Accedi all'area personale per aggiungere e visualizzare i tuoi libri preferiti
L'Unione europea, abbreviata in UE o Ue (pron. /ˈue/), è un'organizzazione internazionale politica ed economica a carattere sovranazionale, che comprende 27 Stati membri d'Europa. Nata come Comunità economica europea con il trattato di Roma del 25 marzo 1957, e considerata una potenziale superpotenza, nel corso di un lungo processo di integrazione europea, con l’adesione di nuovi Stati membri e la firma di numerosi trattati modificativi, tra cui il trattato di Maastricht del 1992 e l'Unione economica e monetaria con la valuta unica nel 2002, ha assunto la denominazione e la struttura attuale con il trattato di Lisbona del 2007. Regolata a livello giuridico dal diritto comunitario con il suo ordinamento giuridico, le sue funzioni politico-economiche la rendono simile per certi aspetti a una federazione di stati (per es. per quanto riguarda gli affari monetari o le politiche ambientali), mentre in altri settori l'Unione è più vicina a una confederazione (mancando di una politica interna e politica industriale comuni) o a un'organizzazione politica sovranazionale (come per la politica estera). Fra i suoi scopi formalmente dichiarati vi è l'incremento del benessere socio-economico e l'attenuazione delle differenze socio-economiche tra i vari stati membri attraverso l'integrazione economica, la crescita economica e il progresso scientifico e tecnologico, promuovendo la pace, i valori sociali e il benessere dei popoli europei, lottando contro l'esclusione sociale, la discriminazione e a favore dei diritti umani (ad es. con la Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea). Le competenze dell'Unione spaziano dunque dalle politiche economiche (agricoltura e commercio) con una politica agraria comune e la presenza di fondi strutturali per il raggiungimento degli obiettivi socio-economici preposti, agli affari esteri con una politica estera comune, alla difesa e alla protezione ambientale, con ciascun stato membro che concorre al bilancio comunitario in misura diversa, mantenendo buona parte della propria sovranità nazionale (ad es. politica interna) a mezzo dei rispettivi parlamenti e governi nazionali. Come effetto delle politiche dell'Unione, ad esempio, oltre a confermare la libera circolazione di persone già stabilita dai precedenti trattati europei, essa permette la libera circolazione di merci, servizi e capitali all'interno del suo territorio attraverso il mercato europeo comune (senza dazi doganali all'interno) costruito a partire dal 1957 coi Trattati di Roma, e fornisce una cittadinanza dell'Unione europea. Le decisioni di unione economica e monetaria dell'Unione europea hanno portato nel 2002 all'introduzione di una moneta unica, l'euro, attualmente adottata da 19 su 27 stati dell'Unione, che formano la cosiddetta eurozona, con una politica monetaria comune governata dalla Banca centrale europea (BCE). Il 12 ottobre 2012 è stata insignita del premio Nobel per la pace, con la seguente motivazione: «per oltre sei decenni ha contribuito all'avanzamento della pace e della riconciliazione, della democrazia e dei diritti umani in Europa».
Marco Stefano Belinelli (San Giovanni in Persiceto, 25 marzo 1986) è un cestista italiano, di ruolo guardia, professionista in Serie A ed in NBA, attualmente in forza alla Virtus Bologna. Selezionato con la 18ª scelta assoluta al Draft NBA 2007 dai Golden State Warriors, è il primo e unico italiano ad aver vinto il titolo NBA (nella stagione 2013-2014 con i San Antonio Spurs), oltre che l'NBA Three-point Shootout (vinto durante l'NBA All-Star Weekend 2014). Nel corso della carriera ha vinto anche un campionato italiano e una Supercoppa italiana con la Fortitudo Bologna, venendo nominato MVP di quest'ultima. Inoltre, con 2 258 punti segnati in 154 partite, è il quarto miglior realizzatore nella storia della Nazionale italiana.
Il crepuscolo degli idoli (titolo originale Götzen-Dämmerung) è un libro di Friedrich Nietzsche, scritto nel 1888, e pubblicato nel 1889. Originalmente intitolato Ozio di uno psicologo, fu poi rinominato Crepuscolo degl'idoli; come si filosofa col martello. Quest'ultimo titolo, in tedesco, è un gioco di parole sul titolo di un'opera di Richard Wagner, Il crepuscolo degli dei (Götterdämmerung). Nietzsche critica la cultura tedesca dell'epoca, bollandola come grezza e lancia alcune frecciate di disapprovazione anche alle figure culturali della Francia, della Gran Bretagna e dell'Italia. Contro questi presunti rappresentanti della decadenza culturale, Nietzsche plaude a Cesare, a Napoleone, a Goethe, a Dostoevskij, a Tucidide ed ai Sofisti, visti come tipi umani più forti e più sani. In questo libro, Nietzsche espone la trasvalutazione di tutti i valori, quale suo ultimo e più importante progetto e dà una lettura del passato, nella quale, per una volta, i Romani prevalgono sui Greci, anche da un punto di vista culturale. Egli stabilisce, all'inizio della sezione Il problema di Socrate, che il valore della vita è inestimabile ed ogni giudizio relativo ad esso rivela la tendenza a negare la vita o ad affermarla. Egli prova a mostrare come i filosofi da Socrate in poi fossero decadenti ed usassero la dialettica come uno strumento per l'autoconservazione, mentre l'autorità della tradizione perdeva, via via, d'importanza. Nel capitolo I quattro grandi errori, suggerisce che la gente, soprattutto i Cristiani, confonde l'effetto con la causa e che essi proiettano il proprio ego, la propria soggettività sulle altre cose, così creando il concetto illusorio dell'essere e, quindi, anche di Dio. Nietzsche critica il concetto di responsabilità e di volontà e suggerisce come tutto sia necessario in un'unità che non può essere né giudicata né condannata. Nel proporre che il concetto di "libero arbitrio" sia un'illusione, egli conclude che ciò che la gente, solitamente, considera "vizio" altro non sia, in effetti, che "l'incapacità di non reagire a uno stimolo". Alla luce di ciò, il concetto di "moralità" diventa un mero strumento di controllo: «la dottrina del volere è stata inventata essenzialmente allo scopo di punire, ossia allo scopo del voler trovare colpevoli».
Il crepuscolo degli dei (in tedesco Götterdämmerung ) è il quarto e ultimo dei drammi musicali che costituiscono la tetralogia L'anello del Nibelungo di Richard Wagner. Fu rappresentato per la prima volta il 17 agosto 1876 al Festival di Bayreuth con Georg Unger come Sigfrido, Eugen Gura come Gundicaro, Johanna Wagner come Prima Norne, Lilli Lehmann come Woglinde e Hans Richter (direttore d'orchestra), in occasione della prima esecuzione completa della tetralogia. In Italia, la prima è stata il 18 aprile 1883 al Teatro La Fenice di Venezia con Unger diretto da Anton Seidl. Il soggetto del dramma (la Götterdämmerung appunto) è l'armageddon del mondo nella mitologia nordica. In tale visione è stata riconosciuta l'influenza di religioni e di concezioni lontane, quali l'escatologia iranica, l'apocalisse giudaico-cristiana o primitive credenze di matrice indoeuropea.
Henrix Hamleti Mkhitaryan (in armeno: Հենրիխ Համլետի Մխիթարյան?, traslitterazione anglosassone: Henrikh Hamleti Mkhitarian; in russo: Генрих Гамлетович Мхитарян?, traslitterato: Genrich Gamletovič Mchitarjan, [hɛnˈɾiχ məχitʰɑˈɾjɑn]; Erevan, 21 gennaio 1989) è un calciatore armeno, centrocampista o attaccante della Roma e della nazionale armena, di cui è capitano e miglior marcatore di tutti i tempi con 30 reti.
George Best (Belfast, 22 maggio 1946 – Londra, 25 novembre 2005) è stato un calciatore nordirlandese, di ruolo attaccante. Ritenuto il miglior calciatore nordirlandese della storia e uno dei migliori calciatori di tutti i tempi, occupa la 16ª posizione nella classifica dei migliori calciatori del XX secolo IFFHS e l'8ª posizione nella speciale classifica dei migliori calciatori del XX secolo pubblicata dalla rivista World Soccer. Nel 2004 è stato inserito nella FIFA 100, la lista dei 125 migliori calciatori della storia, stilata in occasione del centenario della FIFA. Soprannominato quinto Beatle per via della sua capigliatura a caschetto molto simile a quella dei membri della band di Liverpool, vinse la Coppa dei Campioni nel 1968, anno in cui conquistò anche il Pallone d'oro.