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Thomas Isidore Noël Sankara (Yako, 21 dicembre 1949 – Ouagadougou, 15 ottobre 1987) è stato un militare, politico, rivoluzionario e patriota burkinabé. Noto anche come Tom Sank, è stato un leader carismatico per tutta l'Africa occidentale sub-sahariana. Cambiò il nome di Alto Volta in Burkina Faso e si impegnò per eliminare la povertà attraverso il taglio degli sprechi statali e la soppressione dei privilegi delle classi agiate. Finanziò un ampio sistema di riforme sociali incentrato sulla costruzione di scuole, ospedali e case per la popolazione in estrema povertà, oltre a condurre un'importante lotta alla desertificazione con il piantamento di milioni di alberi nel Sahel. Il suo rifiuto di pagare il debito estero di epoca coloniale, insieme al tentativo di rendere il Burkina autosufficiente e libero da importazioni forzate, gli attirò le antipatie di Stati Uniti d'America, Francia e Inghilterra, oltre che di numerosi paesi circostanti. Questo stato di cose sfociò nel colpo di Stato il 15 ottobre 1987, in cui, all'età di 37 anni, il giovane capitano Sankara fu assassinato dal proprio vice, Blaise Compaoré, con la complicità dei suddetti stati. È celebre soprattutto per il suo discorso all'Organizzazione dell'Unità Africana contro imperialismo e neocolonialismo e per essere stato il primo presidente africano a riconoscere l'AIDS come grave piaga sociale, con il lancio di un'efficace campagna di prevenzione. Rinunciò a qualunque beneficio personale come Presidente del Burkina Faso e, al momento della morte, gli unici beni in suo possesso si rivelarono essere un piccolo conto in banca di circa 150 dollari, una chitarra e la casa in cui era cresciuto. Figura carismatica e iconica per milioni di africani, è spesso indicato come "il Che Guevara africano" o "il Presidente ribelle".
Il Burkina Faso (IPA: [burˈkina ˈfazo]), fino al 1984 Alto Volta (in francese Haute-Volta), è uno Stato indipendente dell'Africa occidentale privo di sbocchi sul mare. Ha una superficie di 274200 km² e confina con il Mali a nord, il Niger a est, il Benin a sud-est, il Togo e il Ghana a sud e la Costa d'Avorio a sud-ovest. La sua capitale è Ouagadougou e la sua forma di governo è una repubblica semipresidenziale il cui capo dello Stato, eletto ogni cinque anni, è anche responsabile dell'esecutivo. I suoi abitanti si chiamano burkinabé, in italiano termine invariato in genere e numero. La popolazione totale stimata al 2020 dal World Factbook della CIA è di poco inferiore ai 21 milioni di abitanti, il più recente censimento nel Paese essendo quello del 2006. Ex colonia francese fino al 1960, in tale anno ottenne l'indipendenza assumendo il nome di Alto Volta, dal nome dell'omonimo fiume il cui corso superiore attraversa il Paese. Il 2 agosto 1984 l'allora presidente Thomas Sankara cambiò il nome dell'Alto Volta in Burkina Faso che significa "la terra degli uomini integri" in more e in bambara, parlate rispettivamente dall'etnia mossi e dall'etnia dioula che vivono nel Paese. Il decreto presidenziale venne confermato dall'Assemblea Nazionale due giorni dopo. Seguendo le sorti di altri Paesi africani decolonizzati, il Burkina Faso è stato caratterizzato per buona parte della sua storia indipendente da vari colpi di Stato e dittature esplicite o de facto: un primo rovesciamento di regime si ebbe nel 1966 cui fece seguito un periodo dittatoriale fino al 1978; un secondo avvenne nel 1980 con un governo poi esautorato nel 1980; ad essi fece seguito il governo di impronta socialista e terzomondista di Thomas Sankara che fu ucciso da un avversario politico che tenne il potere dal 1987 al 2014; da tale data il Burkina Faso è guidato da un presidente e un primo ministro civile e i militari non sono più al governo diretto del Paese. La lingua ufficiale del Burkina Faso è il francese e la sua valuta è il franco CFA dell'UEMOA, moneta condivisa con Paesi della stessa area africana come Benin, Costa d'Avorio, Niger e Senegal.
Tibor Sekeji (Spišská Sobota, 14 febbraio 1912 – Subotica, 20 settembre 1988) è stato uno scrittore, esploratore ed esperantista jugoslavo. Ha intrapreso spedizioni verso l'America del Sud, l'Asia e l'Africa. Oltre all'ungherese e al croato parlava perfettamente tedesco, spagnolo, inglese, francese ed esperanto. Riguardo l'esperanto, è stato membro della Akademio de Esperanto (l'organismo che sovrintende alla regolazione della lingua, come l'Accademia della Crusca nel caso della lingua italiana) nonché membro onorario dell'Associazione Universale Esperanto, massima rappresentante del movimento esperantista. Tibor ha scritto diversi libri (testi o romanzi) in esperanto.
I mandingo (a volte definiti anche mandinka o malinkè) sono uno dei maggiori gruppi etnici dell'Africa occidentale. Pur essendo composti da circa undici milioni di individui, i mandingo non costituiscono il principale gruppo etnico nei paesi ove risiedono, eccezion fatta per il piccolo stato costiero del Gambia. Più che un singolo gruppo possono essere considerati come un continuum di popoli culturalmente e linguisticamente affini. Anche la lingua mandingo è costituita da una serie di idiomi diversi, anche se in genere reciprocamente comprensibili. Linguisticamente affini (anche se si considerano gruppi etnici a sé stanti) sono i soninké e i bambara del Mali e gli jula, insediati tra il Burkina Faso occidentale e la Costa d'Avorio. Questi popoli a loro volta appartengono alla più vasta famiglia etno-linguistica dei mandé, che conta più di 20 milioni di individui e comprende gruppi etnici più distantemente correlati con i mandingo, tra i quali i mende della Sierra Leone, i susu della Guinea, i kpelle ed i vai in Liberia e molti altri. La quasi totalità dei mandingo è di religione musulmana, e la maggior parte della popolazione alfabetizzata (circa la metà degli adulti nelle zone rurali) conosce la scrittura araba. Nella loro storia i mandingo hanno costituito strutture statali piuttosto complesse, primo tra tutti l'Impero del Mali, uno dei più vasti imperi africani del tardo medioevo (1250-ca.1500), ma regni mandingo hanno continuato a esistere nell'area fino all'arrivo dei colonizzatori europei. Tra il XVI e il XIX secolo circa un terzo dei mandingo sono stati deportati in America come schiavi.
Il Mali, ufficialmente Repubblica del Mali (in francese République du Mali), è uno Stato situato nell'interno dell’Africa occidentale e senza sbocco sul mare. Il Mali confina a nord con l'Algeria, a est con il Niger, a sud con il Burkina Faso e la Costa d'Avorio, a sud-ovest con la Guinea e a ovest con il Senegal e la Mauritania. Il suo territorio, per la maggior parte pianeggiante, è costituito al nord dal deserto, al sud dalla savana
La lingua è il sistema o forma storicamente determinata attraverso il quale gli appartenenti ad una comunità si esprimono e comunicano tra loro attraverso l'uso di un determinato linguaggio ovvero un insieme di segni scritti (simboli) e/o parlati (suoni).
I Tuareg (con g dura) o Tuaregh sono un gruppo etnico, tradizionalmente nomade, stanziato lungo il deserto del Sahara (principalmente nel Mali e nel Niger, ma anche in Algeria, Libia, Burkina Faso e perfino nel Ciad dove sono chiamati Kinnin). La lingua tuareg (chiamata tamahaq, tamajeq o tamasheq, a seconda dei parlanti) e le sue varietà sono dialetti del berbero.
Il Togo, ufficialmente Repubblica Togolese (in francese République Togolaise), è uno stato dell'Africa Occidentale. Confina a ovest con il Ghana, a est con il Benin, a nord con il Burkina Faso. Si affaccia per un breve tratto (soltanto 56 km) sul Golfo di Guinea a sud; in questo tratto di costa si trova la capitale Lomé. Lo Stato è vasto 56.785 km² ed è abitato da 6.145.000 abitanti con una densità di 97,7 ab/km². La lingua ufficiale è il francese (è membro dell'associazione dei paesi francofoni) ma vi si parlano anche molte lingue africane. Col nome di Togoland fu colonia prima della Germania e poi della Francia, da cui ottenne l'indipendenza nel 1960. Circa il 40% della popolazione vive con meno di 1,25 dollari statunitensi al giorno.