Accedi all'area personale per aggiungere e visualizzare i tuoi libri preferiti
Il gladiatore era un particolare lottatore dell'antica Roma. Il nome deriva da gladio, la spada d'ordinanza del legionario romano passata in uso anche ai lottatori. La pratica dei duelli tra gladiatori proviene dall'Etruria e, come molti altri aspetti della cultura etrusca, anche questa fu adottata dai Romani. La sua origine è da ricollegare all'istituzione del cosiddetto munus, un "dovere", un "obbligo", una munificenza privata di fornire un servizio o un contributo alla sua comunità. Nell'antica Roma, i munera erano quindi le opere pubbliche realizzate per il bene del popolo romano da soggetti facoltosi e di alto rango. I munera si differenziavano invece dai Ludi, "giochi", spettacoli sponsorizzati dallo Stato. I munera gladiatoria, in particolare, erano dovuti all'abitudine dei personaggi più facoltosi di offrire al popolo, a proprie spese, pubblici spettacoli in occasione di particolari circostanze, per esempio duelli all'ultimo sangue fra schiavi in occasione del funerale di qualche congiunto. I munera potevano essere ordinaria, previsti cioè in occasione di certe festività, o extraordinaria per celebrare particolari occasioni.
Girolamo Maria Francesco Matteo Savonarola (Ferrara, 21 settembre 1452 Firenze, 23 maggio 1498) stato un religioso, politico e predicatore italiano. Appartenente all'ordine dei frati domenicani O.P., profetizz sciagure per Firenze e per l'Italia propugnando un modello teocratico per la Repubblica fiorentina instauratasi dopo la cacciata dei Medici. Nel 1497 apparentemente fu scomunicato da papa Alessandro VI, l'anno dopo fu impiccato e bruciato sul rogo come eretico, scismatico e per aver predicato cose nuove , e le sue opere furono inserite nel 1559 nell'Indice dei libri proibiti. Gli scritti di Savonarola sono stati riabilitati dalla Chiesa nei secoli seguenti fino a essere presi in considerazione in importanti trattati di teologia. La causa della sua beatificazione stata avviata il 30 maggio 1997 dall'arcidiocesi di Firenze.
Giorgio Renato Franci (Ferrara, 18 settembre 1933 – Bologna, 10 gennaio 2012) è stato uno storico delle religioni, filosofo e linguista italiano. Ha insegnato filosofia dell'India e dell'Asia Orientale presso l'Università di Bologna: i suoi interessi si sono concentrati principalmente sullo studio delle molteplici manifestazioni della spiritualità indiana. Dopo essersi laureato a Bologna con Luigi Heilmann, ha poi compiuto studi di perfezionamento a Roma sotto la supervisione del grande orientalita Giuseppe Tucci. Suo compagno di studi dell'epoca fu Raniero Gnoli, altro noto indologo italiano.
Firenze (AFI: /fi r n e/; ; in epoca medievale e nel linguaggio poetico anche Fiorenza, /fjo r n a/; Florentia in latino) un comune italiano di 379 194 abitanti, capoluogo della Toscana e centro della citt metropolitana con una popolazione di 1 011 349 abitanti, ottavo comune italiano per popolazione e il primo della Toscana, cuore dell'area metropolitana di Firenze-Prato-Pistoia, una conurbazione che conta oltre 1 520 000 abitanti. Nel Medioevo stata un importante centro artistico, culturale, commerciale, politico, economico e finanziario; nell'et moderna ha ricoperto il ruolo di capitale del Granducato di Toscana dal 1569 al 1859 che, con il governo delle famiglie dei Medici e dei Lorena, divenne uno degli stati pi ricchi e moderni. Le varie vicissitudini politiche, la potenza finanziaria e mercantile e le influenze in ogni campo della cultura hanno fatto della citt un crocevia fondamentale della storia italiana ed europea. Nel 1865 Firenze fu proclamata capitale del Regno d'Italia (seconda, dopo Torino), mantenendo questo status fino al 1871, anno che segna la fine del Risorgimento. Importante centro universitario e patrimonio dell'umanit UNESCO dal 1982, considerata luogo d'origine del Rinascimento la consapevolezza di una nuova era moderna dopo il Medioevo, periodo di cambiamento e "rinascita" culturale e scientifica e della lingua italiana grazie al volgare fiorentino usato nella letteratura. universalmente riconosciuta come una delle culle dell'arte e dell'architettura, nonch rinomata tra le pi belle citt del mondo, grazie ai suoi numerosi monumenti e musei tra cui il Duomo, Santa Croce, Santa Maria Novella, gli Uffizi, Ponte Vecchio, Piazza della Signoria, Palazzo Vecchio e Palazzo Pitti. Di inestimabile valore i lasciti artistici, letterari e scientifici di geni del passato come Petrarca, Boccaccio, Brunelleschi, Michelangelo, Giotto, Cimabue, Botticelli, Leonardo da Vinci, Lorenzo de Medici, Machiavelli, Galileo Galilei e Dante Alighieri, che fanno del centro storico di Firenze uno dei luoghi con la pi alta concentrazione di opere d'arte al mondo. La ricchezza del patrimonio storico-artistico, scientifico, naturalistico e paesaggistico rendono il centro e le colline circostanti un vero e proprio "museo diffuso".
Il buddhismo (in sanscrito: buddha-śasana), o più comunemente buddismo, è una delle religioni più antiche e più diffuse al mondo. Originato dagli insegnamenti dell'asceta itinerante indiano Siddhārtha Gautama (VI, V sec. a.C.), comunemente si compendia nelle dottrine fondate sulle quattro nobili verità (sanscrito: Catvāri-ārya-satyāni). Con il termine buddhismo si indica quindi quell'insieme di tradizioni, sistemi di pensiero, pratiche e tecniche spirituali, individuali e devozionali, nate dalle differenti interpretazioni di queste dottrine, che si sono evolute in modo anche molto eterogeneo e diversificato. Sorto nel VI-V secolo a.C. come disciplina spirituale assunse nei secoli successivi i caratteri di dottrina filosofica e, secondo alcuni autori, di religione "ateistica", intendendo con quest'ultimo termine non la negazione dell'esistenza degli dei (deva), quanto piuttosto il fatto che la devozione ad essi, fatto comunque considerato positivo, non condurrebbe alla liberazione ultima. Altri considerano i libri sacri buddhisti (Canone pāli, Canone cinese e Canone tibetano) testi che non divinizzano Siddhārtha Gautama Buddha sakyamuni, ma Adi-Buddha o Buddha eterno, concetti buddhisti equivalenti a Dio; tuttavia non è una concezione affine a quella della divinità in senso occidentale, quanto, nel buddhismo Mahāyāna, il principio della buddhità, raffigurato a volte nelle figure dei Buddha come Vairocana o Amitabha, manifestatosi storicamente come Gautama. Il Mahāyāna venera anche i bodhisattva, esseri vicini all'illuminazione. A partire dall'India il buddhismo si diffuse nei secoli successivi soprattutto nel Sud-est asiatico e in Estremo Oriente, giungendo, a partire dal XIX secolo, anche in Occidente.
Artemisia Lomi Gentileschi (Roma, 8 luglio 1593 – Napoli, circa 1656) è stata una pittrice italiana di scuola caravaggesca.
Anna Vanzan (Venezia, 16 novembre 1955 – Venezia, 24 dicembre 2020) è stata un'iranista, islamista e traduttrice italiana.
Alexander Selkirk, nato Alexander Selcraig (Lower Largo, 1676 – Oceano Atlantico, 13 dicembre 1721), è stato un corsaro britannico. Sottufficiale della Royal Navy, visse da naufrago per quattro anni e quattro mesi, dall'ottobre 1704 al 2 febbraio 1709, dopo essere stato abbandonato dal suo capitano nei mari del sud dell'Oceano Pacifico su un'isola deserta, facente parte dell'arcipelago Juan Fernández. Sopravvissuto a questa prova, si arrese ad una malattia tropicale una decina di anni più tardi, mentre serviva a bordo della HMS Weymouth, al largo dell'Africa occidentale. Selkirk era un giovane indisciplinato e si unì ai bucanieri che incrociavano verso il Pacifico del Sud durante la guerra di successione spagnola. Una di queste spedizioni era imbarcata sulla Cinque Ports, una delle navi corsare agli ordini di William Dampier. Quando la nave approdò per approvvigionamenti presso le isole Juan Fernández, Selkirk giudicò correttamente che l'imbarcazione fosse ormai inadeguata al servizio e chiese di essere lasciato nell'arcipelago. Quando fu finalmente salvato dal pirata inglese Woodes Rogers, Selkirk era ormai diventato esperto nella caccia e nell'uso delle scarse risorse che aveva trovato sull'isola. Dopo il suo ritorno in Inghilterra, la storia della sua sopravvivenza fu ampiamente pubblicizzata, ed è probabile che la sua figura abbia fornito l'ispirazione per il personaggio immaginario Robinson Crusoe di Daniel Defoe.