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Il vulcano una struttura geologica molto complessa, generata all'interno della crosta terrestre dalla risalita, in seguito ad attivit eruttiva, di massa rocciosa fusa, il magma, formatasi al di sotto o all'interno della crosta terrestre. Il vulcano formato da una struttura non visibile, interna alla crosta, e che comprende la camera magmatica e i condotti magmatici, e una struttura visibile esterna formata dal rilievo vulcanico, generalmente pi o meno conico, formato dall'accumulo dei materiali liquidi, solidi o gassosi che sono stati emessi dal cratere vulcanico o dai crateri durante le varie fasi eruttive del vulcano stesso. Pi in generale sono considerati vulcani tutte le discontinuit nella crosta terrestre attraverso le quali, con manifestazioni varie, si fanno strada i prodotti dell'attivit magmatica endogena: polveri, gas, vapori e materiali fusi solidi. La fuoriuscita di materiale detta eruzione e i materiali eruttati sono lava, cenere, lapilli, gas, scorie varie e vapore acqueo. Le masse di rocce che formano un vulcano vengono chiamate rocce ignee, poich derivano dal raffreddamento di un magma risalito dall'interno della Terra. La forma e l'altezza di un vulcano dipendono da vari fattori tra cui l'et del vulcano, il tipo di attivit eruttiva, la tipologia di magma emesso e le caratteristiche della struttura vulcanica sottostante al rilievo vulcanico. Sulla superficie terrestre il 91% dei vulcani sottomarino (in gran parte situati lungo le dorsali medio oceaniche), mentre circa 1500 sono quelli oggi attivi sulle terre emerse. Il magma con alto contenuto di silice (superiore al 65%) detto acido mentre quello con silice al 52% detto basico. I vulcani possono eruttare in modo tranquillo (effusivi), o in modo esplosivo. I fattori che influiscono sulle caratteristiche di un vulcano sono la viscosit del magma e il suo contenuto di silice, dal quale dipende la composizione del magma.
L'Italia è un paese vulcanicamente attivo, che contiene gli unici vulcani attivi nell'Europa continentale (mentre isole vulcaniche sono presenti anche in Grecia, nell'arco vulcanico dell'Egeo meridionale). Il vulcanismo del paese è dovuto principalmente alla presenza, a breve distanza a sud, del confine tra la placca euroasiatica e la placca africana. Si pensa che il magma eruttato dai vulcani italiani sia il risultato della subduzione e della fusione di una piastra sotto l'altra. Esistono tre gruppi principali di vulcanismo: una linea di centri vulcanici che corrono verso nord-ovest lungo la parte centrale del continente italiano (l'arco vulcanico campano); un ammasso nel nord-est della Sicilia; e un altro gruppo attorno all'isola mediterranea di Pantelleria e al Canale di Sicilia. A causa della loro posizione in zone densamente abitate, l'Etna e il Vesuvio sono stati inseriti nell'elenco dei Vulcani del decennio, una lista dei vulcani da tenere più sotto stretta sorveglianza stilata a livello globale.
Il vulcano esplosivo è un vulcano che emette lave generalmente andesitiche, sufficientemente viscose da non formare delle colate di lava, ma da accumularsi sulla bocca eruttiva formando guglie o duomi di lava. Quando la massa di lava così accumulatasi collassa o esplode nella sua totalità o in parte, una colonna eruttiva di gas, ceneri e lapilli si innalza per chilometri sopra il vulcano; quando la spinta dei gas si esaurisce, la colonna ricade sotto forma di nubi ardenti che scendono lungo i fianchi a centinaia di chilometri orari di velocità, spostandosi anche a grande distanza dal centro eruttivo. I vulcani esplosivi si trovano principalmente nelle zone di subduzione, dove le placche continentali collidono tra loro. In particolare nella cintura di fuoco del Pacifico sono famosi il monte Merapi, il monte Unzen, il Pinatubo, il Mayon e il monte Sant'Elena; questi vulcani sono presenti anche in altre regioni e tra i più conosciuti si possono citare il Vesuvio e il La Pelée. Le più forti eruzioni vulcaniche in termini di Indice di esplosività vulcanica sono prodotte da questa tipologia di vulcani. Essi possono essere completamente distrutti durante l'eruzione, dando luogo in questo caso alla formazione di una caldera. Un tale evento si produsse circa 73 000 anni fa nell'area nota come lago Toba. Un'altra famosa caldera è quella dell'isola di Santorini, in Grecia.
Il Vesuvio è un vulcano situato in Italia, in posizione dominante rispetto al golfo di Napoli. È uno dei due vulcani attivi dell'Europa continentale nonché uno dei più studiati e pericolosi al mondo a causa dell'elevata popolazione delle zone circostanti e delle sue caratteristiche esplosive. L'area vesuviana presenta infatti un'alta densità di popolazione e il numero dei residenti potenzialmente in pericolo si aggira intorno a 700000.
La geologia è la scienza che tratta della composizione, struttura, storia ed evoluzione degli strati interni ed esterni della Terra, e i processi che l'hanno plasmata. Certi fenomeni geologici più visibili interessano l'umanità da lungo tempo: terremoti, vulcani ed erosione. La prima traccia di un tale interesse è una pittura murale che mostra un'eruzione vulcanica del Neolitico, a Çatal Hüyük (Turchia) e risalente al VI millennio a.C. L'antichità si preoccupa poco di geologia e quando lo fa i suoi scritti non hanno un'influenza diretta sulla fondazione della geologia moderna del XVIII secolo, l'erosione e il trasporto fluviale dei sedimenti sono tuttavia conosciuti dai greci. La nozione di strato appare esplicitamente solo brevemente durante il periodo arabo classico e in maniera più approfondita in Cina, ma questi apporti non influenzano affatto la nascita della geologia moderna. La stessa situazione perdura durante il Medioevo e il Rinascimento; nessun paradigma emerge, gli eruditi restano divisi sull'importante questione dell'origine dei fossili. La nascita della geologia moderna è di difficile datazione. Descartes è il primo a pubblicare nella quarta parte dei Principia philosophiae del 1644 una teoria della Terra. Niccolò Stenone nel 1669 pubblica a Firenze il De solido intra solidum naturaiter contento Dissertatationis Prodromus in cui descrive i principi fondamentali della stratigrafia. James Hutton pubblica nel 1795 Teoria della terra, con prove ed illustrazioni (Theory of the Earth, with Proofs and Illustrations). William Smith, Georges Cuvier e Alexandre Brongniart nel 1800 fondano la biostratigrafia. Charles Lyell scrive nel 1830 i Principi di geologia. Verso il 1750 la geologia non è ancora formata in quanto scienza, mentre già dal 1830 è definitivamente stabilita e possiede le sue proprie società sapienti e pubblicazioni scientifiche.
La halite (dal greco άλς = sale e λίθος = pietra), detto anche salgemma (nome composto da sale- e -gemma per il suo aspetto cristallino) è un minerale fatto di cloruro di sodio, che appartiene al gruppo omonimo. Fu descritta per la prima volta da Ernst Friedrich Glocker (1793 - 1858), mineralogista e geologo stratigrafico tedesco, nel 1847.
L'eruzione del Vesuvio del 79 d.C. è il principale evento eruttivo del Vesuvio in epoca storica. L'eruzione, che ha profondamente modificato la morfologia del vulcano, ha provocato la distruzione delle città di Ercolano, Pompei, Stabia e Oplontis, le cui rovine, rimaste sepolte sotto strati di pomici, sono state riportate alla luce a partire dal XVIII secolo.