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Vinland o Vinlandia (in norvegese Vinland) è il nome che i Vichinghi diedero alla porzione di America settentrionale, oggi nota come Terranova, che raggiunsero durante una spedizione. Sembra che il toponimo si riferisca alla vite selvatica che vi cresceva in grande quantità, cosa che, secondo le saghe, notò per primo Tyrkir, un guerriero germanico o forse ungherese al seguito dell'esploratore Leif Erikson. I coloni fondarono lì dei piccoli stanziamenti che tuttavia decaddero rapidamente, molto probabilmente a causa dell'ostilità dei nativi americani e della distanza dalla madrepatria; difatti il Flateyjarbók testimonia che i primi rapporti che i Vichinghi intrattennero con gli abitanti locali non furono per nulla pacifici.Alcuni scavi archeologici nel sito di L'Anse aux Meadows, nella parte settentrionale dell'isola di Terranova, confermano quello che le fonti antiche dicono sul Vinland. Il primo che ne parlò fu Adamo da Brema nelle sue Gesta Hammaburgensis Ecclesiae Pontificum. Altri importanti riferimenti, più estensivi ma meno attendibili, provengono da alcune saghe contenute nel Flateyjarbók, in particolare la Saga di Erik il Rosso, la Saga dei Groenlandesi e la Saga di Olaf Tryggvason.
Con il termine vichinghi (termine che ebbe la prima menzione nel poema anglosassone del IX secolo Widsith, nei versi 47, 59, 80, come Wicinga) si intendono solitamente quei guerrieri norreni, originari della Scandinavia, dello Jutland e della Germania settentrionale che a bordo di drakkar fecero scorrerie sulle coste delle isole britanniche, della Francia e di altre parti d'Europa fra la fine dell'VIII e l'XI secolo. A questo periodo della storia europea (generalmente racchiuso fra gli anni 793 e 1066) ci si riferisce normalmente con l'appellativo di epoca vichinga. Con questo termine ci si può anche riferire a tutte le popolazioni che abitavano la Scandinavia di quegli anni e ai loro insediamenti in altre parti d'Europa. I vichinghi facevano parte delle popolazioni norrene, solo che il termine "vichingo" indicava un appartenente a quelle popolazioni costiere, ritenute per tempo insediate nei fiordi (vik era accostato erroneamente a una traduzione in "baia") e dedite alla pirateria. Famosi per la loro abilità di navigatori e per le lunghe barche, i vichinghi in pochi secoli colonizzarono le coste e i fiumi di gran parte d'Europa, le Isole Shetland, le Isole Orcadi, Fær Øer, l'Islanda, la Groenlandia e Terranova; si spinsero a sud fino alla Grecia e alle coste del Nordafrica, e a est fino alla Russia e a Costantinopoli, sia per commerciare sia per compiere saccheggi. I vichinghi sono conosciuti anche per essere stati i primi europei a raggiungere il Nordamerica, tra la fine del X e gli inizi dell'XI secolo. A tal proposito si vedano Bjarni Herjólfsson, il primo europeo ad avvistare il continente americano cinque secoli prima dei viaggi di Cristoforo Colombo, e L'Anse aux Meadows, un antico insediamento vichingo dell'XI secolo ritrovato sull'isola di Terranova (nell'odierno Canada).I viaggi dei vichinghi divennero sempre meno frequenti dopo l'introduzione del cristianesimo in Scandinavia, tra la fine del X e gli inizi dell'XI secolo. L'epoca vichinga viene convenzionalmente considerata conclusa dalla battaglia di Stamford Bridge, avvenuta nel 1066.
I Vichinghi percorsero, navigando, la maggior parte dell'Oceano Atlantico settentrionale, raggiungendo a sud le coste del Nordafrica e a est la Russia, Costantinopoli e il Medio Oriente, come saccheggiatori, commercianti, coloni e mercenari. I Vichinghi, guidati da Leif Erikson, erede di Erik il Rosso, raggiunsero l'America del Nord, organizzando un effimero insediamento nell'L'Anse aux Meadows, nell'attuale provincia del Terranova e Labrador, in Canada.
L'assedio di Parigi dell'885-886 fu un assedio portato dai Vichinghi a Parigi, allora capitale del regno dei Franchi Occidentali. Fu, senza dubbio, il più importante evento del regno dell'imperatore Carlo il Grosso, e il punto di svolta per le fortune della dinastia carolingia e per la storia della Francia. L'assedio viene raccontato da un testimone oculare nella poesia latina Bella Parisiacae urbis di Abbone il Curvo.
Epoca è stato un settimanale edito dalla Arnoldo Mondadori Editore, pubblicato dal 1950 fino al 1997. Oggi esce in formato monografico a periodico, con numeri da collezione.