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Il viadotto autostradale di Millau (in francese viaduc de Millau; in occitano: viaducte de Milhau) è un ponte strallato che attraversa la valle del Tarn vicino a Millau, nel dipartimento dell'Aveyron (regione dei Midi-Pirenei, nella Francia meridionale). Progettato da Michel Virlogeux in collaborazione con lo studio Foster + Partners, è uno dei più alti ponti veicolari del mondo, con la sommità dell'insieme pilastro/pilone a 341 metri; leggermente più alto della torre Eiffel e solo 40 metri più basso dell'Empire State Building. Fu formalmente inaugurato il 14 dicembre 2004 e aperto al traffico il 16 dicembre 2004. Esso è parte dell'autostrada A75 e della strada europea E11.
La saldatura è il procedimento che permette l'unione fisico/chimica di due giunti mediante la fusione degli stessi, o tramite metallo d'apporto. Tale materiale può essere il materiale componente le parti stesse che vengono unite, ma può anche interessare materiale estraneo a esse, detto materiale di apporto: nel primo caso si parla di saldatura autogena (con o senza materiale d'apporto a seconda dei casi) nel secondo di saldatura eterogenea o brasatura (in cui la fusione interessa solo il materiale d'apporto). Realizza un collegamento permanente che si differenzia da altri collegamenti permanenti (ad esempio chiodatura o incollatura) che non realizzano la continuità del materiale. Con alcuni processi di saldatura autogena, qualora eseguita correttamente e secondo certi principi, viene garantita anche una continuità quasi totale nelle caratteristiche stesse del materiale delle parti unite. Nella sua accezione più ampia la saldatura si riferisce all'unione mediante apporto di calore di diversi materiali tra loro, o con materiali simili, dato che si effettua comunemente ad esempio la saldatura di materie plastiche. Anche il vetro può essere "saldato", ma la saldatura per antonomasia avviene tra metalli.
Il guard rail o guardrail (termine inglese; in italiano guardavia, sicurvia, barriera di sicurezza o barriera stradale) è un dispositivo di sicurezza e di ritenuta passiva atta a contenere i veicoli all'interno della strada e/o della carreggiata, con lo scopo di migliorare la sicurezza riducendo gli effetti degli incidenti dovuti a sbandamento.
Le fibre chimiche o tecnofibre sono le fibre create dall'uomo attraverso reazioni chimiche. Si possono distinguere in fibre artificiali, quando la materia di partenza è una sostanza naturale, e sintetiche, quando la materia di partenza non è naturale, ma è una sostanza ricavata artificialmente.
Nella muscolatura è possibile identificare due tipi di fibre: fibre bianche e fibre rosse. Le fibre bianche, a differenza delle fibre rosse, sono più adatte alla velocità e utilizzano un meccanismo di contrazione anaerobico, mentre le fibre rosse sono più adatte per attività di lunga durata e utilizzano un meccanismo di contrazione aerobico. Nella terminologia anglosassone sono usati i termini slow twitch fiber e fast twitch fiber. Questa differenza è presente nella muscolatura degli animali, e di conseguenza anche nelle carni alimentari. Nello stesso individuo sono presenti in rapporti diversi. Alcuni muscoli, dedicati a funzioni come il mantenimento della postura eretta, hanno prevalenza di fibre rosse. Chi ha nel proprio organismo un numero maggiore di fibre bianche sarà più veloce, ma meno resistente. Mentre chi avrà più fibre rosse che hanno un contenuto maggiore di mioglobina, sono più resistenti, ma meno adatti negli scatti. Vi sono inoltre particolari fibre dette fibre intermedie, sorta di passaggio da quelle veloci a quelle lente.
La fibra tessile è l'insieme dei prodotti fibrosi che, per la loro struttura, altezza, resistenza ed elasticità, hanno la proprietà di unirsi, attraverso la filatura, in fili sottili, tenaci e flessibili che vengono utilizzati nell'industria tessile per la fabbricazione di filati, i quali, a loro volta, mediante lavorazioni vengono trasformati in tessuti (tramite tessitura) o magline (jersey). Si definisce filo l'insieme di filamenti o di bave continue, cioè di lunghezza illimitata, sia ritorte che non ritorte, mentre per filato si intende un insieme di fibre discontinue unite tramite torsione Le fibre tessili naturali sono quelle esistenti in natura, le tecnofibre - più comunemente conosciute come fibre chimiche - invece sono quelle prodotte dall'uomo attraverso l'uso della chimica. Le tecnofibre si dividono in artificiali se prodotte a partire da polimeri organici di origine naturale (cellulosa ecc.), sintetiche se prodotte da polimeri di sintesi (cioè a differenza delle fibre artificiali il polimero di partenza non esiste già in natura ma viene sintetizzato dall'uomo), inorganiche se prodotte da minerali o sostanze inorganiche, cioè senza carbonio.
La fibra ottica, nella scienza e tecnologia dei materiali, indica un materiale costituito da filamenti vetrosi o polimerici, realizzati in modo da poter condurre al loro interno la luce, e che trovano importanti applicazioni in telecomunicazioni, diagnostica medica e illuminotecnica. Sono classificate come guide d'onda dielettriche basate sulla disomogeneit del mezzo il cui nucleo sede di propagazione guidata del campo elettromagnetico sotto forma di onde elettromagnetiche. Esse, in altre parole, permettono di convogliare e guidare al loro interno un campo elettromagnetico di frequenza sufficientemente alta (in genere in prossimit dell'infrarosso) con perdite estremamente limitate. Vengono comunemente impiegate nelle telecomunicazioni come mezzo trasmissivo di segnali ottici anche su grandi distanze ovvero su rete di trasporto e nella fornitura di accessi di rete a larga banda cablata (dai 100 Mbit/s al petabyte/s usando le pi raffinate tecnologie WDM). Disponibili sotto forma di cavi, sono flessibili, immuni ai disturbi elettrici e alle condizioni atmosferiche pi estreme, e poco sensibili a variazioni di temperatura. Hanno solitamente un diametro di rivestimento (mantello) di 125 micrometri (circa le dimensioni di un capello) e pesano molto poco: un chilometro di fibra ottica pesa meno di 2 kg, esclusa la guaina che la ricopre.