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La storia della grafica è la storia dell'attività che consiste nel combinare tipografia, illustrazione, fotografia e stampa per fini persuasivi, informativi o educativi. L'espressione graphic design (letteralmente "progettazione grafica") fu coniata da William Addison Dwiggins nel 1922, differenziando perciò questa attività dalle Belle Arti. Tale denominazione, fino al secondo dopoguerra, fu utilizzata raramente. Fino ad allora, i "graphic designers" erano chiamati "commercial artists". Il graphic designer contemporaneo è erede di un'illustre ascendenza: gli scribi sumeri che inventarono la scrittura, gli artigiani egizi che combinarono parole e immagini nei manoscritti papiri, gli stampatori di blocchi cinesi, i miniatori medievali, e gli stampatori e compositori del XV secolo che progettarono i primi libri europei, fanno tutti parte della ricca eredità e storia della grafica. Il settore del graphic design si è sviluppato drammaticamente negli ultimi decenni del XX secolo, quando l'alta tecnologia ha iniziato a giocare un ruolo preminente. Di conseguenza, oggi la professione non è più limitata a libri, poster e pubblicità, ma include anche motion e interactive media e altro.
Piccolo blu e piccolo giallo (Little Blue and Little Yellow) è un albo illustrato per bambini dell'autore statunitense Leo Lionni del 1959.
MITA, Manifattura italiana tappeti artistici, è stata un'azienda tessile genovese nota per la qualità dei prodotti, in particolare dei tappeti e degli arazzi, e per le collaborazioni artistiche instaurate fra gli anni venti e gli anni sessanta del XX secolo.
Bruno Alfieri (Napoli, 11 maggio 1927 – Milano, 1º luglio 2008) è stato un critico d'arte e editore italiano. È stato uno dei più noti critici ed editori d'arte italiani e ha portato dall'estero in Italia artisti e designer tra cui Jackson Pollock e Le Corbusier, dando il suo contributo alla cultura dell'arte con numerose monografie su pittori italiani (tra cui Piero Dorazio e Giuseppe Santomaso) e stranieri (è sua la prima monografia pubblicata su Paul Klee) e con la pubblicazione del catalogo della Biennale d'arte di Venezia degli anni dal 1947 al 1952.