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L'Ellenismo, nella storiografia moderna, indica quel periodo storico-culturale della storia del Mondo Antico «che segue le imprese di Alessandro (spedizione contro il regno persiano nel 334 a.C.) e arriva fino alla formale nascita dell'Impero Romano» con la morte di Cleopatra e con l'annessione dell'ultimo regno ellenistico, il Regno tolemaico d'Egitto, nel 30 a.C. con Ottaviano vincitore ad Azio nel 31 a.C.L'ellenismo è noto anche come età ellenistica o età alessandrina. Il suo tratto caratterizzante è la diffusione della civiltà greca nel mondo mediterraneo, eurasiatico e orientale, e la sua fusione con le culture dell'Asia Minore, dell'Asia Centrale, della Siria e della Fenicia, dell'Africa del Nord, della Mesopotamia, dell'Iran e dell'India, e la conseguente nascita di una civiltà, detta appunto «ellenistica», che fu modello per altre culture relativamente alla filosofia, economia, religione, scienza e arte. Geograficamente, il mondo ellenistico comprendeva una vasta area che andava dalla Sicilia e dall'Italia meridionale (Magna Grecia) all'India (Regno indo-greco) e dal Mar Nero (Regno del Bosforo Cimmerio) all'Egitto, zone in cui una versione della lingua greca antica, la koinè, divenne la lingua franca della politica, dell'economia e della cultura. La cultura ellenistica si fuse con la cultura romana e continuò ad esistere anche dopo la nascita dell'impero. In particolare dopo la conquista macedone dell'impero persiano, sorsero regni ellenistici in Medio Oriente (impero seleucide, regno di Pergamo, ecc.), Africa nord-orientale (regno tolemaico) e Asia meridionale (regno greco-battriano, regno indo-greco).
Le proteste contro Donald Trump si sono verificate negli Stati Uniti d'America, in vari paesi del continente europeo e in altre parti del mondo a partire dal suo ingresso nella campagna elettorale per le elezioni presidenziali del 2016. Le innumerevoli manifestazioni di dissenso hanno espresso la loro netta opposizione inizialmente alla retorica e il populismo messo in campo dal candidato del Partito Repubblicano e subito dopo alla sua vittoria nella competizione, alla cerimonia inaugurale e relativo insediamento del presidente degli Stati Uniti d'America e infine anche alle varie azioni intraprese dal neo-presidente. Alcune di queste proteste hanno preso la forma di "walk-out", rottura di contratti d'affari, petizioni, raduni, dimostrazioni e marce. Mentre la maggior parte di esse si è svolta in un clima del tutto pacifico, in certi casi la condotta assunta è stata impugnata e quindi sanzionata in quanto esplosione di atti di vandalismo oltre che tentativi di aggressione fisica contro i sostenitori di Trump. Un numero minoritario di manifestanti sono anche stati accusati di aver fomentato disordini civili. La più vasta protesta organizzata in termini numerici è avvenuta il giorno successivo alla sua inaugurazione, quando milioni di persone si sono presentate il 21 gennaio del 2017 nel corso della "Women's March" per lanciare slogan e testimoniare il proprio dissenso, diventando così la più grande protesta giornaliera dell'intera storia degli Stati Uniti d'America.
La protesta di piazza Tienanmen (in cinese: 天安门事故, Tiānānmén shìgùP), fu una serie di manifestazioni popolari di massa, che ebbero luogo principalmente in piazza Tienanmen a Pechino dal 15 aprile al 4 giugno 1989 e culminato nel cosiddetto Massacro di Piazza Tienanmen ((ZH) ), l'esercito cinese armato con fucili d'assalto e carri armati aprì il fuoco contro i dimostranti. La stima dei morti varia da parecchie centinaia a parecchie migliaia, con migliaia di feriti.Le proteste videro la partecipazione di studenti, intellettuali e operai. Il simbolo forse più noto della rivolta è il Rivoltoso Sconosciuto, uno studente che solo e disarmato si parò davanti a una colonna di carri armati per fermarli: le fotografie che lo ritraggono sono diventate celebri in tutto il mondo. Nonostante l'esito drammatico e un numero complessivo di vittime (morti, feriti e arrestati) ancora oggi incerto, la protesta diede modo all'estero di conoscere la repressione del governo cinese in tema di diritti umani e libertà di espressione. Inoltre, gli eventi in Cina infervorarono ancor di più gli animi dei manifestanti europei, dando nuovo slancio alle rivolte contro i regimi dell'URSS e degli altri Stati del Blocco orientale (stati-satelliti) che avrebbero portato alla caduta del muro di Berlino (quindi anche del Blocco orientale) e alla dissoluzione dell'Unione Sovietica, evento che segna ufficialmente la fine della guerra fredda, avvenuta nel 1991. Ad oggi nel mondo occidentale la protesta viene considerata un evento fondamentale e importantissimo del XX secolo, ma in Cina il solo parlarne è considerato un tabù. Sebbene su internet, giornali e documentari si possano trovare varie testimonianze, filmati e immagini riguardanti la protesta, molti documenti di questi e altri generi sono stati occultati dal Partito Comunista Cinese tramite l'utilizzo di censura e disinformazione, permesse dal controllo pressoché totale dei mass media. Ciò diviene particolarmente evidente durante le commemorazioni organizzate per l'anniversario del massacro: ogni anno, in occasione del 4 giugno, si tengono marce o fiaccolate nel silenzio dei mezzi di comunicazione e sotto lo stretto controllo delle autorità, che tengono sotto osservazione anche i contenuti pubblicati su internet (motori di ricerca, chat e social network compresi) e i dissidenti relegati agli arresti domiciliari.Per aggirare la censura di Internet in Cina, si adotta lo stratagemma di riferirsi alla data del 4 di giugno come 35 maggio, espressione coniata dallo scrittore Yu Hua.
La Grecia (in greco: Ελλάδα, Elládha), nome ufficiale Repubblica Ellenica (in greco: Ελληνική Δημοκρατία, Ellinikí Dhimokratía [elliniˈki ðimokɾaˈtia]), è uno Stato membro dell'Unione europea situato nell'Europa meridionale, il cui territorio coincide in gran parte con l'estremo lembo sud della penisola balcanica. Confina a nord con Albania, Macedonia del Nord e Bulgaria, oltre che con la Turchia a nord-est. È bagnata dal Mar Egeo a est e a sud, dal Mar di Creta a sud, mentre il suo versante occidentale è bagnato dal Mar Ionio. Più di ⅕ della superficie totale è composta da oltre 6 000 tra isole e isolotti, 227 delle quali abitate.La Grecia moderna dalla guerra d'indipendenza ricerca le sue radici nell'orizzonte storico-culturale della civiltà micenea e dell'antica Grecia, considerata idealmente una delle culle della civiltà occidentale. È infatti simbolicamente la patria antica della primordiale democrazia, della filosofia antica, di alcuni principi artistici e geometrici, nonché dei giochi olimpici antichi. Nonostante una forte recessione causata dalla crisi economica degli anni 2010, la Grecia è considerata uno Stato sviluppato, al trentaduesimo posto nella scala mondiale per indice di sviluppo umano e con un reddito pro capite di 20 317 $ (dati aggiornati al 2019). È uno dei 51 Stati che nel 1945 ha aderito all'ONU, dal 1981 è parte dell'UE (allora CEE) e ha adottato l'Euro con gli altri Paesi nel 2002; è inoltre membro della NATO dal 1952, dell'OCSE dal 1961, e membro fondatore dell'Organizzazione della Cooperazione Economica del Mar Nero e dell'Agenzia Spaziale Europea. Ha inoltre ospitato ad Atene i Giochi della I Olimpiade nel 1896 ed i Giochi della XXVIII Olimpiade nel 2004. La capitale della Grecia è Atene. La seconda città più importante dello Stato è Salonicco, spesso chiamata Συμπρωτεύουσα (Simbrotévusa cioè "co-capitale") in greco. Altri maggiori centri urbani sono Patrasso nel Peloponneso e Candia a Creta. La lingua ufficiale è il greco moderno.
Il governo militare brasiliano, conosciuto anche come regime dei Gorillas o Quinta Repubblica brasiliana fu una dittatura militare autoritaria che governò il Brasile dal 1º aprile 1964 al 15 marzo 1985 nel contesto della Guerra fredda. Cominciò con il colpo di Stato del 1964 guidato dalle Forze armate brasiliane con la destituzione di João Goulart, il quale, essendo vicepresidente, era entrato in carica come presidente del Brasile dopo le dimissioni del presidente democraticamente eletto Jânio Quadros, e terminò quando José Sarney entrò in carica come presidente il 15 marzo 1985. La rivolta militare venne fomentata da José de Magalhães Pinto, Adhemar de Barros, e Carlos Lacerda (quest'ultimo aveva già partecipato alla cospirazione atta a deporre Getúlio Vargas nel 1945), governatori rispettivamente degli Stati federati di Minas Gerais, San Paolo, e Guanabara. Il golpe fu inoltre appoggiato dal Dipartimento di Stato degli Stati Uniti d'America attraverso la sua ambasciata a Brasilia.La dittatura militare durò per quasi 21 anni e, nonostante le iniziali garanzie del contrario, il governo militare adottò nel 1967 una nuova, più restrittiva, Costituzione, e soffocò la libertà di parola e l'opposizione politica. Il regimò adottò il nazionalismo, lo sviluppo economico e l'anticomunismo come linee guida. Il regime ha ripreso le relazioni del Brasile con le istituzioni finanziarie internazionali, sospese dopo la decisione del presidente Juscelino Kubitschek del 1958 di rifiutare le condizioni imposte dagli Stati Uniti e dal FMI per un prestito di 300 milioni di dollari. Le misure economiche criticate dagli Stati Uniti e dal FMI sono state eliminate. Gli scioperi sono stati vietati, i sindacati sono stati soppressi e i salari reali sono diminuiti, con un calo del PIL del 7% nel 1965. Nello stesso anno, il Brasile ha firmato un accordo con il FMI, ha ricevuto nuovi crediti e ha fatto ristrutturare il suo debito estero dagli Stati Uniti, da diversi paesi creditori europei e dal Giappone. I prestiti annuali sono passati da zero a una media di 73 milioni di dollari per il resto degli anni Sessanta e poi a quasi 500 milioni di dollari all'anno a metà degli anni Settanta. La politica economica del regime militare è stata elogiata dalle istituzioni finanziarie internazionali.Sono stati avviati progetti ambiziosi per integrare l'Amazzonia nell'economia nazionale a costo della distruzione ambientale e dello sfollamento delle popolazioni indigene. La più emblematica di queste è stata la costruzione di un'autostrada di oltre quattromila chilometri tra la città di Cabedelo, nel nordest, e la città di Lábrea, vicino al confine con la Bolivia. Il progetto - che non sarà mai completamente completato - è stato inaugurato nel 1972, con l'obiettivo di creare grandi fattorie, controllare meglio i confini e portare la gente povera nella nuova terra evitando una riforma agraria che la dittatura rifiutava.In politica estera, il regime ha sostenuto il colonialismo portoghese in Africa - allora coinvolto in sanguinosi conflitti in Guinea-Bissau, Angola e Mozambico - e ha sviluppato relazioni commerciali con il Sudafrica. Negli anni Sessanta, l'unico governo nero con cui il regime intratteneva relazioni diplomatiche era quello di Félix Houphouët-Boigny in Costa d'Avorio. La dittatura raggiunse il suo picco di popolarità negli anni 1970 durante il cosiddetto "Miracolo brasiliano", nonostante il regime avesse censurato tutti i media e torturato ed esiliato i dissidenti. João Figueiredo divenne presidente nel marzo 1979 e nello stesso anno approvò la legge d'amnistia per i crimini politici compiuti per e contro il regime. Mentre combatteva la "linea dura" interna al governo e supportando le politiche di ri-democratizzazione del paese, Figueiredo non riuscì a controllare lo sgretolarsi dell'economia, l'inflazione cronica e la simultanea caduta delle altre dittature militari in Sud America. Le prime elezioni libere in 20 anni vennero tenute nel 1982, fra le grandi dimostrazioni popolari nelle strade delle principali città del Paese, conosciute con il nome di Diretas Já. Nel 1985, si tenne un'altra elezione, per la prima volta dagli anni '60 con candidati civili, questa volta per eleggere (indirettamente) un nuovo presidente, e venne vinta dall'opposizione. Nel 1988 venne varata una nuova costituzione, ed il Brasile tornò ad essere ufficialmente una democrazia. Da quel momento in poi i militari sono tornati sotto il controllo delle istituzioni civili. Il regime militare brasiliano funse da modello per altri regimi militari e dittature nell'America Latina, sistematizzando la "Dottrina della Sicurezza Nazionale", la quale "giustificava" le azioni compiute dall'esercito in funzione della sicurezza nazionale in tempo di crisi, creando una base intellettuale sulla quale poi gli altri regimi militari fecero affidamento.Nel 2014, quasi 30 anni dopo la caduta del regime, l'esercito brasiliano riconobbe per la prima volta gli eccessi commessi dai suoi agenti durante gli anni della dittatura, inclusi la tortura e l'omicidio di dissidenti politici. Nel maggio 2018, il governo degli Stati Uniti d'America pubblicò un memorandum, scritto da Henry Kissinger (Segretario di Stato durante la dittatura in Brasile), risalente all'aprile 1974, il quale confermava che la leadership dell'esercito brasiliano era a conoscenza dell'uccisione dei dissidenti.È stato estimato che, durante il regime, 434 persone sono state uccise o sono scomparse. Alcuni attivisti per i diritti umani ed altre persone hanno ipotizzato che il vero numero di vittime potrebbe essere più alto, ma le forze armate brasiliane lo hanno sempre negato. È stato inoltre calcolato che oltre 8.000 indigeni brasiliani siano stati uccisi durante la dittatura.
Una dittatura militare è una forma di governo autoritaria in cui il potere politico è detenuto dai militari. Come tutte le dittature quella militare può essere dichiarata ufficialmente o non esserlo, ovvero alcuni dittatori militari sono formalmente subordinati ad un governo civile o no. Esistono anche forme intermedie, in cui i vertici delle forze armate esercitano una fortissima influenza nel Paese, senza però reprimere del tutto le libertà democratiche.
La dittatura del proletariato è un concetto espresso da Karl Marx e Friedrich Engels per la prima volta nel 1852, nella lettera a Weydemeyer, e nel 1875, nella Critica del Programma di Gotha, per riferirsi alla situazione sociale e politica che si sarebbe instaurata immediatamente dopo la rivoluzione proletaria. La dittatura del proletariato rappresenta una fase di transizione in cui il potere politico è detenuto dai lavoratori, nella costruzione di una società senza classi e senza Stato (comunismo).
La dittatura è una forma autoritaria di governo che, nella sua accezione moderna, accentra il potere in un solo organo, se non addirittura nelle mani del solo dittatore, non limitato da leggi, costituzioni, o altri fattori politici e sociali interni allo Stato.In senso lato, dittatura ha quindi il significato di predominio assoluto e perlopiù incontrastabile di un individuo (o di un ristretto gruppo di persone) che detiene un potere imposto con la forza. In questo senso la dittatura coincide spesso con l'autoritarismo e con il totalitarismo. Sua caratteristica è anche la negazione della libertà di espressione e di stampa. La dittatura è considerata l'opposto della democrazia. Va inoltre detto che il dittatore può giungere al potere anche attraverso mezzi democratici (valga l'esempio di Adolf Hitler, il cui partito raggiunse la maggioranza relativa dei voti nelle elezioni di luglio e del novembre 1932). La scalata al potere di una dittatura è spesso favorita da situazioni di grave crisi economica (ad esempio in seguito a una guerra), da difficoltà sociali (lotte di classi), dall'instabilità del regime esistente o dalla continuità con un preesistente regime dittatoriale.