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Il diritto canonico è costituito dall'insieme delle norme giuridiche formulate dalla Chiesa cattolica, che regolano l'attività dei fedeli e delle strutture ecclesiastiche nel mondo nonché le relazioni inter-ecclesiastiche e quelle con la società esterna. Si applica altresì come diritto statuale proprio all'interno dello Stato della Città del Vaticano. Non va confuso con il diritto ecclesiastico, che è il diritto con cui gli stati regolano i loro rapporti coi credenti e con le varie confessioni religiose.
Il Liber extra (o Decretalium Gregorii IX compilatio) è un testo di diritto canonico. Papa Gregorio IX lo fece redigere nel 1234, cento anni dopo il decretum Gratiani, incaricandone il giurista san Raimondo di Peñafort, domenicano di Barcellona. Tale opera mostra la compiuta maturità del diritto canonico classico, oltre a rappresentare il volto ufficiale del diritto canonico dopo la svolta di Graziano. Fa parte del Corpus Iuris Canonici e le disposizioni in esso contenute sono rimaste in vigore fino al Codice di diritto canonico del 1917.
Giovanni Teutonico (inizi del XIII secolo – 25 aprile 1245) è stato uno studioso di diritto canonico, probabilmente di origini tedesche. Redasse una glossa ordinaria al Decretum Gratiani. Raccolse i 71 canoni del IV concilio lateranense (1215) e altri 104 testi del pontificato di Innocenzo III nella quarta (Compilatio IV) delle "Quinque compilationes antiquae", accompagnata da dicta esplicativi. La compilazione fu di carattere privato e non ufficiale, non avendo ottenuto l'approvazione dal papa.
La Donazione di Costantino (in latino: Constitutum Constantini) è un documento apocrifo conservato in copia nei Decretali dello Pseudo-Isidoro (IX secolo) e, per interpolazione filologica, nel Decretum Gratiani del giurista Graziano (XII secolo), costituito da un falso editto di Costantino I enunciante concessioni favorevoli al potere della Chiesa di Roma e utilizzato per giustificare la nascita del potere temporale dei pontefici romani. Il filologo italiano Lorenzo Valla nel 1440 dimostrò in modo inequivocabile che il documento era un falso, facendo notare che il testo era scritto in un latino non riconducibile filologicamente a quello in uso nel corso del IV secolo, e che dunque doveva risalire a un'epoca ben più prossima alla sua scoperta. La critica storica ha riservato molta attenzione a questo documento; si segnala, ad esempio, come lo storico Federico Chabod dedicò a esso varie pagine del suo Lezioni di metodo storico.
Il diritto medievale si occupa dell'evoluzione del diritto dalle ultime fasi del diritto romano, cioè dal periodo posteriore all'imperatore Costantino, abbracciando la caduta dell'Impero romano d'Occidente, le invasioni barbariche, l'affermarsi della Chiesa e i periodi ulteriormente successivi fino alla fine del Medioevo. La scienza giuridica medievale si pose fin dall'inizio il problema della storicità del diritto, non come problema teorico (sulla essenziale storicità dell'esperienza giuridica), bensì come confronto concreto fra sistemi giuridici vigenti per misurarne l'oggettiva validità ed attualità. Il compito del giurista fu di elaborare un impianto di fondo che desse anche coerenza unitaria alla miriade di nuove norme che le nuove istituzioni andavano generando. Tale compito fu assolto con l'ausilio di due strumenti: la rilettura dei testi del diritto giustinianeo e le norme che l'ordinamento della Chiesa veniva proprio allora producendo. Contemporaneamente alla riscoperta dei testi romani, anche la Chiesa infatti rinnovò largamente il suo patrimonio normativo (diritto canonico). Nacque così, nel 1140, ad opera del monaco Graziano allora presso il monastero romualdense di San Nicola di Monte Orvietano (dintorni di Ficulle, presso Orvieto), la Concordantia discordantium canonum, meglio nota con il semplice nome di Decretum Gratiani. Un altro strumento di produzione normativa di questo periodo erano le Litterae decretalis con le quali i Pontefici, rispondendo ad un quesito su una fattispecie dubbia, dettavano allo stesso tempo una norma generale. Questa normazione pontificia fu via via raccolta in successive compilazioni.