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Viareggio è un comune italiano di 60 241 abitanti della provincia di Lucca in Toscana. Viareggio è conosciuta, oltre per l'attività cantieristica come località di turismo balneare, per la pesca, per la floricultura e per il Carnevale, nato nel 1873. La città è un attivo centro industriale e artigianale, soprattutto nel campo della cantieristica navale, da tempo conosciuta in tutto il mondo. Viareggio è nota anche in ambito storico-religioso (tra le vicende più significative quelle di Sant'Antonio Maria Pucci e di Clelia Merloni) ed è sede di molti premi e manifestazioni tra i quali il Premio letterario Viareggio Répaci, istituito nel 1929, il Premio Viareggio Sport, istituito nel 1985, e il Torneo Mondiale Coppa Carnevale di Viareggio, istituito nel 1949. È inoltre da ricordare il Festival Gaber, in memoria di Giorgio Gaber, al quale partecipano artisti di spicco del panorama musicale italiano.
Umberto Saba, pseudonimo di Umberto Poli (Trieste, 9 marzo 1883 – Gorizia, 25 agosto 1957), è stato un poeta, scrittore e aforista italiano.
La tranvia litoranea di Viareggio fu, tra gli anni dieci ed il 1944, un elemento caratteristico ed un volano economico per la zona costiera che si estende tra Forte dei Marmi e Viareggio. Realizzata come una moderna tranvia elettrica a scartamento ordinario e dotata di una diramazione che la collegava con l'importante centro versiliese di Pietrasanta, la linea non sopravvisse alle distruzioni della seconda guerra mondiale.
Il porto di Viareggio è il porto dell'omonima località balneare della Versilia.
La panzanella, chiamata anche pansanella o panmolle o panmòllo o pane 'nzuppo, è un piatto tipico di tutta l'Italia centrale, dalla Toscana, alle Marche, Umbria, del Lazio e dell'Abruzzo.
I gas di petrolio liquefatti, erroneamente indicati anche come gas propano liquido (essendo il propano il suo principale, ma non unico, componente), in sigla GPL, sono una miscela di idrocarburi alcani a basso peso molecolare composta principalmente da propano e butano, con occasionale presenza di piccole quantità di etano o di idrocarburi non saturi, come, ad esempio, etilene e butilene. Il GPL è trasportato con autocisterna su strada, ferrocisterna su ferrovia, e gassiera via mare.
Il faro di Viareggio è un faro marittimo del mar Ligure che si trova alla foce del canale Burlamacca a Viareggio, presso l'infrastruttura portuale. L'infrastruttura venne costruita della Regia Marina nel 1863 per l'illuminazione notturna del corrispondente tratto costiero; l'aspetto attuale è stato conferito da una ristrutturazione di epoca novecentesca. Dopo la costruzione della più esterna diga foranea, in seguito dotata di un proprio faro più moderno, questa infrastruttura ha limitato la propria funzionalità all'area interna del porto-canale. Ora non più in uso. Il complesso è costituito da una torre a sezione circolare in muratura bianca alta 14 metri, con galleria interna, che culmina con una terrazza sommitale su cui poggia il tiburio della lanterna metallica, anch'essa a sezione circolare. La torre si eleva all'angolo nord-occidentale di un fabbricato a pianta quadrangolare, disposto su due livelli e anch'esso in muratura bianca.
Il cacciucco è un piatto a base di pesce, propriamente tipico della cucina livornese e viareggina. Pellegrino Artusi nel celebre La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene del 1891 descrive le due varianti livornese e viareggina nelle ricette 455 (Cacciucco I) e 456 (Cacciucco II) . Riguardo alla prima, Artusi annota che "buono quanto si voglia, è sempre un cibo assai grave e bisogna guardarsi dal farne una scorpacciata". mentre scrive della seconda: "imparato a Viareggio, è assai meno gustoso dell'antecedente, ma più leggero e più degeribile". È una zuppa di pesce composta da diverse qualità di pesci, crostacei e molluschi, in genere polpi, seppie, cicale, scorfani ed altre varietà di pesce cosiddetto "povero", messo a cucinare in tempi diversi, a seconda del diverso tempo di cottura richiesto dal tipo di pesce, in salsa di pomodoro e poi adagiato su fette di pane abbrustolito e agliato poste sul fondo del piatto. La ricetta del cacciucco tradizionale prevedeva tredici specie ittiche. C'è da dire però che poi le specie utilizzate nella stragrande maggioranza delle testimonianze scritte si riducono a 6/7 tipologie ittiche, che possono variare in virtù del pescato del giorno. Non ci sono quindi regole precise sulla composizione ittica di questo piatto, ma piuttosto la scelta inequivocabile, per ottenere un buon risultato, di tutti quei pesci definiti "da zuppa". Una buona regola è quella di avere almeno una specie ittica in ciascuno dei seguenti gruppi di ingredienti: Molluschi cefalopodi: polpo, seppia, calamaro Molluschi bivalvi: cozze, vongole Pesci da zuppa: gallinella, scorfano, coda di rospo (lunghezza massima 10-15 cm) Piccoli squali a tranci: palombo, nocciolo Crostacei: cicale, scampiNella tradizione livornese, il cacciucco viene gustato con il vino rosso. I pittori viareggini Lorenzo Viani e Cristoforo Mercati contribuirono alla fine degli anni '30 del Novecento alla diffusione presso il grande pubblico di questo piatto originariamente povero e popolare, che cominciò ad essere servito anche nei ristoranti di Viareggio, all'epoca località turistica molto di moda.