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La Scuola siciliana (detta anche Scuola poetica siciliana) fu un movimento letterario sorto in Sicilia (e più in generale nell'Italia meridionale) all'incirca tra il 1220 e il 1266 presso la corte siciliana dell'imperatore Federico II di Svevia. La poesia della Scuola siciliana, che ebbe la sua massima fioritura nel secondo quarto del XIII secolo (tra il 1230 e il 1250), costituisce la prima produzione lirica in un volgare italiano e di cui abbiamo ampia testimonianza (di altre produzioni liriche in volgare riconducibili ad altre zone d'Italia, si hanno solo pochi frammenti, come nel caso della canzone Quando eu stava in le tu' cathene).La poesia dei Siciliani si ispirava direttamente alla lirica amorosa dei trovatori provenzali, basata sul concetto di amor cortese (o fin'amor), tuttavia si distingueva da quest'ultima per alcuni aspetti specifici e innovativi. Non fu una scuola nel senso vero e proprio, ma si trattò piuttosto di un gruppo di funzionari laici del regno che iniziò a fare poesia in modo dilettantistico, condividendo una lingua (il siciliano aulico) e una ideologia comuni.
Il giudice popolare, in Italia, è un cittadino che viene chiamato a comporre le Corti di assise e le Corti di assise d'appello. Riveste la qualifica di pubblico ufficiale. La disciplina principale è contenuta nella legge 10 aprile 1951, n. 287. Questa forma di partecipazione dell'elemento popolare al giudizio penale, nel quale il giudice popolare siede insieme con quello togato (e unitamente a quest'ultimo decide tanto il fatto quanto il diritto), è tradizionalmente detta degli scabini (per distinguerla da quella in cui invece il giudice popolare funziona "a sé stante" , detta dei giurati o giuria); l'affiancamento del giudice togato a quello popolare, se da un lato accresce la capacità tecnica del collegio (consentendo anche la motivazione della pronuncia), dall'altro "rende troppo facile la prevalenza della capacità tecnica e legale" del magistrato togato.
Dolcino da Novara, o fra Dolcino come venne chiamato soprattutto dalla storiografia ottocentesca (Prato Sesia, 1250 circa – Vercelli, 1º giugno 1307), è stato un predicatore millenarista italiano, capo e fondatore del movimento dei dolciniani. Accusato di eresia dall'Inquisizione, fu catturato e ucciso sul rogo nel 1307.
Il convitto nazionale è stata un'istituzione che permise dall'unità d'Italia in poi, per circa un secolo, la frequenza dei licei agli alunni dei piccoli centri periferici, permettendone così anche l'accesso all'università. Mai formalmente aboliti, hanno visto la loro funzione modificarsi in seguito al cambiamento della situazione sociale, a una più agevole mobilità con i mezzi pubblici e privati e al progressivo decentramento scolastico.
La competenza, in diritto, indica la sfera di poteri e facoltà attribuita ad un determinato soggetto, sia esso un organo o una persona fisica. La competenza ha una funzione di limite, in quanto definendo facoltà e poteri pone dei limiti all'agire degli organi: gli atti compiuti dall'organo al di fuori della sua competenza sono invalidi e precisamente affetti dal vizio di incompetenza.