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Il virus della leucemia felina (FeLV) è un retrovirus che infetta i gatti. In qualità di retrovirus, la FeLV è trasmessa come virus RNA ma l'RNA viene trascritto in modo inverso in DNA. I retrovirus contraddicono il dogma centrale della biologia molecolare. La FeLV è solitamente trasmessa tra gatti infetti quando è implicato il trasferimento di saliva o di secrezioni nasali. Se non viene sconfitto dal sistema immunitario dell'animale, il virus può essere letale. La malattia causata da questo virus è una forma di cancro delle cellule del sangue chiamate linfociti (un tipo di leucemia).
Le malattie infettive del gatto possono essere dovute a vari agenti patogeni: la maggior parte risulta tuttavia riconducibile a virus. Le principali malattie del gatto comprendono: la leucemia felina (FeLV); la panleucopenia felina; la calicivirosi felina; la rinotracheite virale felina. la sindrome da immunodeficienza acquisita felina, causata dal virus FIV; la peritonite infettiva felina.Per le prime quattro sono disponibili dei vaccini. Tutte queste malattie sono trasmissibili: la vaccinazione è perciò consigliabile sempre, specie per quei gatti che hanno occasione di entrare in contatto con i loro simili o di avere accesso ad aree comuni.
Lilian Jackson Braun (Chicopee, 20 giugno 1913 – Landrum, 4 giugno 2011) è stata una scrittrice statunitense di libri gialli. L'autrice è nota soprattutto per la serie di romanzi gialli "Il gatto che..." (The Cat Who...) i cui protagonisti sono il giornalista Jim Qwilleran e i gatti siamesi Koko e Yum Yum, romanzi in cui è proprio il fiuto di Koko a scoprire gli indizi rivelatori per la soluzione dei casi.
Il serval (/serˈval/) detto anche servalo (/serˈvalo/) (Leptailurus serval Schreber, 1776) è un felino selvatico originario dell'Africa. Piuttosto raro nel Nordafrica e nel Sahel, è ampiamente diffuso nei paesi subsahariani, fatta eccezione per le regioni occupate dalla foresta pluviale. Sulla lista rossa della IUCN figura come «specie a rischio minimo» (Least Concern). È l'unico membro del genere Leptailurus Severtzov, 1858 e venne descritto per la prima volta dal naturalista tedesco Johann Christian Daniel von Schreber nel 1776. Ne vengono riconosciute diciotto sottospecie. Il serval è un felino snello, di medie dimensioni, che misura 54-62 cm di altezza alla spalla e pesa tra i 9 e i 18 kg. È caratterizzato da una testa piccola, delle grandi orecchie, un mantello di colore variabile dal giallo oro al beige con macchie e strisce nere, e una breve coda dalla punta nera. Rispetto alle dimensioni generali del corpo, il serval è il felino con le zampe più lunghe. Attivi sia di giorno che di notte, i serval tendono a condurre un'esistenza solitaria, con interazioni sociali ridotte al minimo. Gli esemplari di entrambi i sessi hanno un proprio territorio di 10-32 km², che viene marcato con feci e saliva. I serval sono carnivori - predano roditori (in particolare ratti delle paludi), piccoli uccelli, rane, insetti e rettili. Il serval utilizza l'udito per localizzare la preda; per uccidere piccole prede, effettua salti verticali da terra fino ad oltre 2 m di altezza per poi atterrare sulla vittima con le zampe anteriori e infine ucciderla con un morso sul collo o sulla testa. L'accoppiamento ha luogo in periodi differenti dell'anno a seconda della varie zone del suo areale, ma in genere una o due volte l'anno nella stessa area. Dopo un periodo di gestazione di due o tre mesi, la femmina dà alla luce da uno a quattro piccoli. Svezzati all'età di un mese, questi ultimi iniziano a catturare da soli le prime prede a sei mesi e lasciano la madre a 12 mesi. Il serval predilige le aree con una fitta copertura, come canneti, zone ricoperte da erba alta e le aree vicine agli specchi d'acqua, e si incontra pertanto in zone umide e savane. È presente in numerose aree protette sparse in tutto il suo areale, e la caccia a questo animale è vietata o regolamentata a seconda dei paesi.
L'intelligenza dei gatti è la capacità degli stessi di percepire informazioni e di ricordarle sotto forma di conoscenze da applicare alla risoluzione di problemi. Qui si danno alcune informazioni su ciò che attiene alle abilità e attitudini psichiche e mentali dei gatti.
I gatti di Ulthar (The Cats of Ulthar) è un racconto fantastico dell'orrore dello scrittore statunitense Howard Phillips Lovecraft datato 1920. La storia narra di come una legge che vieta l'uccisione dei gatti sia stata proclamata nella città di Ulthar, abitata fino ad allora da una vecchia coppia che si divertiva a catturare per poi uccidere i gatti randagi. I felini di Ulthar sono citati anche nel romanzo La ricerca onirica dello sconosciuto Kadath.
Il gatto domestico (Felis catus Linnaeus, 1758 o Felis silvestris catus Linnaeus, 1758) un mammifero carnivoro appartenente alla famiglia dei felidi. Si contano una cinquantina di razze differenti riconosciute con certificazioni. Essenzialmente territoriale e crepuscolare, il gatto un predatore di piccoli animali, specialmente roditori. Per comunicare utilizza vari vocalizzi (pi di sedici), le fusa, le posizioni del corpo e produce dei feromoni. Prevalentemente domestico, il gatto pu essere addestrato ad accettare istruzioni semplici e pu imparare da solo a manipolare svariati meccanismi, anche complessi, tra cui le maniglie delle porte o le chiusure delle gabbie. il felino col pi vasto areale nel mondo e con la popolazione pi numerosa, protagonista anche di fenomeni di inselvatichimento cos ampi da determinarne l'inclusione nella lista delle cento specie invasive pi dannose da parte dell'Unione internazionale per la conservazione della natura.
Il gatto di Temminck (Catopuma temminckii Vigors e Horsfield, 1827) o gatto dorato asiatico è un felino di taglia media del genere Catopuma. Il suo manto è generalmente uniforme e di colore rosso, ma esistono numerose variazioni, tra cui esemplari melanici, maculati come l'ocelot o di colore grigio; un disegno facciale costituito da bande bianche permette di riconoscere facilmente un esemplare dall'altro. Abitante riservato delle foreste del Sud-est asiatico, il suo comportamento in natura non è ben noto a causa del limitato numero di studi scientifici effettuati su di esso. Vittima della deforestazione e del bracconaggio per la sua pelliccia o le sue ossa, il numero di esemplari allo stato selvatico è considerato in diminuzione. La specie è classificata come «prossima alla minaccia» dall'Unione internazionale per la conservazione della natura (IUCN). Alcune decine di gatti di Temminck vengono ospitate in cattività. Chiamato così in onore dello zoologo olandese Coenraad Jacob Temminck, che descrisse il gatto dorato africano, il gatto di Temminck è oggetto di miti e leggende presso le popolazioni autoctone.