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Il Folclore d'Italia riguarda numerose leggende e racconti popolari diffusi sul territorio italiano. Su di esso, infatti, si sono succeduti nel tempo diversi popoli, ognuno dei quali ha lasciato le proprie tracce nell'immaginario popolare. Alcuni racconti provengono anche dalla cristianizzazione, specie quelli riguardanti demòni, che sono a volte riconosciuti dalla demonologia cristiana. Col termine folclore si può intendere tuttavia anche la scienza o la dottrina che studia quelle tradizioni, attraverso ricerche e opere sull'argomento.
La fata è una creatura leggendaria, presente nelle fiabe o nei miti di origine principalmente italiana e francese, ma che trova comunque figure affini nelle mitologie dell'Europa dell'Est. Nell'originale accezione dell'Europa meridionale (senza influenze celtiche) è totalmente sovrannaturale, cioè non ha nulla di umano se non l'aspetto. Il nome fata deriva dall'altro nome latino delle Parche, che è Fatae, ovvero coloro che presiedono al Fato. La fata è un essere magico, una sorta di spirito della natura.
Questo glossario delle frasi fatte contiene i modi di dire più frequenti nella lingua italiana.
Il folclore romagnolo può essere definito come l'insieme delle pratiche tradizionali condivise dagli abitanti della Romagna, che sono entrate stabilmente a far parte della sua cultura materiale, orale e simbolica: Cultura materiale: dimore rurali, artigianato, vita agricola e marinara; Cultura orale: canti delle stagioni, orazioni, insieme ai gesti e alle danze che li accompagnano. Cultura simbolica: personaggi mitologici, santi protettori.Il più importante trattato di indagine (e forse anche il primo per completezza in Italia) sul folclore romagnolo lo si deve al forlivese Michele Placucci, con l'opera intitolata Usi e pregiudizj de' contadini della Romagna. Operetta serio-faceta (1818). Placucci scriveva che i contadini romagnoli usavano mangiare fave "nell'anniversario dei morti" (cioè il 2 novembre), perché comunemente si riteneva che questa pianta avesse il potere di rafforzare la memoria, così che nessuno dimenticasse i propri defunti. Altra tradizione riportata dal Placucci è quella di confezionare il ripieno dei cappelletti privo di carne. Ma il trattato del Placucci non è il più antico: nel 1778 il sacerdote riminese Giovanni Antonio Battarra pubblicò a Roma un'opera denominata Pratica agraria, in cui indagava sugli usi, le credenze e le tradizioni dei contadini romagnoli. Parliamo quindi di una società del passato, in cui la maggior parte della popolazione non era alfabetizzata e svolgeva un'attività agricola di sussistenza. Oggi, in Romagna, il folclore viene mantenuto vivo da benemerite associazioni culturali: alcune raccolgono e catalogano le cante romagnole, altre fanno rivivere la magia della spanocchiata e della sfujareja; altre ancora organizzano vere e proprie sagre che durano dai due ai sette giorni. Tali manifestazioni non sono da confondere con le "Feste medievali" e simili, che sono invece una moda del nostro tempo.
La Fata Morgana (conosciuta anche come Morgane, Morgaine, Morgan e altre varianti) è una figura mitologica legata alle leggende arturiane. Nelle narrazioni arturiane è una dei principali antagonisti di re Artù, Ginevra e soprattutto del mago Merlino. L'epiteto femminino "la fata" (tradotto dall'originale inglese "le fay", a sua volta adattato dal francese "la fée") indica la figura di Morgana come una creatura sovrannaturale.
La seconda stagione della serie televisiva L'amica geniale (My Brilliant Friend in inglese), sottotitolata Storia del nuovo cognome (The Story of a New Name in inglese) come l'omonimo romanzo da cui è tratta e composta da otto episodi, è stata trasmessa in prima visione assoluta in Italia su Rai 1 dal 10 febbraio al 2 marzo 2020, in lingua originale sottotitolata in italiano (solo per le parti in napoletano). Negli Stati Uniti la stagione è stata trasmessa sul canale via cavo HBO dal 16 marzo al 4 maggio 2020, in lingua originale sottotitolata in inglese.Il cast principale di questa stagione è formato da Margherita Mazzucco, Gaia Girace, Giovanni Amura, Gennaro De Stefano, Francesco Serpico, Alessio Gallo, Valentina Acca, Antonio Buonanno, Anna Rita Vitolo, Luca Gallone, Federica Sollazzo, Clotilde Sabatino, Ulrike Migliaresi, Christian Giroso, Eduardo Scarpetta, Giovanni Buselli, Dora Romano, Imma Villa, Giovanni Cannata, Francesco Russo, Nunzia Schiano, Bruno Orlando, Daria Deflorian, Matteo Cecchi. Alba Rohrwacher narra le vicende dal punto di vista di Elena Greco da adulta.
Le Dolomiti (dette anche Monti pallidi, Dolomiten in tedesco, Dolomites in ladino, Dolomitis in friulano), sono un insieme di gruppi montuosi delle Alpi Orientali italiane, a sud della catena principale alpina, quasi interamente comprese nelle regioni di Veneto, Trentino-Alto Adige e Friuli-Venezia Giulia (suddivise tra le province di Belluno, Bolzano, Trento, Udine, Pordenone, Vicenza e Verona, con una piccola parte compresa anche in Austria (Dolomiti di Lienz)). Tra le zone più rinomate a livello naturalistico-ambientale e turistico delle Alpi, sede di un parco nazionale e nove parchi naturali e del più grande comprensorio sciistico italiano (il Dolomiti Superski), il 26 giugno 2009 il Comitato Esecutivo della Convenzione sul patrimonio materiale dell'umanità dell'UNESCO, riunita a Siviglia, le ha dichiarate Patrimonio dell'umanità.
Nel mondo magico di Harry Potter, creato dalla scrittrice britannica J. K. Rowling, si incontrano numerose creature magiche. Alcune vengono solo nominate mentre altre vengono incontrate da Harry e dai suoi amici nel corso delle loro avventure o durante le lezioni di Cura delle Creature Magiche a Hogwarts. Un elenco più esaustivo e dettagliato delle creature che compaiono nella serie è stato redatto dalla Rowling sotto forma di bestiario nel libro Gli animali fantastici: dove trovarli, mentre alcune creature che non erano state incluse nella serie di Harry Potter o solo menzionate fanno la loro comparsa nella serie di film Animali fantastici.
Carolina Invernizio (Voghera, 28 marzo 1851 – Cuneo, 27 novembre 1916) è stata una scrittrice italiana, fra le più popolari autrici di romanzi d'appendice tra la fine dell'Ottocento e l'inizio del Novecento.