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Lista di riviste sul cinema, sia cartacee che on-line, ordinate per provenienza e ordine alfabetico.
Philip Kindred Dick (Chicago, 16 dicembre 1928 – Santa Ana, 2 marzo 1982) è stato uno scrittore statunitense. In vita noto perlopiù nell'ambito della fantascienza, la sua fama crebbe notevolmente presso la critica e il grande pubblico dopo la sua morte, in Patria così come in Europa (in Francia e in Italia negli anni ottanta divenne un vero e proprio scrittore di culto, anche in seguito al successo del film Blade Runner del 1982, liberamente tratto dal suo romanzo Il cacciatore di androidi), venendo dunque ampiamente rivalutato come un importante autore postmoderno, precursore della corrente artistico-letteraria dell'avantpop. Gli sono stati dedicati molteplici studi critici che lo collocano ormai tra i classici della letteratura contemporanea.Temi centrali dei suoi visionari racconti e romanzi, per molti aspetti antesignani delle atmosfere tipiche del cyberpunk, sono i molteplici processi manipolativi del tessuto sociale da parte delle strutture di potere, la simulazione e dissimulazione della realtà, la comune concezione del "falso", l'assuefazione alle sostanze stupefacenti e i disturbi psichici a esse correlati, e l'indefessa indagine gnostico-mistica del divino.
L'Olocausto in Italia (la Shoah italiana) si colloca all'interno di un fenomeno di genocidio di ben più vaste proporzioni che attraverso misure di persecuzione razziale e politica di pulizia etnica, messe in atto dal regime nazista del Terzo Reich e dai loro alleati tra il 1933 e il 1945, portò alla discriminazione e quindi all'eliminazione fisica di 15-17 milioni di vittime, tra cui 6 milioni di ebrei europei. Nel suo articolarsi la Shoah degli ebrei ha avuto in Italia tratti e sviluppi originali, svolgendosi in due fasi distinte. Il periodo tra il settembre 1938 e il 25 luglio 1943 fu il periodo in cui in Italia si attuò la “persecuzione dei diritti degli ebrei” (e di altre minoranze etniche) sotto il regime fascista, cui seguì la “persecuzione delle vite degli ebrei”, dall’8 settembre 1943 al 25 aprile 1945, sotto l’occupazione tedesca e la Repubblica sociale italiana. Circa 7.500 ebrei italiani persero la vita; ovvero il 13% dei 58.412 cittadini italiani di "razza ebraica o parzialmente ebraica" censiti nel 1938. Dopo i primi rastrellamenti ad opera dell'esercito tedesco, a partire dal 30 novembre 1943 la responsabilità primaria degli arresti e delle deportazioni ricade sulla polizia repubblicana italiana, che perseguì questo scopo attraverso controlli di identità e delazioni remunerate, mentre i tedeschi si occuparono della gestione dei trasporti dal Campo di concentramento di Fossoli (o la Risiera di San Sabba) al campo di sterminio di Auschwitz-Birkenau, luogo fisico degli eccidi. Gli ebrei perseguitati poterono però contare in Italia su una omertà diffusa e sull'attiva solidarietà non solo di singoli individui ma anche di organizzazioni clandestine di resistenza come la DELASEM e di settori significativi della Chiesa cattolica, solidarietà che si dimostrò capace di offrire una protezione efficace a migliaia di ricercati fino alla Liberazione o di favorire la loro emigrazione clandestina in Svizzera. Alle vittime ebree dell'Olocausto vanno aggiunti almeno 10.129 deportati politici italiani e i 40.000-50.000 Internati Militari Italiani che dopo l'8 settembre 1943 perirono nei campi di lavoro e di concentramento nazisti.
Un brevetto software, secondo la definizione adottata dalla FFII (Foundation for a Free Information Infrastructure), ci si riferisce a un brevetto applicato «a ogni prestazione di un computer realizzata per mezzo di un programma per elaboratore».Globalmente la situazione è piuttosto complessa. Non esiste, infatti, una definizione legale comune tra i vari Paesi. Per esempio in Europa viene negata la registrazione di «programmi per elaboratore in quanto tali»: per ottemperare ai requisiti di brevettabilità previsti dall'EPO (European Patent Organisation) è necessario che il programma apporti un «Ulteriore Effetto Tecnico» tra hardware e software. La legge statunitense, invece, si limita a escludere la brevettabilità di "idee astratte" negando solo la registrazione di alcuni software. Il diverso approccio alla concessione dei brevetti software ha portato a un dibattito controverso. Le questioni importanti sui brevetti software sono: Il confine tra software brevettabile e non brevettabile: Se l'inventiva e il requisito di non-ovvietà sono applicati al software troppo liberamente. Se i brevetti che coprono software scoraggiano, anziché incoraggiare l'innovazione.