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La storia della Giordania è normalmente strutturata in quattro grandi periodi: il periodo preistorico, il periodo pre-islamico, il periodo islamico ed il periodo contemporaneo, che va dalla nascita ad oggi. Tutta la storia di questa regione è stata influenzata dalla scarsa presenza di risorse idriche, dalla presenza di un vasto deserto, dalla vicinanza con il Mar Mediterraneo, dal commercio ed in tempi recenti dai conflitti con Israele, dalla Guerra in Iraq e dall'aumento del prezzo del petrolio. Le fonti principali sulla storia di questo Paese sono alcuni libri della Bibbia, gli scritti di studiosi come Lawrence d'Arabia e solo in certi casi opere di autori greci e latini, soprattutto Diodoro Siculo e Strabone, che scrissero delle grandi ricchezze accumulate dai Nabatei con il commercio "delle spezie, degli incensi e dei profumi".
La rivolta araba (in arabo: الثورة العربية, al-Thawra al-ʿArabiyya), svoltasi fra il 1916 e il 1918, fu avviata dallo sharīf de La Mecca al-Husayn ibn ʿAlī, dopo la promessa che gli Alleati avrebbero procurato la completa indipendenza degli arabi dal giogo turco-ottomano, qualora essi avessero combattuto contro Istanbul nella prima guerra mondiale.
Gertrude Margaret Lowthian Bell (Washington Hall, 14 luglio 1868 – Baghdad, 12 luglio 1926) è stata un'archeologa, politica, scrittrice e agente segreto britannica. Svolse un'attività segreta di sostegno alla rivolta araba, in supporto al fondamentale ruolo di Lawrence d'Arabia, durante la prima guerra mondiale. Fu la prima donna laureata all'Università di Oxford. Al termine del conflitto mondiale ebbe un ruolo chiave nella creazione del moderno Stato dell'Iraq, contribuendo a tracciarne i confini, nei quali raggruppò i tre vilayet ottomani preesistenti della regione mesopotamica. È considerata dagli iracheni come la madre del'Iraq .
al-Ḥusayn ibn ʿAlī Himmat (in arabo: ﺍﻟﺤﺴﻴﻦ بن علی همت; Costantinopoli, 1854 – Amman, 4 giugno 1931) è stato sharif della Mecca e, più tardi, emiro hascemita della medesima Città santa dal 1908 al 1917, quando si autoproclamò re del Hijāz, ottenendo il riconoscimento internazionale. Nel 1924 si proclamò "sovrano del Paese degli Arabi" (malik bilād al-ʿarab), intendendo rivendicare la sua signoria morale sul mondo arabo orientale e non solo sul regno hascemita del Ḥijāz, ma proprio nel 1924 fu sconfitto da ʿAbd al-ʿAzīz Āl Saʿūd e costretto ad abdicare e ad abbandonare tutti i suoi titoli a favore del suo primogenito ʿAlī.