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Il Museo d'Orsay (Mus e d'Orsay /my'ze d 's /) si trova in Francia a Parigi, in Rue de la L gion d'Honneur, 1. Il museo, celebre per i numerosi capolavori dell'impressionismo e del post-impressionismo esposti al suo interno, situato di fronte al Mus e du Louvre, in una ex-stazione ferroviaria (la Gare d'Orsay), costruita in stile eclettico alla fine dell'Ottocento. Espone opere d'arte create tra il 1848 e il 1914 e le sue collezioni comprendono pitture, sculture, oggetti d'arti decorative, fotografie, medaglie, disegni e stampe. Il progetto di ristrutturazione museografica diede fama internazionale alla designer italiana Gae Aulenti.
Sergio Vacchi (Castenaso, 1º aprile 1925 – Siena, 15 gennaio 2016) è stato un pittore italiano, maestro dell'Informale e «una delle voci più significative della generazione degli anni venti» del Novecento.
Mario Schifano (Homs, 20 settembre 1934 – Roma, 26 gennaio 1998) è stato un artista, pittore e regista italiano. Insieme a Franco Angeli e Tano Festa rappresentò un punto fondamentale della Pop Art italiana ed europea. Perfettamente inserito nel panorama culturale internazionale degli anni sessanta, era reputato un artista prolifico, esuberante ed amante della mondanità. L'abitudine alle droghe che durò per tutta la sua vita, gli valse l'etichetta di artista maledetto. Appassionato studioso di nuove tecniche pittoriche, fu tra i primi ad usare il computer per creare opere e riuscì a elaborare immagini dal computer e riportarle su tele emulsionate (le "tele computerizzate"). La prolificità dell'autore e l'apparente semplicità delle sue opere hanno portato alla diffusione di un grande numero di falsi, soprattutto dopo la sua scomparsa.
L'Istituto fascista di cultura (poi "Istituto nazionale di cultura fascista") fu un ente dell'Italia fascista creato nell'anno 1925 con Regio Decreto e preposto alla "tutela, diffusione e sviluppo degli ideali e della dottrina del fascismo all'interno e all'estero, e della cultura italiana in generale".
L'Impressionismo è una corrente artistica sviluppatasi in Francia, a Parigi, nella seconda metà dell'Ottocento, precisamente tra il 1860 e il 1870 e durata fino ai primi anni del Novecento. Inaugurato nello studio del fotografo Nadar è caratterizzato da una precisa esperienza di gusto, in un momento storicamente definito, s'identifica questa tendenza nella civiltà artistica moderna, con i pittori che amano dipingere "en plein air" ovvero all'aria aperta.
Elsa Luisa Maria Schiaparelli (Roma, 10 settembre 1890 – Parigi, 13 novembre 1973) è stata una stilista, costumista e sarta italiana naturalizzata francese. Insieme a Coco Chanel, viene considerata una delle più influenti figure della moda nel periodo fra le due guerre mondiali. Inventrice del rosa shocking, collaborò fra gli altri con Salvador Dalí, Alberto Giacometti e Leonor Fini. Le sue creazioni furono largamente influenzate dai surrealisti, e disegnò anche i costumi di diversi film. Usava il soprannome Schiap parlando di sé in terza persona, uso che si ritrova nell'autobiografia Shocking Life.
La Collezione Maramotti è una collezione di arte contemporanea privata che ha aperto al pubblico nel 2007, nella sede storica della società Max Mara, a Reggio Emilia, dal desiderio del fondatore del brand, Achille Maramotti. Consta di una significativa selezione di oltre duecento opere che rappresentano solo una parte del patrimonio iconografico costituitosi in quarant’anni di appassionato collezionismo. Oltre a presentare un'esposizione Permanente, la Collezione organizza mostre temporanee, invita artisti internazionali a realizzare progetti site specific, predispone conversazioni a tema, organizza concerti di musica contemporanea, commissiona spettacoli di danza in collaborazione con I Teatri Fondazione di Reggio Emilia - Festival Aperto e partecipa a momenti di incontro dedicati ai libri d'artista. Sono presenti un Archivio e una Biblioteca d'Arte che comprendono oltre diecimila oggetti tra volumi (libri d'artista, monografie, saggi, cataloghi) e documenti afferenti a diversi nuclei: i fondi storici del collezionista, Achille Maramotti, e di Mario Diacono, letterato, gallerista e critico d’arte, che con il collezionista ha intrattenuto una stretta relazione intellettuale per oltre trent’anni. La costante ricerca e acquisizione di materiali relativi a gran parte degli artisti e dei movimenti artistici rappresentati in Collezione costituiscono un importante approfondimento storico-critico del suo patrimonio nonché una fondamentale risorsa per ricercatori e studiosi. La Collezione inoltre espone, organizza una residenza d'artista custom-made ed acquisisce i progetti delle vincitrici del premio biennale Max Mara Art Prize for Women in collaboration with Whitechapel Gallery, rivolto ad artiste emergenti con base nel Regno Unito. Le vincitrici delle edizioni del premio sono state: Margaret Salmon, Hannah Rickards, Andrea Büttner, Laure Prouvost, Corin Sworn, Emma Hart ed Helen Cammock.
Camillo Pellizzi (Collegno, 24 agosto 1896 – Firenze, 9 dicembre 1979) è stato un saggista, sociologo e politologo italiano. Fu un importante intellettuale del Novecento, prima, durante e dopo il fascismo.
L'Afrodite "Louvre-Napoli" era una statua greca attribuita allo scultore Callimaco e datata alla fine del V secolo a.C., nota da numerose copie o rielaborazioni della scultura romana. Il tipo scultoreo è citato anche come "Afrodite del Fréjus" o come "Venere Genitrice". L'originale poteva essere in bronzo secondo alcuni studiosi o in marmo secondo altri. È stato supposto che possa essere identificato con un simulacro di culto che Callimaco avrebbe realizzato per un tempio di Corinto o dell'agorà di Atene o ancora di Trezene (Afrodite Nymphia, citata da Pausania). Afrodite è raffigurata in piedi coperta da una lunga veste, ma con spalla e seno sinistri scoperti. Nella mano sinistra tiene racchiusa una mela, forse il pomo d'oro di Paride: in tal caso sarebbe da interpretare come un'Afrodite vincitrice (della gara di bellezza tra le dee). Il tipo statuario è stato interpretato anche come un'Afrodite protettrice delle spose nel giorno delle nozze. La figura si ispira a modelli policletei per il ritmo contrapposto delle braccia e delle gambe (poggia sulla gamba sinistra tesa, con la destra piegata e leggermente più indietro, e leva in alto il braccio destro). Il corpo è rivestito da un panneggio sottile e aderente, quasi trasparente, che richiama effetti delle sculture fidiache del Partenone, con pieghe lineari e nitide.