Accedi all'area personale per aggiungere e visualizzare i tuoi libri preferiti
La scabbia è una malattia contagiosa della pelle. Si verifica tra gli esseri umani e in altri animali. È stata classificata dalla Organizzazione Mondiale della Sanità come una patologia legata all'acqua. È causata, principalmente, dall'acaro Sarcoptes scabiei, un parassita molto piccolo e di solito non direttamente visibile, che si inocula sotto la pelle del soggetto colpito provocando un intenso prurito allergico. L'infestazione negli animali causata da specie di acari simili viene chiamata "rogna sarcoptica". La malattia può essere trasmessa da oggetti, ma più spesso dal contatto diretto pelle-pelle, con un elevato rischio dopo un contatto prolungato. L'infestazione iniziale richiede da quattro a sei settimane per diventare sintomatica. Poiché si riscontrano sintomi allergici, oltre al ritardo nella presentazione si ha anche un significativo ritardo nel sollievo dopo che i parassiti sono stati sradicati. La scabbia crostosa, precedentemente conosciuta come scabbia norvegese, è una forma più grave d'infezione spesso associata alla immunosoppressione.
Una ruga è una piega sulla superficie della pelle. Essa consiste in un cedimento delle strutture cutanee dovuto ad una carenza di collagene, dovuta allo stiramento e all'estensione ripetuti di alcune zone della pelle, in particolar modo del viso. Anche la carenza di elastina, proteina a cui si deve la morbidezza della pelle, ha un certo ruolo. La sua diminuzione causa l'aumento di volume della pelle e fenomeni quali il doppio mento. In generale le cause delle rughe sono di varia natura: l'età, i fattori genetici, ambientali, costituzionali, esposizione al sole. Le rughe iniziano a manifestarsi mediamente nella donna tra i 20 e i 25 anni di età; nell'uomo tra i 25 e i 30. Non mancano tuttavia casi di rughe precoci dovute all'eccessiva esposizione solare e all'inquinamento.
La cute o pelle il rivestimento pi esterno del corpo di un vertebrato. Nei mammiferi e in particolare nell'uomo, l'organo pi esteso dell'apparato tegumentario (la sua superficie di circa 2 m ) e protegge i tessuti sottostanti (muscoli, ossa, organi interni). La pelle costituita da una serie di tessuti di origine ectodermica e mesodermica, che pu avere varia colorazione, struttura fisiologica e organica, andando incontro anche a processi d'invecchiamento pi o meno visibili. In corrispondenza degli orifizi, la cute continua con le rispettive mucose formando uno strato senza interruzioni. Nell'essere umano, la pelle pi spessa nel maschio che nella femmina e lo spessore pu variare da 0,5 a 2 mm fino ad arrivare a 4 mm nelle regioni della nuca, del palmo delle mani e nella pianta del piede. dotata di una grande distensibilit e resistenza dal momento che una striscia di 3 mm per 100 mm pu sopportare fino a 10 kg, allungandosi del 50% circa.
Il nodulo è una lesione circoscritta della pelle, solida e palpabile. È simile alla papula ma interessa tessuti più profondi ed è di dimensioni maggiori (supera i 5 mm di diametro). La lesione è in sede dermica o ipodermica. Il nodulo può essere espressione di un'infiammazione se dura poco tempo (es. geloni o eritema nodoso); può essere di origine oncologica, quindi essere la parte evidente di un tumore benigno o in taluni casi maligno (sarcoma o linfoma cutaneo). Alla guarigione lascia una cicatrice.
Una malattia trasmissibile sessualmente (nota anche con l'acronimo MTS) o infezione sessualmente trasmissibile (IST), in passato malattia venerea, nella medicina, indica una malattia infettiva che si trasmette principalmente per contagio diretto in occasione di attività sessuali, inclusi i rapporti orali e anali. La maggior parte delle MTS inizialmente non presenta sintomi e ciò si traduce in un maggior rischio di trasmetterle ad altre persone. I sintomi e i segni della malattia possono includere perdite dalla vagina, dal pene, dolore pelvico, ulcere intorno agli organi genitali o su di essi. Un'infezione sessualmente trasmessa acquisita prima o durante una gravidanza può causare danni al nascituro. Alcune malattie sessualmente trasmissibili possono causare problemi di sterilità.
La macula (o macchia), in dermatologia, è una lesione elementare della cute: si intende una lesione piana e non infiltrante, caratterizzata da una modificazione del colore. Le macule possono avere origine di diversa natura, come un'emorragia circoscritta, un'alterazione della pigmentazione, infiltrati infiammatori. Possono avere diversi colori ed essere più o meno scure in base alla quantità di melanina. Sono macchie anche le ecchimosi. Vengono definite macchie melanodermiche le macchie scure come le efelidi, le lentiggini, i nevi o il cloasma e leucodermiche le macchie chiare come i nevi anemici, la vitiligine o la pitiriasi alba. Frequente è l'evoluzione della macula verso la papula.
L'erisipela (dal greco ερυσίπελας - pelle rossa) è un'infezione acuta della pelle, che coinvolge il derma profondo e in parte l'ipoderma, causata da batteri piogeni; principale responsabile è lo streptococco beta-emolitico di gruppo A, ma talora risulta in causa lo stafilococco aureo o altri germi meno comuni. Il punto d'ingresso del batterio nella pelle può essere rappresentato da una piccola soluzione di continuità della cute, come ad esempio una piccola ferita, un graffio, una puntura d'insetto e anche un'infezione micotica interdigitale che determini macerazione della pelle. Le sedi più comuni d'insorgenza della malattia sono rappresentate da: braccia, gambe e volto (è molto raro che si abbia un'affezione bilaterale).
La digito-vitro-pressione è una tecnica diagnostica che si utilizza in dermatologia per fare diagnosi differenziale fra le macchie cutanee con e senza stravaso ematico. Si preme con il dito sulla lesione da esaminare e si rilascia, (oppure si esercita una pressione con un vetrino ed in tal caso non è necessario rimuovere la pressione): se la macchia scompare e ricompare al rilascio, viene definita una macchia senza stravaso ematico come l'eritema e la teleangectasia se la macchia non scompare, significa che è probabile la presenza di stravaso ematico come nel caso della porpora.