis parla dell'educazione cristiana all'interno della Chiesa cattolica.
La diocesi di Roma (in latino: Dioecesis Urbis seu Romana) è una sede metropolitana della Chiesa cattolica appartenente alla regione ecclesiastica Lazio: nel 2017 contava 2 355 984 battezzati su 2 873 152 abitanti. È retta da papa Francesco.
Per riforma cattolica, o controriforma, si intende quell'insieme di misure di rinnovamento spirituale, teologico, liturgico con le quali la Chiesa cattolica riformò le proprie istituzioni dopo il Concilio di Trento. Già durante il Concilio di Costanza i padri conciliari avevano auspicato una riforma «nel capo e nelle membra»; ma fu solo in seguito alla Riforma protestante iniziata da Martin Lutero, un monaco agostiniano, che tale esigenza si fece urgente, concretizzandosi nell'applicazione delle disposizioni conciliari tridentine.
Il collegio scolastico, o educandato, è l'istituto di educazione dove gli studenti convivono in modo stabile per tutto il periodo scolastico. La caratteristica che maggiormente distingue il collegio dalla scuola diurna è la presenza di un'area interna alla scuola adibita a dormitorio. Numerosi monasteri si trasformarono in educandati, un fenomeno che prese piede in maniera massiccia dopo il Concilio di Trento.