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De vita et moribus Iulii Agricolae

De vita et moribus Iulii Agricolae (Vita e costumi di Giulio Agricola, spesso indicata semplicemente come Agricola) è un'opera scritta attorno al 98 d.C (in seguito alla morte dell'imperatore Domiziano) dallo storico romano Tacito, in cui viene descritta la vita del suocero: Gneo Giulio Agricola, che fu governatore della Britannia. Tacito fornisce anche notizie geografiche ed etnografiche sulla Britannia e poi mette a confronto, come in seguito farà anche nella De origine et situ Germanorum, la libertà e il coraggio dei Britanni con la corruzione e la tirannia che a suo parere ammorbano l'Impero. In quest'opera, Tacito attacca anche la rapacità e l'avarizia dei romani con l'espediente del discorso che attribuisce al capo caledone Calgaco prima della battaglia del monte Graupio, combattuta nell'83 o nell'84 tra i romani e i caledoni in Scozia. Il manoscritto più antico riguardante l'Agricola, ancor oggi conservato è contenuto nel Codex Æsinas, "Codice Esinate". Manoscritto del IX secolo prodotto dall'Abbazia di Hersfeld, proveniente dalla biblioteca dei conti Baldeschi-Balleani di Jesi e oggi conservato nella Biblioteca Nazionale Centrale di Roma.

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