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L'orientalismo è una corrente pittorica, iniziata in Francia alla fine del settecento e sviluppatasi poi nell'ottocento soprattutto in Francia e in Inghilterra, che tendeva a rappresentare ambientazioni e atmosfere tipiche del mondo orientale. Il movimento nasce nel più ampio contesto di tendenze provenienti dall'esotismo, che hanno influenzato il mondo culturale e artistico dell'Europa, soprattutto fra il settecento e il novecento. La corrente ha inizio soprattutto in Francia, a seguito della spedizione di Napoleone in Egitto del 1798, e si sviluppa poi con crescente interesse anche in Inghilterra e in altri paesi europei, anche a seguito dell'estendersi del colonialismo europeo in Nordafrica e nel Medio Oriente. I pittori orientalisti, che spesso non avevano mai visitato l'oriente, tendevano a ritrarre figure, ambienti, scene di vita, del mondo arabo o mediorientale, sempre carichi di fascino, di esotico mistero e frequentemente anche di una certa sensualità, per la tendenza romantica a vedere nel mondo esotico un ambiente libero dalle convenzioni borghesi occidentali. L'orientalismo non arrivò mai a costituire una vera e propria scuola, e si intersecò, attraverso i suoi diversi esponenti, con il romanticismo, il post-impressionismo, il classicismo. Fra i maggiori esponenti dell'orientalismo francese ed inglese, Eugène Delacroix, Jean Auguste Dominique Ingres, Jean-Léon Gérôme, Frederick Arthur Bridgman, Charles Landelle, Addison Thomas Millar, Charles Sprague Pearce, Thomas Frederic Mason Sheard, Maurice Bompard. Etienne Dinet. Tra i belgi, Charles Verlat.
Giorgio Renato Franci (Ferrara, 18 settembre 1933 – Bologna, 10 gennaio 2012) è stato uno storico delle religioni, filosofo e linguista italiano. Ha insegnato filosofia dell'India e dell'Asia Orientale presso l'Università di Bologna: i suoi interessi si sono concentrati principalmente sullo studio delle molteplici manifestazioni della spiritualità indiana. Dopo essersi laureato a Bologna con Luigi Heilmann, ha poi compiuto studi di perfezionamento a Roma sotto la supervisione del grande orientalita Giuseppe Tucci. Suo compagno di studi dell'epoca fu Raniero Gnoli, altro noto indologo italiano.
L'esotismo (estensione del termine esotico, derivato dal greco: ἐξωτικός) è un fenomeno culturale che tende ad esaltare ed imitare, specie nell'arte, forme e suggestioni di paesi lontani, sviluppatosi a partire dal XVIII secolo e grandemente diffuso in Europa specialmente dopo il Romanticismo. Il fenomeno è caratterizzato da un fervido apprezzamento di luoghi, popoli e costumi stranieri e talvolta anche il contemporaneo svilimento pessimistico del costume e delle tradizioni patrie.
Il buddhismo (in sanscrito: buddha-śasana), o più comunemente buddismo, è una delle religioni più antiche e più diffuse al mondo. Originato dagli insegnamenti dell'asceta itinerante indiano Siddhārtha Gautama (VI, V sec. a.C.), comunemente si compendia nelle dottrine fondate sulle quattro nobili verità (sanscrito: Catvāri-ārya-satyāni). Con il termine buddhismo si indica quindi quell'insieme di tradizioni, sistemi di pensiero, pratiche e tecniche spirituali, individuali e devozionali, nate dalle differenti interpretazioni di queste dottrine, che si sono evolute in modo anche molto eterogeneo e diversificato. Sorto nel VI-V secolo a.C. come disciplina spirituale assunse nei secoli successivi i caratteri di dottrina filosofica e, secondo alcuni autori, di religione "ateistica", intendendo con quest'ultimo termine non la negazione dell'esistenza degli dei (deva), quanto piuttosto il fatto che la devozione ad essi, fatto comunque considerato positivo, non condurrebbe alla liberazione ultima. Altri considerano i libri sacri buddhisti (Canone pāli, Canone cinese e Canone tibetano) testi che non divinizzano Siddhārtha Gautama Buddha sakyamuni, ma Adi-Buddha o Buddha eterno, concetti buddhisti equivalenti a Dio; tuttavia non è una concezione affine a quella della divinità in senso occidentale, quanto, nel buddhismo Mahāyāna, il principio della buddhità, raffigurato a volte nelle figure dei Buddha come Vairocana o Amitabha, manifestatosi storicamente come Gautama. Il Mahāyāna venera anche i bodhisattva, esseri vicini all'illuminazione. A partire dall'India il buddhismo si diffuse nei secoli successivi soprattutto nel Sud-est asiatico e in Estremo Oriente, giungendo, a partire dal XIX secolo, anche in Occidente.