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La tipografia (dal greco τύπος, «impronta» e γράφειν, «scrivere») è la tecnologia per produrre testi stampati usando matrici in rilievo (rilievografia) composte di caratteri mobili o di cliché inchiostrati. Per estensione, indica anche l'officina in cui tale attività viene esplicata, e l'attività artigianale o industriale connessa.
La storia della grafica è la storia dell'attività che consiste nel combinare tipografia, illustrazione, fotografia e stampa per fini persuasivi, informativi o educativi. L'espressione graphic design (letteralmente "progettazione grafica") fu coniata da William Addison Dwiggins nel 1922, differenziando perciò questa attività dalle Belle Arti. Tale denominazione, fino al secondo dopoguerra, fu utilizzata raramente. Fino ad allora, i "graphic designers" erano chiamati "commercial artists". Il graphic designer contemporaneo è erede di un'illustre ascendenza: gli scribi sumeri che inventarono la scrittura, gli artigiani egizi che combinarono parole e immagini nei manoscritti papiri, gli stampatori di blocchi cinesi, i miniatori medievali, e gli stampatori e compositori del XV secolo che progettarono i primi libri europei, fanno tutti parte della ricca eredità e storia della grafica. Il settore del graphic design si è sviluppato drammaticamente negli ultimi decenni del XX secolo, quando l'alta tecnologia ha iniziato a giocare un ruolo preminente. Di conseguenza, oggi la professione non è più limitata a libri, poster e pubblicità, ma include anche motion e interactive media e altro.
La Storia del giornalismo italiano assume un ruolo importante nella storia del giornalismo e in quella d'Italia.
Il Risorgimento è il periodo della storia italiana durante il quale l'Italia conseguì la propria unità nazionale. La proclamazione del Regno d'Italia del 17 marzo 1861 fu l'atto formale che sancì, a opera del Regno di Sardegna, la nascita del nuovo Regno d'Italia formatosi con le annessioni plebiscitarie di gran parte degli Stati preunitari. Per indicare questo processo storico si usa anche la locuzione "unità d'Italia". Il termine, che designa anche il movimento culturale, politico e sociale che promosse l'unificazione, richiama gli ideali romantici, nazionalisti e patriottici di una rinascita italiana attraverso il raggiungimento di un'identità politica unitaria che, pur affondando le sue radici antiche nel periodo romano, «aveva subìto un brusco arresto [con la perdita] della sua unità politica nel 476 d.C. in seguito al crollo dell'Impero romano d'Occidente».
Mediaset Italia S.p.A. è un'azienda italiana, holding del gruppo Mediaset, attiva nell'ambito dei media e della comunicazione, specializzata primariamente nella produzione e distribuzione televisiva in chiaro e a pagamento su più piattaforme, oltre che nella produzione e distribuzione cinematografica, multimediale e nella raccolta pubblicitaria. È il secondo polo televisivo in Italia. Controllato dalla holding Fininvest di proprietà della famiglia Berlusconi, è il secondo gruppo televisivo privato d'Europa dopo la società lussemburghese RTL Group e il primo in Italia; in termini di fatturato è tra i più rilevanti a livello mondiale nel mercato globale dei media; nel 2010 è risultato miglior gruppo media italiano e quinto europeo nella classifica stilata da Thomson Reuters Extel; nel 2013 è stato classificato il 34º gruppo nel campo dei media al mondo. La sede legale è a Milano in via Paleocapa nº 3, mentre la direzione, la sede operativa e amministrativa si trovano a Cologno Monzese, nella città metropolitana di Milano. Dal 1994 il presidente di Mediaset è Fedele Confalonieri. La società è quotata nell'indice FTSE Italia Mid Cap della Borsa di Milano dove è presente dal 1996, mentre Mediaset España Comunicación è quotata nell'indice IBEX-35 della Borsa di Madrid. Nel settembre 2019 le assemblee di Mediaset e Mediaset España sono confluite nel nuovo polo televisivo europeo Media for Europe (MFE), con sede legale nei Paesi Bassi e domicilio fiscale in Italia.
Giacomo Amoretti (San Pancrazio Parmense, 25 luglio 1738 – 27 gennaio 1820) è stato un incisore, inventore e orologiaio del Ducato di Parma e Piacenza, al servizio del quale fu ufficiale della compagnia di Porta Santa Croce nel Terzo Suburbano di Parma. Fu allievo punzonista di Giambattista Bodoni e partecipò all'attività della tipografia e fonderia dei Fratelli Amoretti di San Pancrazio Parmense.
Benito Amilcare Andrea Mussolini, noto anche con il solo appellativo di Duce (Dovia di Predappio, 29 luglio 1883 – Giulino, 28 aprile 1945), è stato un politico, militare, giornalista e dittatore italiano. Fondatore del fascismo, fu presidente del Consiglio del Regno d'Italia dal 31 ottobre 1922 al 25 luglio 1943. Nel gennaio 1925 assunse de facto poteri dittatoriali e dal dicembre dello stesso anno acquisì il titolo di capo del governo primo ministro segretario di Stato. Dopo la guerra d'Etiopia, aggiunse al titolo di duce quello di "Fondatore dell'Impero" e divenne Primo Maresciallo dell'Impero il 30 marzo 1938. Fu capo della Repubblica Sociale Italiana dal settembre 1943 al 27 aprile 1945. Esponente di spicco del Partito Socialista Italiano, fu nominato direttore del quotidiano di partito Avanti! nel 1912. Convinto anti-interventista negli anni della guerra italo-turca e in quelli precedenti la prima guerra mondiale, nel 1914 cambiò opinione, dichiarandosi a favore dell'intervento in guerra. Trovatosi in netto contrasto con la linea del partito, si dimise dalla direzione dell'Avanti! e fondò Il Popolo d'Italia, schierato su posizioni interventiste, venendo quindi espulso dal partito socialista. Nell'immediato dopoguerra, cavalcando lo scontento per la "vittoria mutilata", fondò i Fasci italiani di combattimento (1919), poi divenuti Partito Nazionale Fascista nel 1921, e si presentò al Paese con un programma politico nazionalista e radicale. Nel contesto di forte instabilità politica e sociale successivo alla Grande Guerra, puntò alla presa del potere; forzando la mano alle istituzioni, con l'aiuto di atti di squadrismo e d'intimidazione politica che culminarono il 28 ottobre 1922 con la marcia su Roma, Mussolini ottenne l'incarico di costituire il Governo (30 ottobre). Dopo il contestato successo alle elezioni politiche del 1924, instaurò nel gennaio 1925 la dittatura, risolvendo con forza la delicata situazione venutasi a creare dopo l'assassinio di Giacomo Matteotti. Negli anni successivi consolidò il regime, affermando la supremazia del potere esecutivo, trasformando il sistema amministrativo e inquadrando le masse nelle organizzazioni di partito. Nel 1935 intraprese l'attacco e l'occupazione dell'Etiopia, provocando l'isolamento internazionale dell'Italia. Appoggiò quindi i franchisti nella guerra civile spagnola e si avvicinò alla Germania nazionalsocialista di Adolf Hitler, con il quale stabilì un legame che culminò con il Patto d'Acciaio nel 1939. È in questo periodo che furono approvate in Italia le leggi razziali. Nel 1940, ritenendo ormai prossima la vittoria della Germania, decise per l'ingresso dell'Italia nella seconda guerra mondiale. In seguito alle disfatte subite dalle Forze Armate italiane e alla messa in minoranza durante il Gran Consiglio del Fascismo (ordine del giorno Grandi del 24 luglio 1943), fu arrestato per ordine del Re (25 luglio) e successivamente tradotto a Campo Imperatore. Liberato dai tedeschi, e ormai in balia delle decisioni di Hitler, instaurò nell'Italia settentrionale la Repubblica Sociale Italiana. In seguito alla definitiva sconfitta delle forze italotedesche, abbandonò Milano la sera del 25 aprile 1945, dopo aver invano cercato di trattare la resa. Il tentativo di fuga si concluse il 27 aprile con la cattura da parte dei partigiani a Dongo, sul lago di Como. Fu fucilato il giorno seguente insieme alla sua amante Claretta Petacci.
Antonio Contiero, noto anche come Toni Contiero (Arre, 23 agosto 1955), è uno scrittore, poeta e fotografo italiano.