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I popoli romaní (rom, sinti, camminanti) sono una minoranza etnica in Italia. La loro presenza varia (secondo stime diverse) dalle 90.000 alle 140.000 persone, di cui circa 70.000 con cittadinanza italiana, quindi circa lo 0,25% della popolazione italiana. I rom autoctoni (discendenti di gruppi presenti in Italia sin dal Medioevo) sarebbero circa 45.000, mentre gli altri sarebbero di più recente arrivo da altri paesi europei. La maggior parte dei rom italiani è stanziale e urbana. Nei cosiddetti "campi nomadi", secondo il censimento del 2008, vivono in tutto 12.346 persone, tra le quali 5.436 minori.
Manfredonia (Mambredònie in dialetto sipontino) è un comune italiano di 55 213 abitanti della provincia di Foggia, in Puglia. Situata nel parco nazionale del Gargano, sorge sull'omonimo golfo ed è sede arcivescovile dell'arcidiocesi di Manfredonia-Vieste-San Giovanni Rotondo. La città deve il suo nome a Manfredi di Sicilia, figlio dell'imperatore Federico II, che la fondò nel XIII secolo.
La dispersione scolastica o "evasione scolastica" si riferisce all'insieme di comportamenti derivanti dall'ingiustificata e non autorizzata assenza di minorenni dalla scuola dell'obbligo. In particolare la dispersione si riferisce al fenomeno nel suo insieme, mentre l'evasione si riferisce all'attività posta in essere, individualmente, dal minore. Il termine descrive la frequente assenza degli studenti di propria volontà e non è da confondersi con le assenze per motivi di salute né con il doposcuola. Il significato, in particolare, varia da scuola a scuola ed è, solitamente specificato nei manuali di intervento delle autorità di polizia. Se si collegano tali dati, emerge che la dispersione scolastica raggiunge percentuali in Italia con picchi superiori al 20% nel meridione. La dispersione scolastica è spesso effetto di piaghe sociali: bullismo, violenza negli stadi, microcriminalità, droga, condotte devianti in generale, ecc. Può anche riferirsi a studenti che frequentano la scuola, ma non frequentano le lezioni. In alcuni paesi, la dispersione scolastica può provocare l'impossibilità di ottenere buoni voti. o di essere promossi per l'anno seguente, fino a quando il tempo perso per le assenze ingiustificate non sarà recuperato da una combinazione di lavori socialmente utili, multe o doposcuola. Il disagio sperimentato dai minori che frequentano la scuola dell'obbligo ha due componenti: la prima è di tipo evolutivo e deriva dalla crescita individuale in un contesto poco familiare rappresentato dalla nuova realtà in cui i soggetti vengono catapultati; la seconda è di tipo ambientale e deriva dal contesto sociale in cui i soggetti vivono, tra cui anche la famiglia. Qualora i fattori del disagio ambientale si aggiungano al disagio evolutivo, le influenze esterne possono aggravare la situazione evolutiva ed abbassare ulteriormente la stima che la persona ha di se stessa. Se i due tipi di disagio agiscono insieme ed in maniera negativa, si registrano le situazioni di maggiore rischio di abbandono scolastico. Le condizioni di malessere che provocano l'abbandono scolastico si possono verificare anche quando il minore vive situazioni di maltrattamento fisico, di maltrattamento psicologico, di abuso sessuale, di violenza istituzionale e altre condizioni che potenzialmente possono condurre il minore a rischio di devianza.