Accedi all'area personale per aggiungere e visualizzare i tuoi libri preferiti
Maria Elena Boschi (Montevarchi, 24 gennaio 1981) una politica italiana, capogruppo di Italia Viva alla Camera dei deputati dal 24 settembre 2019, gi ministro nel governo Renzi e Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri nel Governo Gentiloni.
La quarta stagione della serie televisiva The Vampire Diaries, composta da 23 episodi, è stata trasmessa sul canale statunitense The CW dall'11 ottobre 2012 al 16 maggio 2013. In Italia, la stagione è stata trasmessa in prima visione assoluta dal 29 novembre 2012 al 13 giugno 2013 su Mya di Mediaset Premium. È stata trasmessa in chiaro dal 9 maggio al 24 luglio 2014 su La5. Al termine di questa stagione esce dal cast principale Joseph Morgan. Matt Davis ricompare come guest star. L'episodio Conseguenze è un backdoor pilot, che ha dato origine alla serie televisiva spin-off The Originals.
Elena di Savoia, nata Jelena Petrovi -Njego Principessa del Montenegro (Cettigne, 8 gennaio 1873 Montpellier, 28 novembre 1952), fu moglie di Re Vittorio Emanuele III di Savoia e Regina consorte d'Italia.
Elena Radonicich (Moncalieri, 5 febbraio 1985) è un'attrice italiana.
Elena di Troia (conosciuta anche come Elena di Sparta) è una figura della mitologia greca assurta, nell'immaginario europeo, a icona dell'eterno femminino. Proprio questa sua caratteristica archetipica fa sì che, nell'immensa letteratura nata attorno alla sua figura, Elena venga raramente considerata responsabile dei danni e lutti provocati dalle contese nate per appropriarsi della sua bellezza. Secondo alcune versioni del mito, la madre di Elena, Leda, era moglie di Tindaro, re di Sparta. Leda partorì quattro bambini, di cui due, Polluce ed Elena, sarebbero stati figli di Zeus, che si era congiunto a Leda sotto forma di cigno mentre gli altri due nati Castore e Clitennestra, erano invece stati concepiti da Tindaro. Il mito narra anche che fosse figlia d'Oceano o di Afrodite. La versione più suggestiva della sua nascita racconta invece che essa fosse venuta al mondo uscendo da un uovo, frutto dell'unione tra la dea Nemesi e Zeus, il quale la inseguì per quasi tutto il globo per ottenerla, sotto forma di diversi animali.
Domenico Scilipoti Isgrò (Barcellona Pozzo di Gotto, 26 agosto 1957) è un medico e politico italiano, ex senatore di Forza Italia. È stato segretario e cofondatore del Movimento di Responsabilità Nazionale.
Il conte Attilio è uno dei personaggi del romanzo di Alessandro Manzoni I Promessi Sposi; cugino di don Rodrigo, aiuta questo nel suo infame obiettivo, ovvero quello di catturare Lucia Mondella. Nobile ozioso che, al pari del cugino, vive di rendita e passa le giornate tra sciocche dispute cavalleresche e comportamenti frivoli, si può dire che sia lui a mettere in moto le vicende narrate nel libro: il "capriccio" di don Rodrigo di far sua la giovane Lucia nasce da una scommessa partita proprio dal conte Attilio. Nel corso delle vicende del romanzo si attiverà per portare a compimento il malvagio piano, andando, ad esempio, a Milano a chiedere aiuto al potente conte zio perché impedisca a padre Cristoforo di interferire con la scommessa. Nelle fasi finali del romanzo, il conte Attilio morirà di peste; in occasione del suo funerale, don Rodrigo contrarrà lo stesso fatale morbo. Luigi Russo lo definisce "un virtuoso della malizia e un manesco senza rimorsi" che non brilla per scaltrezza e diplomazia: durante il banchetto nel palazzotto di don Rodrigo (cap. V), egli rischia di compromettere, con il fervore della sua discussione, i rapporti con il podestà, asserendo, contro ogni regola, che è possibile bastonare il portatore di una sfida (celebri le sue espressioni "violabile, violabilissimo, bastonabile, bastonabilissimo") o che la carestia che imperversa a Milano sarebbe risolvibile impiccando alcuni fornai. È anche vile giacché, essendo scoppiato il tumulto popolare di San Martino per la scarsità del pane, rinvia il suo ritorno in città per evitare che qualcuno gli faccia del male: "Questo [il conte Attilio], secondo i suoi primi disegni, avrebbe dovuto a quell'ora trovarsi già in Milano; ma, alle prime notizie del tumulto, e della canaglia che girava per le strade, in tutt'altra attitudine che di ricever bastonate, aveva creduto bene di trattenersi in campagna, fino a cose quiete. Tanto più che, avendo offeso molti, aveva qualche ragion di temere che alcuno de' tanti, che solo per impotenza stavano cheti, non prendesse animo dalle circostanze, e giudicasse il momento buono da far le vendette di tutti." (cap. XVIII)
Camillo Paolo Filippo Giulio Benso, conte di Cavour, di Cellarengo e di Isolabella, noto semplicemente come conte di Cavour o Cavour (Torino, 10 agosto 1810 – Torino, 6 giugno 1861), è stato un politico, patriota e imprenditore italiano. Fu ministro del Regno di Sardegna dal 1850 al 1852, presidente del Consiglio dei ministri dal 1852 al 1859 e dal 1860 al 1861. Nello stesso 1861, con la proclamazione del Regno d'Italia, divenne il primo presidente del Consiglio dei ministri del nuovo Stato e morì ricoprendo tale carica. Fu protagonista del Risorgimento come sostenitore delle idee liberali, del progresso civile ed economico, dell'anticlericalismo, dei movimenti nazionali e dell'espansionismo del Regno di Sardegna ai danni dell'Austria e degli stati italiani preunitari. In economia promosse il libero scambio, i grandi investimenti industriali (soprattutto in campo ferroviario) e la cooperazione fra pubblico e privato. In politica sostenne la promulgazione e la difesa dello Statuto albertino. Capo della cosiddetta Destra storica, siglò un accordo (Connubio) con la Sinistra con la quale realizzò diverse riforme. Contrastò apertamente le idee repubblicane di Giuseppe Mazzini e spesso si trovò in urto con Giuseppe Garibaldi, della cui azione temeva il potenziale rivoluzionario. In politica estera coltivò con abilità l'alleanza con la Francia grazie alla quale, con la seconda guerra di indipendenza, ottenne l'espansione territoriale del Regno di Sardegna in Lombardia. Riuscì a gestire gli eventi politici (sommosse nel Granducato di Toscana, nei ducati di Modena e Parma e nel Regno delle Due Sicilie) che assieme all'impresa dei Mille portarono alla formazione del Regno d'Italia.