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Questa è una lista di persone presenti nell'enciclopedia che hanno il cognome Barbieri, suddivise per attività principale.
Massimo Zamboni (Reggio Emilia, 27 gennaio 1957) è un chitarrista, cantautore e scrittore italiano. È stato chitarrista e principale compositore dei CCCP e dei successivi CSI. Musicalmente è considerato uno dei padri del punk rock e del rock alternativo italiani. Dotato di uno stile e sound molto personali, la sua musica è stata d'ispirazione per numerosi gruppi rock italiani, tra cui Subsonica, Marlene Kuntz e Africa Unite, e molto apprezzata da critica e altri musicisti, tra cui Franco Battiato, ammiratore di lunga data di CCCP - Fedeli alla linea e CSI.
L'Annunciazione Cavalcanti è un'opera di Donatello in pietra serena dorata e in parte policromata (420x274 cm) collocata nella navata destra della basilica di Santa Croce a Firenze. Databile al 1435 circa è una delle rare opere del grande scultore che sia ancora oggi collocata nella sua posizione originaria.
Domenico Cosselli (Parma, 27 maggio 1801 – Parma, 9 novembre 1855) è stato un basso-baritono italiano. Iniziò a studiare canto nel 1814 a Parma, dove debuttò nel Teatro Ducale nel 1821. Specializzatosi nel repertorio rossiniano, cantò ne Il barbiere di Siviglia, Tancredi, La Cenerentola, La gazza ladra, Semiramide. Nel 1827 cantò a Roma nel ruolo di Olivo nella prima rappresentazione di Olivo e Pasquale di Gaetano Donizetti, iniziando una proficua collaborazione col compositore: nel 1833 fu il primo Azzo in Parisina d'Este e, soprattutto, il primo Enrico in Lucia di Lammermoor, nella prima al Teatro San Carlo di Napoli, assieme a Fanny Tacchinardi e a Gilbert Duprez (1835). Cosselli fu uno dei primi cantanti a intraprendere la transizione tra la vecchia concezione della voce di basso a quello che oggi è il baritono, un registro vocale che all'epoca si stava appena iniziando a delineare. Si esibì nelle maggiori piazze italiane, tra cui Bologna, Firenze e Venezia. Fu anche il primo interprete di Arnoldo in Carlo di Borgogna di Giovanni Pacini nel 1835. La sua carriera subì un rallentamento a partire dal 1840; nel 1843 iniziò l'insegnamento di canto a Vienna. Sofferente di una malattia alla vista, si ritirò nella sua villa di Marano, frazione di Parma, dove morì.