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Giorgio Manin (Venezia, 10 maggio 1831 – Venezia, 15 ottobre 1882) è stato un patriota italiano.
La Repubblica di San Marco fu uno Stato costituito a Venezia il 22 marzo del 1848 a seguito dell'insurrezione della città, che aveva avuto inizio il 17 marzo dello stesso anno, contro il governo austriaco. Ideatore della rivolta e figura chiave della Repubblica fu l'avvocato veneziano Daniele Manin. L'episodio è uno dei più significativi nel contesto dei moti insurrezionali del 1848 che coinvolsero numerose città italiane ed europee. È inoltre inscindibilmente legato agli eventi della fallimentare prima guerra di indipendenza italiana. La Repubblica sopravvisse fino al 22 agosto 1849 quando, dopo una strenua resistenza, la città tornò sotto il dominio asburgico.
Campo Manin, già Campo San Paternian (dal nome della chiesa di San Paternian che vi sorgeva e che fu demolita nel XIX secolo) è un campo di Venezia. Al centro del campo si trova il monumento a Daniele Manin (1875) di Luigi Borro. Il lato di fondo opposto al rio è chiuso da Palazzo Nervi-Scattolin, sede della Cassa di Risparmio di Venezia, che secondo alcuni costituisce una rottura stilistica in contrasto con i rimanenti palazzi, al cui progetto contribuì Pier Luigi Nervi per il 150º anniversario della banca avvenuto nel 1972. Non lontano dal campo, sul lato che dà verso il rio, sorge il Palazzo Contarini del Bovolo.
Il Daniele Manin è stato un cacciatorpediniere della Regia Marina.
Chiara Francini (Firenze, 20 dicembre 1979) è un'attrice, conduttrice televisiva e scrittrice italiana.
Cesare Della Vida (Venezia, 14 luglio 1817 – Venezia, 2 febbraio 1879) è stato un banchiere, politico e armatore italiano, stretto collaboratore di Daniele Manin.
Cavasagra è una frazione di Vedelago, in provincia di Treviso, di circa 2.000 abitanti cui fanno parte anche le borgate di Carpenedo e Viciliege. Tra il 1867 e il 1871 fu sede municipale, sotto la denominazione di Sant'Andrea di Cavasagra. Il principale monumento è villa Corner della Regina.
Bettino Craxi, all'anagrafe Benedetto Craxi (AFI: pronuncia italiana [betˈtiːno ˈkraksi]; siciliana [ˈkɾaʃʃɪ]; Milano, 24 febbraio 1934 – Hammamet, 19 gennaio 2000), è stato un politico italiano, Presidente del Consiglio dei ministri dal 4 agosto 1983 al 18 aprile 1987 e Segretario del Partito Socialista Italiano dal 15 luglio 1976 all'11 febbraio 1993. Bettino Craxi è stato uno degli uomini politici più rilevanti della Repubblica italiana, oltre ad essere il politico italiano più importante degli anni ‘80. Fu inoltre il primo socialista ad aver rivestito l'incarico di Presidente del Consiglio dei Ministri. Craxi aveva una forte sintonia con leader della sinistra europea come Felipe González e Mário Soares, e si impegnò fortemente per l'affermazione del ruolo del "socialismo mediterraneo". Coinvolto in seguito nelle inchieste di Mani pulite condotte dai giudici di Milano, subì due condanne definitive per corruzione e finanziamento illecito al Partito Socialista Italiano, e morì mentre erano in corso altri quattro processi contro di lui. Egli respinse fino all'ultimo l'accusa di corruzione, mentre ammise di essere a conoscenza del fatto che il PSI aveva accettato finanziamenti illeciti, lamentando che "per decenni" tutti i partiti si erano finanziati illegalmente senza mai essere "oggetto di denunce", con atteggiamenti di "complicità". Il governo e il partito di Craxi vennero sostenuti anche da Silvio Berlusconi, con il quale il leader socialista aveva instaurato un rapporto confidenziale, pur rimanendone politicamente distante. Ancor oggi, a diversi anni dalla morte, la sua memoria suscita sentimenti controversi. Quelli di apprezzamento si rivolgono a lui come precursore della modernizzazione del Paese e della politica italiana. Peraltro, sotto il suo governo, tra il 1983 e il 1987 il debito pubblico passò da 400mila a un milione di miliardi di lire e il rapporto debito-Pil dal 69% al 92%. Il successivo passaggio della lira dalla banda larga alla banda stretta del sistema monetario europeo, voluto dal governatore della Banca d'Italia Carlo Azeglio Ciampi e la conseguente speculazione finanziaria del cosiddetto mercoledì nero resero necessaria da parte del Governo Amato una manovra da 93mila miliardi, riformando le pensioni e attuando il contestatissimo prelievo forzoso del 6 permille dai conti correnti degli italiani. Quelli di esecrazione sono cagionati dalle condanne riportate a seguito delle indagini di Tangentopoli e della sua decisione di fuggire dall'Italia. Essendosi rifugiato ad Hammamet in Tunisia, dove morì mentre erano ancora in svolgimento i procedimenti giudiziari nei suoi confronti, per i suoi detrattori egli morì latitante, mentre per i suoi estimatori fu vittima di una giustizia politicizzata, supportata dalla stampa che lo costrinsero all'esilio in Tunisia.
Alberto Errera (Venezia, 14 aprile 1842 – Napoli, 4 gennaio 1894) è stato un patriota, storico e insegnante italiano.