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Magog (ebraico: מגוג [maˈɡoɡ]; greco: Μαγωγ) è il secondo dei sette figli di Jafet menzionati nella Tavola delle Nazioni in Genesi 10. Mentre l'origine del termine non è chiara, essa potrebbe fare riferimento alla Lidia, nell'attuale Turchia. Il suo uso nel Libro di Ezechiele, capitolo 38, ha portato alla sua associazione con tradizioni apocalittiche. Varie tradizioni antiche e medievali hanno costruito sui riferimenti biblici e aggiunto dettagli ad esso.
Gog e Magog (in ebraico: גוג ומגוג?; in arabo: يأجوج ومأجوج, Yaʾjūj wa Maʾjūj) sono due figure della tradizione biblica e Islamica. Citati in varie parti delle Sacre Scritture, essi sono descritti talvolta come uomini vissuti in un lontano passato, sovrani, popolazioni o territori, spesso con un'accezione negativa, incarnando nemici del popolo di Dio. Nell'Apocalisse compaiono come sostenitori di Satana in vista dell'Armageddon. Questi temi si diffusero molto nelle tradizioni d'Europa e Medio Oriente nella Tarda Antichità e nell'Alto Medioevo, sicché Gog e Magog si rinvengono in svariate leggende e opere dell'epoca, come il Romanzo di Alessandro, assumendo identità sempre più varie, con fonti che li descrivono come giganti, mostri o altri esseri sovrannaturali.
Per escatologia ebraica o escatologia giudaica si intende l'insieme di alcuni temi della religione ebraica, concernenti il messianismo, la vita oltre la vita, e la risurrezione dei morti. La parola escatologia (intesa come "discorso sulla fine"), genericamente, è l'area della teologia e della filosofia che tratta di ipotetici eventi finali nella storia del mondo, del destino ultimo dell'umanità, e dei relativi concetti.