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Giovanni Lindo Ferretti (Cerreto Alpi, 9 settembre 1953) è un cantautore, scrittore ed ex attivista italiano, noto soprattutto per essere stato cantante e paroliere nella band CCCP - Fedeli alla linea e nelle sue successive "incarnazioni" (CSI, PGR). È considerato uno dei padri del punk italiano.
Il Consorzio Suonatori Indipendenti (o C.S.I.) è stato un gruppo musicale italiano nato dalle ceneri dei CCCP - Fedeli alla linea. Gli album sono stati distribuiti dalla casa discografica fondata dai componenti del gruppo stesso, il Consorzio Produttori Indipendenti. Dopo lo scioglimento del gruppo, avvenuto nel 2002, alcuni ex-componenti dei C.S.I. sono confluiti nei PGR.
I CCCP - Fedeli alla Linea sono stati un gruppo musicale punk rock italiano attivo dal 1982 al 1990, considerato tra i più importanti e influenti nell'Italia degli anni ottanta. I loro testi e la loro musica hanno influenzato e ispirato diversi gruppi musicali italiani nei decenni successivi, tra cui Le luci della centrale elettrica, i Linea 77, i Management, i Marlene Kuntz, i Massimo Volume, i Ministri, gli Offlaga Disco Pax e altri artisti di rock alternativo. I loro brani sono inoltre stati eseguiti da artisti quali Modena City Ramblers, Subsonica, Nada, Jolaurlo, La Crus, Tre Allegri Ragazzi Morti, Bologna Violenta e Gianna Nannini. Autodefinitosi un gruppo di "musica melodica emiliana" e di "punk filosovietico", vennero fondati nel 1982 a Berlino, dall'incontro tra il chitarrista Massimo Zamboni e il futuro cantante/leader del gruppo Giovanni Lindo Ferretti, entrambi originari della Provincia di Reggio Emilia, e si sciolsero in Italia nel 1990, in contemporanea alla riunificazione tedesca, dopo aver incluso nel gruppo alcuni ex componenti dei Litfiba. Il loro nome, CCCP, pronunciato "ci-ci-ci-pì", come si legge apparentemente in italiano, è l'equivalente della sigla russa SSSR, in alfabeto cirillico Союз Советских Социалистических Республик, (traslitterato Sojuz Sovetskich Socialističeskich Respublik), che designa l'Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche. Dopo lo scioglimento avvenuto nel 1990, alcuni ex membri dei CCCP, nel 1992, hanno formato il gruppo CSI.
Tabula rasa elettrificata è il terzo album in studio del Consorzio Suonatori Indipendenti, pubblicato nel 1997. Viene spesso abbreviato con l'acronimo T.R.E., che rimanda oltretutto alla sua cronologia discografica (è il terzo album dei C.S.I., dopo Ko de mondo e Linea Gotica).
Questa è una lista di persone presenti nell'enciclopedia che hanno il cognome Barbieri, suddivise per attività principale.
Enrico Ghezzi (Lovere, 26 giugno 1952) è un critico cinematografico, scrittore, autore televisivo, conduttore televisivo, regista e occasionalmente attore italiano.
L'Annunciazione Cavalcanti è un'opera di Donatello in pietra serena dorata e in parte policromata (420x274 cm) collocata nella navata destra della basilica di Santa Croce a Firenze. Databile al 1435 circa è una delle rare opere del grande scultore che sia ancora oggi collocata nella sua posizione originaria.
Domenico Cosselli (Parma, 27 maggio 1801 – Parma, 9 novembre 1855) è stato un basso-baritono italiano. Iniziò a studiare canto nel 1814 a Parma, dove debuttò nel Teatro Ducale nel 1821. Specializzatosi nel repertorio rossiniano, cantò ne Il barbiere di Siviglia, Tancredi, La Cenerentola, La gazza ladra, Semiramide. Nel 1827 cantò a Roma nel ruolo di Olivo nella prima rappresentazione di Olivo e Pasquale di Gaetano Donizetti, iniziando una proficua collaborazione col compositore: nel 1833 fu il primo Azzo in Parisina d'Este e, soprattutto, il primo Enrico in Lucia di Lammermoor, nella prima al Teatro San Carlo di Napoli, assieme a Fanny Tacchinardi e a Gilbert Duprez (1835). Cosselli fu uno dei primi cantanti a intraprendere la transizione tra la vecchia concezione della voce di basso a quello che oggi è il baritono, un registro vocale che all'epoca si stava appena iniziando a delineare. Si esibì nelle maggiori piazze italiane, tra cui Bologna, Firenze e Venezia. Fu anche il primo interprete di Arnoldo in Carlo di Borgogna di Giovanni Pacini nel 1835. La sua carriera subì un rallentamento a partire dal 1840; nel 1843 iniziò l'insegnamento di canto a Vienna. Sofferente di una malattia alla vista, si ritirò nella sua villa di Marano, frazione di Parma, dove morì.