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Kirk Douglas, nato Issur Danielovitch e noto anche come Isadore Demsky (Amsterdam, 9 dicembre 1916 – Beverly Hills, 5 febbraio 2020), è stato un attore e produttore cinematografico statunitense. Padre dell'attore Michael Douglas e del produttore Joel Douglas, nonché nonno di Cameron Douglas, nel 1999 l'American Film Institute lo inserì al 17º posto tra le più grandi star della storia del cinema statunitense.
Il lungo addio (The Long Goodbye) è un film noir del 1973, diretto dal regista Robert Altman, tratto dall'omonimo romanzo di Raymond Chandler. Il film annovera attori quali Elliott Gould nel ruolo di Philip Marlowe, Sterling Hayden nei panni di Roger Wade e Mark Rydell nel ruolo del gangster Marty Augustine. Nel 2008, la rivista Empire ha elencato il film al 357mo posto nei 500 film più grandi della storia del cinema.
Dame Elizabeth Rosemond Taylor, nota anche come Liz Taylor (Londra, 27 febbraio 1932 – West Hollywood, 23 marzo 2011), è stata un'attrice e stilista statunitense, considerata l'ultima grande diva dell'era d'oro di Hollywood per le sue doti recitative e una delle più singolari bellezze cinematografiche. Esordì al cinema ancora bambina, divenendo celebre grazie ai film Torna a casa, Lassie! (1943) e Gran Premio (1944), e raggiunse l'apice del successo fra gli anni cinquanta e sessanta, durante i quali fu l'attrice più pagata di Hollywood e ricevette enormi consensi da parte della critica. Vinse due volte il Premio Oscar alla migliore attrice (a fronte di cinque candidature): nel 1961 per Venere in visone e nel 1967 per Chi ha paura di Virginia Woolf?; nel 1993 vinse l'Oscar Premio umanitario Jean Hersholt per le sue attività di beneficenza, in particolare per la lotta contro l'AIDS. Altri suoi celebri ruoli interpretati in età adulta sono quelli nei film Il padre della sposa (1950), Un posto al sole (1951), L'ultima volta che vidi Parigi (1954), Il gigante (1956), L'albero della vita (1957), La gatta sul tetto che scotta (1958), Improvvisamente l'estate scorsa (1959), Cleopatra (1963), La bisbetica domata (1967), Riflessi in un occhio d'oro (1968), X, Y e Zi (1972) e Assassinio allo specchio (1980). Oltre ai tre Oscar, la Taylor vinse quattro Golden Globe, un premio BAFTA e tre David di Donatello. Nel 1999 l'American Film Institute la inserì al settimo posto tra le più grandi star della storia del cinema, dietro Katharine Hepburn, Bette Davis, Audrey Hepburn, Ingrid Bergman, Greta Garbo e Marilyn Monroe.