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Francesco Berni (Lamporecchio, 1497 – Firenze, 26 maggio 1535) è stato uno scrittore, poeta e drammaturgo italiano. Da lui derivò un genere letterario chiamato capitolo bernesco.
Agnolo Firenzuola (o Fiorenzuola), ovvero Michelangelo Gerolamo Giovannini da Firenzuola (Firenze, 28 settembre 1493 – Prato, 27 giugno 1543), è stato uno scrittore italiano.
Tartarughe Ninja (Teenage Mutant Ninja Turtles) è un film del 2014 diretto da Jonathan Liebesman. La pellicola, basato sui fumetti delle Tartarughe Ninja di Kevin Eastman e Peter Laird, è il remake del film Tartarughe Ninja alla riscossa del 1990 e segna il riavvio della serie cinematografica, proseguita nel 2016 con Tartarughe Ninja - Fuori dall'ombra. L'uscita della pellicola è stata fissata in concomitanza col trentesimo anniversario dall'uscita della prima serie dei fumetti delle Tartarughe Ninja, avvenuta nel maggio del 1984.
La poesia estemporanea (o poesia improvvisata, o a braccio) è un genere poetico in cui la creazione letteraria avviene direttamente di fronte a un pubblico, con tecniche di improvvisazione, sulla base di temi proposti al momento dell'esibizione (e, pertanto, variabili di volta in volta). Tale forma poetica si realizza spesso come improvvisazione musicale in forma cantata. All'immediatezza dei contenuti devono aggiungersi, quali caratteristiche ricercate, l'efficacia e l'arguzia dei testi.
Lodovico Domenichi o Ludovico Domenichi (Piacenza, 1515 – Pisa, 29 agosto 1564) è stato un umanista, traduttore, editore, poligrafo, bibliografo ed erudito italiano.
La Befana, corruzione lessicale di Epifania (dal greco ἐπιφάνια, epifáneia) attraverso bifanìa e befanìa, è una figura folcloristica legata alle festività natalizie, tipica di alcune regioni italiane e diffusasi poi in tutta la penisola italiana, meno conosciuta nel resto del mondo. Secondo la tradizione, si tratta di una donna molto anziana che vola su una logora scopa, per fare visita ai bambini nella notte tra il 5 e il 6 gennaio (la notte dell'Epifania) per riempire le calze lasciate da essi, appositamente appese sul camino o vicino a una finestra; generalmente, i bambini che durante l'anno si sono comportati bene riceveranno dolciumi, caramelle, frutta secca o piccoli giocattoli. Al contrario, coloro che si sono comportati male troveranno le calze riempite con del carbone o dell'aglio.
L'Accademia dei Vignaiuoli (o dei Vignaioli) fu un sodalizio culturale sorto a Roma a partire dall'estate del 1532, anno in cui si trasferì a Roma l'umanista mantovano Uberto (Roberto) Strozzi, nipote del famoso letterato Baldassarre Castiglione, che ne fu l'animatore. Nella dedicatoria delle Institutioni di Mario Equicola si ricorda infatti che la dimora del gentiluomo era divenuta "il diporto di tutti i più famosi accademici che fossero in corte", che si dedicavano soprattutto alla recitazione e all'improvvisazione di versi burleschi.Il nome "Accademia dei Vignaiuoli" è stato mutuato da alcune citazioni di Anton Francesco Doni, che non hanno tuttavia valore documentario: come ha precisato Danilo Romei, può dunque essere conservato solo come etichetta convenzionale. Tale accademia si avvicina più al modello libero e aperto delle accademie umanistiche che a quello codificato proprio delle accademie del secondo Cinquecento. Componenti dell'Accademia furono Giovanni Mauro d'Arcano, Giovanni Dalla Casa, Carlo Gualteruzzi, Francesco Maria Molza, Agnolo Firenzuola, Giovan Francesco Bini, Gandolfo Porrino, Mattio Franzesi, Trifone Benci, Lelio Capilupi, Pietro Gelido, Ippolito de' Medici. Partecipò brevemente a tali conviti Francesco Berni tra l'aprile e il settembre del 1533, prima di fare definitivamente ritorno a Firenze.