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L'Enotria era un'antica regione d'Italia meridionale, di difficile delimitazione, ma che sicuramente comprendeva le frange sud-orientali della Campania, la Basilicata e la Calabria, abitate dagli Enotri, fin dalla prima ondata di genti italiche indoeuropee. Il nome Enotria deriva dal greco ôinos (vino) a causa dei floridi e numerosi vigneti del territorio.
La viticoltura in Italia, intesa come pratica della coltivazione della vite per la produzione di vino ha origini remote; non a caso l'antico nome dell'Italia era Enotria (terra del vino), dal nome degli Enotri, abitanti dell'attuale Basilicata, che fin da 500 anni prima di Cristo avevano sviluppato e perfezionato le tecniche di viticoltura, vinificazione e conservazione del vino.
La Pro Recco Waterpolo 1913, nota più semplicemente come Pro Recco, è una società pallanuotistica di Recco, fondata nell'estate del 1913 con il nome di Rari Nantes Enotria, ed è ad oggi in questo sport la squadra più titolata del mondo. Dal 2016 il presidente è Maurizio Felugo, mentre dal 2020 l'allenatore è Gabriel Hernández. La Pro Recco gioca le partite interne nella Piscina Punta Sant'Anna. È la squadra della città di Recco, gioca nella Serie A1 dal 1953, anno in cui è stata promossa dalla Serie B, nella sua storia ha vinto 33 scudetti (il primo nel 1959, l'ultimo nel 2019), 14 Coppe Italia, 8 Coppe dei Campioni e 6 Supercoppe Europee, inoltre è l'unica squadra italiana ad aver vinto il grande slam (Campionato, Coppa Italia, Coppa Campioni, Supercoppa Europea); questo traguardo è stato raggiunto nelle stagioni 2006-07, 2007-08 e 2011-12. La Pro Recco ha vinto anche tre scudetti nel campionato di pallanuoto indoor e svariati titoli nel nuoto sincronizzato. Nella stagione 2011-2012 ha partecipato al campionato di Lega Adriatica (competizione tra squadre croate, slovene e montenegrine), vincendo il torneo, alla sua quarta edizione, il 18 marzo 2012 a Fiume. Sempre nella stagione 2011-2012 ha partecipato anche al Campionato italiano di pallanuoto femminile, vincendo la competizione.
La Locride ['lɔ:kride] è il nome con cui si identifica un'area della città metropolitana di Reggio Calabria sul versante Ionico della Calabria. L'area della Locride copre una superficie di 1 366,60 km² e comprende 131 985 abitanti in 42 comuni con una densità media di 103 ab./km². La fascia costiera dell'area è denominata Costa dei gelsomini (o Riviera dei Gelsomini).
Il licantropo, detto anche lupo mannaro o uomo lupo, è una creatura leggendaria della mitologia e del folclore poi divenuta tipica della letteratura e del cinema dell'orrore. Secondo la leggenda sarebbe un essere umano condannato da una maledizione (o già dalla nascita) a trasformarsi in una bestia feroce a ogni plenilunio. La forma di cui si racconta più spesso è quella del lupo, ma in determinate culture prevalgono l'orso, il bue (Erchitu) o il gatto selvatico (si veda in seguito). Nella narrativa, e nella cinematografia dell'orrore, sono stati aggiunti altri elementi che invece mancavano nella tradizione popolare, quali il fatto che lo si possa uccidere solo con un'arma d'argento, oppure che il licantropo trasmetta la propria condizione ad un altro essere umano dopo averlo morso. Alcuni credevano che uccidendo il lupo prima della prima trasformazione la maledizione venisse infranta. È importante notare inoltre che lupo mannaro e licantropo non sempre sono sinonimi: infatti nelle leggende popolari il lupo mannaro è talvolta semplicemente un grosso lupo con abitudini antropofaghe, a cui può essere associata una natura mostruosa. Inoltre, nel caso del lupo mannaro come mutaforma, si può distinguere tra il lupo mannaro, che si trasforma contro la propria volontà, e il licantropo, che si può trasformare ogni volta che lo desidera e senza perdere la ragione (la componente umana). Nella letteratura medica, con il termine licantropia clinica è stata descritta una rara sindrome psichiatrica che avrebbe colpito le persone, facendo sì che assumessero atteggiamenti da lupo durante particolari condizioni (come le notti di luna piena). In modo analogo un licantropo era semplicemente una persona affetta da questo disturbo ed è con questo unico significato che la voce è riportata su alcuni importanti dizionari della lingua italiana. In tempi recenti, l'esistenza di tale disturbo è stata considerata rarissima.
Il Football Club Dilettantistico Enotria 1908, meglio nota come Enotria, è una società calcistica dilettantistica di Milano con sede nel quartiere di Crescenzago.
L'etimologia del nome Italia è stata oggetto di ricostruzioni non soltanto da parte di linguisti, ma anche di storici, tradizionalmente attenti alla questione; non sempre, tuttavia, ci si trova di fronte ad etimologie in senso stretto bensì ad ipotesi che poggiano su considerazioni estranee alla ricostruzione specificatamente linguistica del nome, e che con il tempo hanno formato un ricco corpus di soluzioni tra le quali sono numerose quelle che si riferiscono a tradizioni (come ad esempio l'esistenza di un re di nome Italo) o comunque fortemente problematiche (come ad esempio la connessione del nome con la vite). Si pensa infatti che il nome derivi dal vocabolo Italói (gli Itali appunto), termine con il quale i greci designavano una tribù di Siculi che aveva varcato lo Stretto di Messina e che abitava l'estrema punta della Penisola italica, nei pressi dell’odierna Reggio Calabria. Ad ogni modo è noto che nell'antichità il nome indicasse la parte posta nell'estremo meridione della penisola italica. Ciò è attestato dal fatto che i popoli greci che colonizzarono l'attuale Calabria integrandosi con i popoli preesistenti, si riferivano a loro stessi come Italiòti, cioè abitanti dell'Italìa. È altresì ipotizzato, tuttavia non in contrasto da quanto detto, che tale popolo degli Itali adorasse il simulacro di un vitello (vitulus, in latino). Secondo tale ipotesi il nome significherebbe quindi “abitanti della terra dei vitelli”.Certo è che Il nome Italia doveva inizialmente limitarsi a quell'estrema parte della Penisola. Secondo un'altra possibile interpretazione delle fonti [quale?], pressappoco al Cilento, tra i fiumi Sele e Lao.
Ares (in greco antico: Ἄρης, Árēs) nella religione greca è il figlio di Zeus ed Era. Viene molto spesso identificato tra i dodici Olimpi come il dio della guerra in senso generale, ma si tratta di un'imprecisione: in realtà Ares è il dio solo degli aspetti più violenti della guerra e della lotta intesa come sete di sangue. Per i Greci, Ares era un dio del quale diffidare sempre. Il suo luogo di nascita e la sua vera residenza si trovavano in Tracia, ai limiti estremi della Grecia, paese abitato da genti barbare e bellicose; e proprio in Tracia Ares decise di ritirarsi dopo che venne scoperto con Afrodite. Anche Atena è la dea della guerra ma il suo campo di azione è quello delle strategie di combattimento e dell'astuzia applicata alle battaglie, mentre Ares si diverte e si esalta per gli scoppi di furia e violenza, più graditi da Ares se improvvisi e subdoli, che in guerra si manifestano, delle atrocità connesse o no alla guerra (risse, barbarie, razzie…), non a caso Eris è sua sorella, gregaria e anche, in alcuni testi, una delle sue amanti. Fra i suoi animali sacri c'erano il cane, il cinghiale e l'avvoltoio. La parola "Ares" fino all'epoca classica fu usata anche come aggettivo, intendendosi come infuriato o bellicoso, ad esempio si ricordano le forme Zeus Areios, Athena Areia, o anche Aphrodite Areia. Alcune iscrizioni risalenti all'epoca Micenea riportano Enyalios, un nome che è sopravvissuto fino all'epoca classica come epiteto di Ares. Pur essendo protagonista nelle vicende belliche, raramente Ares risultava vincitore. Era più frequente, invece, che si ritirasse dalla contesa, come quando combatté a fianco di Ettore contro Diomede, o nella mischia degli Dei sotto le mura di Troia: in entrambi i casi si rifugiò sull'Olimpo perché messo in seria difficoltà, direttamente o indirettamente, da Atena. Altre volte la sua furia brutale si trovò contrapposta e vanificata da eroi o semidei, per esempio dalla lucida astuzia e dalla forza di Eracle, come nell'episodio dello scontro dell'eroe con suo figlio Cicno. I Romani identificarono Ares con il dio Marte, che era un'antica divinità degli indoeuropei, la cui figura aveva però assunto in territorio italico caratteri diversi, essendo in origine una divinità "rurale" pacifica e benefica già all'epoca venerato di più rispetto ad Ares. Fu anche assunto dagli Etruschi col nome di Maris.
Achille (in greco antico: Ἀχιλλεύς, Achilléus, in latino: Ăchillēs, -is), soprannominato piè veloce o piè rapido, è un eroe della mitologia greca, eroe leggendario della guerra di Troia e protagonista dell'Iliade. Il mito di Achille è tra i più ricchi e antichi della mitologia greca: oltre all'Iliade, altre leggende hanno fatto proprio tale personaggio e si sono sforzate di completare il racconto della sua vita, inventando episodi che supplissero alle lacune dei poemi omerici. Via via si è venuto a formare un ciclo di Achille ricco di versioni sovente divergenti, come, per esempio il fatto che spesso dormisse nella foresta di giorno; versioni che hanno ispirato i poeti tragici ed epici dell'antichità, fino all'epoca romana. Achille viene anche chiamato col patronimico Pelìde, essendo egli figlio di Peleo.