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Testimonianze è una rivista letteraria nata a Firenze nel 1958 per iniziativa di un gruppo di intellettuali cattolici (Ernesto Balducci, Lodovico Grassi, Mario Gozzini e Federigo Setti), che tuttora continua le pubblicazioni. Un gruppo di cattolici lapiriani, popolari-democratici e maritainiani che si riunivano al circolo del Cenacolo di Firenze, tra i quali padre Balducci, Citterich, Gozzini, e Zolo, decidono nel 1958 di fondare una rivista che ribadisse il primato dello spirituale sul temporale e sul 1º numero della rivista verrà messo in chiaro da padre Balducci quanto si proponeva Testimonianze. Tra il 1964 e il 1965 sulla rivista viene dibattuto il dialogo cattolici-marxisti e nello stesso tempo viene discussa la presenza conciliare della Chiesa nel mondo e sulla libertà di coscienza. Le interpretazioni che Testimonianze dà del Concilio e quelle che emergono dal convegno del 15-17 giugno 1966 sulla Responsabilità del laicato italiano dopo il Concilio appaiono alla Curia fiorentina troppo audaci e l'imprimatur alla rivista viene tolto. Gli interessi del foglio vengono, con la nuova gestione laica, spostati verso le realtà della chiesa locale. La rivista diventa maggiormente politicizzata e si dibatte sull'intervento nella guerra del Vietnam, sul tema della non violenza e degli obiettori di coscienza. Sui numeri del 1967 e 1968 si apre il dibattito sui gruppi spontanei e viene affrontata la vicenda dell'Isolotto con un numero speciale. Nel 1970 la rivista affronta il problema della Chiesa locale e la Chiesa istituzionale, sull'ecumenismo di base e quello di vertice. Con il tempo, la rivista, pur nel saldo riferimento alla sua matrice cristiana, ha accentuato il suo carattere di laicità ed è redatta da credenti e non credenti, in linea del resto con la sua vocazione originaria di strumento della cultura del dialogo. Tra i temi affrontati, nelle diverse fasi, dell'ormai lunga esperienza di "Testimonianze", quelli della pace dei diritti umani, del rapporto fede-storia, del dialogo fra culture e civiltà e (soprattutto nell'ultima sua fase) dell'analisi critiche delle dinamiche del "mondo globale". Sui temi della pace e dei diritti umani, la rivista, negli anni ottanta, si è fatta, in particolare, promotrice dei Convegni "Se vuoi la pace prepara la pace". Direttori della rivista, di cui Ernesto Balducci è stato il più eminente animatore fino alla sua scomparsa (25 Aprile 1992), sono stati, in successione, Danilo Zolo, Luciano Martini, Lodovico Grassi e (dal 1996) Severino Saccardi. La rivista, che continua regolarmente le pubblicazioni in versione cartacea con cadenza bimestrale, ha anche un sito (www. testimonianzeonline.com) e una pagina facebook ed è associata al Cric (Coordinamento riviste italiane di cultura).
Il Movimento dei focolari, ufficialmente Opera di Maria, è tra i movimenti ecclesiali e nuove comunità sorti nella Chiesa cattolica tra la prima metà del XX secolo e immediatamente dopo il Concilio Vaticano II. Giuridicamente è un'associazione di fedeli di diritto pontificio, prevalentemente laicale. È stato fondato in Italia a Trento nel 1943 da Chiara Lubich. Al movimento aderiscono anche cristiani di altre Chiese, nonché seguaci di diverse religioni e persone di convinzioni non religiose.. Ha come obiettivo contribuire alla costruzione di un mondo più unito, in attuazione del passo del Vangelo di Giovanni "Che tutti siano uno" (17,21). Ne consegue una precisa vocazione al dialogo, a costruire ponti e rapporti di fratellanza tra singoli, popoli, ambiti culturali. Il movimento è diffuso in oltre 180 Paesi ed è rappresentato presso le istituzioni internazionali attraverso l'Associazione Internazionale New Humanity, organizzazione non governativa che gode dello Stato Consultivo Generale presso il Consiglio Economico e Sociale delle Nazioni Unite (ECOSOC). È anche partner ufficiale dell'UNESCO.
Quello dei Pauperes commilitones Christi templique Salomonis ("Poveri compagni d'armi di Cristo e del tempio di Salomone"), meglio noti come cavalieri templari o semplicemente templari, fu uno dei primi e più noti ordini religiosi cavallereschi cristiani medievali. La nascita dell'ordine si colloca nella Terrasanta al centro delle guerre tra forze cristiane e islamiche scoppiate dopo la prima crociata indetta nel 1096. In quell'epoca le strade della Terrasanta erano percorse da pellegrini provenienti da tutta Europa, che venivano spesso assaliti e depredati. Per difendere i luoghi santi e i pellegrini, nacquero diversi ordini religiosi. Intorno al 1118-1119 un gruppo di cavalieri decise di fondare il nucleo originario dell'ordine templare, dandosi il compito di assicurare l'incolumità dei numerosi pellegrini europei che continuavano a visitare Gerusalemme. L'ordine venne ufficializzato nel 1129, assumendo una regola monastica, con l'appoggio di Bernardo di Chiaravalle. Il doppio ruolo di monaci e combattenti, che contraddistinse l'ordine templare negli anni della sua maturità, suscitò naturalmente perplessità in ambito cristiano.L'ordine templare si dedicò nel corso del tempo anche ad attività agricole, creando un grande sistema produttivo, e ad attività finanziarie, gestendo i beni dei pellegrini e arrivando a costituire il più avanzato e capillare sistema bancario dell'epoca. Cresciuto nei secoli in potere e ricchezza, l'ordine si inimicò il re di Francia Filippo il Bello e andò incontro, attraverso un drammatico processo iniziato nel 1307, alla dissoluzione definitiva nel 1312, a seguito della bolla Vox in excelso di papa Clemente V che sospese l'ordine in via amministrativa. Le recenti ricerche storiche hanno rivelato in maniera inequivocabile che il papa Clemente V in realtà così facendo decise di non decidere: non voleva creare un nuovo scisma con la corona francese (come minacciato da Filippo il Bello) così, per evitarlo, sospese l'ordine del Tempio senza condannarlo. Nell'immaginario popolare la figura dei templari rimane controversa a causa delle tante leggende nate tra il XVIII e il XIX secolo che parlano di strani riti e di un legame con la massoneria (nata circa 400 anni dopo la sospensione dell'ordine). In realtà tutte queste leggende sono frutto dell'immaginario collettivo dei movimenti culturali dell'illuminismo, del romanticismo e della massoneria che hanno dipinto l'ordine dei templari in maniera così fosca senza aver condotto degli accurati studi storici e per attaccare la Chiesa cattolica. In epoca recente tutti questi falsi miti sono stati sconfessati dagli atti del processo che sono stati studiati a fondo e hanno rivelato che in realtà le accuse erano montate ad hoc sulla base di confessioni estorte con la tortura dall'inquisizione francese che a sua volta era stata manipolata da Guillaume de Nogaret, guardasigilli di Filippo il Bello, per permettere al re di impossessarsi degli ingenti averi appartenenti all'ordine del Tempio e per sanare l'enorme debito contratto dallo stesso re di Francia nei confronti dell'ordine stesso. Infatti la legge canonica del tempo prevedeva che chi veniva accusato di eresia perdeva tutti i crediti contratti e tutti i propri averi.