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Il folletto è una creatura leggendaria tipica della tradizione popolare raffigurato generalmente come un essere piccolo, burlone, agile e sfuggente, capace di volare e di rendersi invisibile. La figura del folletto sembra aver avuto origine dai Lari, geni familiari della casa. Nel folclore europeo condivide caratteristiche simili con il lutin, il coboldo, il brownie, il puck, il goblin e il leprechaun. Di carattere allegro e scherzoso, abita in tane nei boschi soprattutto di conifere o presso le case degli uomini, nei cortili e nei granai. Esce quasi sempre solo di notte per divertirsi a fare dispetti alle bestie delle stalle e a scompigliare i capelli delle belle donne, a disordinare gli utensili agricoli e gli oggetti delle case.
Il Parco nazionale dell'Appennino Tosco-Emiliano è un parco nazionale che è stato istituito con decreto del Presidente della Repubblica in data 21 maggio 2001. Il suo territorio si estende per oltre 22.000 ettari lungo la dorsale appenninica tra l'Emilia-Romagna e la Toscana interessando le province di Massa-Carrara, Lucca, Reggio Emilia e Parma. Confina con 4 riserve naturali statali: Pania di Corfino Guadine Pradaccio Lamarossa Orecchiella
Il parco naturale regionale delle Alpi Apuane è un'area naturale protetta istituita nel 1985 con sede legale nel Comune di Stazzema, ma ha anche uffici a Castelnuovo di Garfagnana, Massa e Seravezza (Versilia). Gli ambiti geografici del parco sono: Garfagnana (territori appartenenti alla provincia di Lucca, che si pongono nel versante interno delle Alpi Apuane); Massa Carrara (territori appartenenti alla omonima provincia); Versilia (territori appartenenti alla provincia di Lucca, che si pongono nel versante marittimo delle Alpi Apuane).Il parco comprende una grande varietà di ambienti montani e collinari e le famose cave di marmo bianco. Il suo territorio si estende per circa 20000 ettari (200 km²). Dal 2012, il parco è entrato a far parte della rete dei Geoparchi mondiali UNESCO.
Il linchetto è un folletto presente nella tradizione popolare della provincia di Lucca, sia in Lucchesia, che in Versilia, che in Garfagnana. Secondo il Vocabolario lucchese di Idelfonso Nieri, il linchetto è uno spirito non cattivo ma dispettoso, che va di notte, entra per le camere, scopre le persone, sconvolge, tramuta gli oggetti che ci sono e sghignazza delle burle che fa. Il nome deriverebbe dal latino incubus con agglutinazione dell'articolo, attraverso le forme lincubetto, lincuetto . Secondo l'italianista Felice Del Beccaro, infatti, il linchetto sarebbe un relitto del dio silvestre Fauno che nel suo aspetto di Incubus spaventava la gente e tormentava gli uomini con sogni cattivi e apparizioniRacconti sul linchetto sono stati registrati nel 1984-1987 da Oscar Guidi nei comuni di Careggine, Castelnuovo di Garfagnana (ma solo nella frazione di Cerretoli), Fabbriche di Vallico, Gallicano, Molazzana (una sola persona, in località Brucciano), San Romano in Garfagnana, Colognora di Pescaglia , Vagli Sotto e Vergemoli.
Nell'ambito della magia e dell'alchimia il termine gnomo venne introdotto da Paracelso dopo il 1493, nel suo Liber de nymphis, sylphis, pygmaeis et salamandris (ma stampato per la prima volta in italiano nel XVIII secolo), per indicare uno spirito ctonio, mentre in seguito il termine è stato adottato nel folklore europeo e utilizzato nella letteratura fantasy per designare spiritelli legati alla terra. Paracelso fu il primo a menzionare gli gnomi, facendone derivare il nome dalla radice greca gnosis («conoscenza»). Paracelso considerava gli gnomi spiriti della terra e del sottosuolo, e sosteneva che potessero spostarsi all'interno del terreno con la stessa facilità con cui gli uomini camminano sopra di esso. Inoltre, sempre secondo Paracelso, i raggi del sole hanno il potere di trasformare gli gnomi in pietra. Tutti questi elementi sono anche tipici dei nani della mitologia nordica; queste due figure sono in effetti spesso sovrapposte e difficilmente distinguibili anche nel folklore e nella letteratura fantasy. Talune fonti confondono anche gli gnomi con altre creature fantastiche (soprattutto dei boschi), per esempio elfi e goblin. Nel folklore europeo, gli gnomi (detti piccolo popolo o erroneamente anche folletti) sono creature fatate simili a uomini minuscoli. Sono tradizionalmente rappresentati come baffuti e barbuti, e a volte dotati di caratteristici cappelli a cono, spesso di colore rosso. Abitano nei boschi, e sono (come fate, nani ed elfi) strettamente legati alla natura in cui abitano. Gli gnomi appaiono frequentemente nelle fiabe della tradizione folcloristica germanica (e, per esempio, nei racconti dei fratelli Grimm); sono generalmente rappresentati come vecchietti minuscoli e burberi, che vivono sottoterra. Uno dei testi moderni più celebri sugli gnomi è il libro Gnomi (Leven en werken van de Kabouter) pubblicato nel 1976 dall'illustratore naturalistico olandese Rien Poortvliet e di Wil Huygen, che ne descrisse minuziosamente ("pseudoscientificamente") usi e costumi, corredando la sua opera di illustrazioni che sono entrate nell'immaginario collettivo come rappresentazioni tipiche del "piccolo popolo". Secondo Poortvliet, gli gnomi costruiscono case sotto le radici degli alberi, si dedicano a curare gli animali della foresta, conoscono gli usi medicinali delle erbe. Da Gnomi e dai successivi libri di Poortvliet fu tratto il cartone animato David Gnomo amico mio.
Il Folclore d'Italia riguarda numerose leggende e racconti popolari diffusi sul territorio italiano. Su di esso, infatti, si sono succeduti nel tempo diversi popoli, ognuno dei quali ha lasciato le proprie tracce nell'immaginario popolare. Alcuni racconti provengono anche dalla cristianizzazione, specie quelli riguardanti demòni, che sono a volte riconosciuti dalla demonologia cristiana. Col termine folclore si può intendere tuttavia anche la scienza o la dottrina che studia quelle tradizioni, attraverso ricerche e opere sull'argomento.
La Fata Morgana (conosciuta anche come Morgane, Morgaine, Morgan e altre varianti) è una figura mitologica legata alle leggende arturiane. Nelle narrazioni arturiane è una dei principali antagonisti di re Artù, Ginevra e soprattutto del mago Merlino. L'epiteto femminino "la fata" (tradotto dall'originale inglese "le fay", a sua volta adattato dal francese "la fée") indica la figura di Morgana come una creatura sovrannaturale.
Body Guards - Guardie del corpo è un film del 2000 diretto da Neri Parenti, con Christian De Sica, Massimo Boldi, Biagio Izzo e Enzo Salvi.