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Giuseppe Elio Ligotti

Giuseppe Elio Ligotti (Roma, 27 giugno 1946) è un poeta e romanziere italiano. Nato da genitori siciliani (di Castellammare del Golfo), ha insegnato per tanti anni lettere classiche in diversi licei romani (Manara, Orazio, Aristofane, Augusto, Giulio Cesare), dove ha tenuto anche corsi di scrittura creativa. Ha pubblicato le seguenti sillogi poetiche: L'elegia del dubbio, con prefazione di Giorgio Bàrberi Squarotti, Quarto d'Altino, Rebellato, 1978; En aras!, con prefazione di Walter Mauro, Roma, Abete, 1980; La metà dell'eterno, con prefazione di Eugenio Ragni, Roma, Ianua, 1985; Il silenzio, la sciarada, la notte, con prefazione di Eugene Ostrocholwschi, Roma, Interlibro, 1992.Dopo un lavoro decennale ha portato a termine un poema in rigorosa terza rima dantesca, di cui sono usciti i primi cinquanta canti con il titolo Una mezza commedia (Roma, Arion, 2000), mentre la versione integrale, intitolata Romanzo italiano e composta da cento canti, è ancora inedita: le tre cantiche si intitolano Erratico (anagramma di Retorica), Intimi mari (anagramma di Miti in rima) e Rapsodia zero (anagramma di Paradiso zero). Nel 2008 ha pubblicato, per l'editore messinese GBM, un romanzo fantastorico su Tigellino, I numeri del fuoco. Nel 2020 è uscito, per i tipi di Porto Seguro, un prosimetro, Lo pseudonimo, costituito da una parte narrativa e da una breve raccolta di versi (La verità nuda), attribuita a uno dei protagonisti della storia. Sotto lo pseudonimo di Nelson Martinico ha pubblicato quattro romanzi: Dovevamo saperlo che l'amore, Copertino, Lupo Editore, 2011; Il buono, il brutto e il figlio del cattivo, Milano, Bompiani, 2014; La proprietà transitiva (scritto a quattro mani con Federico Ligotti), Santa Maria Capua Vetere, Spartaco, 2015; Le pergamene di Sertorio, Santa Maria Capua Vetere, Spartaco, 2017.Il primo è un'autobiografia familiare, che ripercorre più generazioni, dall'Ottocento fino alla fine del secolo scorso. Il secondo è un sequel letterario del noto film di Sergio Leone: purtroppo il libro è stato ritirato dal commercio per volere degli eredi del regista. Il terzo romanzo è di fantapolitica, il quarto ruota intorno alla figura di Sertorio. Fabio Stassi, nipote di Ligotti, ha detto di lui: Sono stato educato alla poesia, in casa. Ho uno zio poeta, Giuseppe Elio Ligotti, che quand'ero ragazzo mi faceva leggere la grande poesia italiana e mi insegnava a contare l'endecasillabo con le dita: l'accento deve cadere sempre sul mignolo, questa era la prima regola. Quando pubblicò il primo libro di versi, "L'elegia del dubbio", con Rebellato Editore e la prefazione di Barberi Squarotti, io pensai che niente poteva fare più felice un uomo che pubblicare un libro di poesie. Lo seguivo, a Roma, alla fine degli anni Settanta, nei raduni poetici dell'epoca, e conobbi in quegli anni molti poeti importanti, come Maria Luisa Spaziani, Mario Luzi, un giovanissimo Valerio Magrelli.

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