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Raymond Radiguet (Saint-Maur-des-Fossés, 18 giugno 1903 – Parigi, 12 dicembre 1923) è stato uno scrittore e poeta francese. La precoce cultura, spaziante dal Seicento francese ai simbolisti, e la singolare produzione di versi, riuniti nella raccolta postuma Les joues en feu (del 1925; Le gote in fiamme), lo introdussero nell'ambiente artistico parigino, ove collaborò, anche con l'appoggio di Jean Cocteau, con cui intrattenne una relazione, a riviste di avanguardia. Nel romanzo Le diable au corps (Il diavolo in corpo, del 1921), apparso dapprima col titolo Coeur vert (Cuore acerbo), l'amore fra un adolescente ed una ragazza diciottenne, che nel clima eccezionale della prima guerra mondiale trova libero spazio per una vacanza cui la realtà porrà tragicamente fine, viene presentato, sull'esempio dello psicologismo del Seicento e del settecento, nella sua cadenza di gioco sottile e ciecamente crudele. Più dichiarata radice letteraria ha il secondo romanzo di Radiguet, Le bal du comte d'Orgel (Il ballo del conte d'Orgel, postumo, del 1924) che da La principessa di Clèves di Madame de La Fayette assume il motivo del nascere inconsapevole di un sentimento e della gelosia che segue la sua confessione; tema colto nel quadro di una vita mondana i cui attori sono incapaci o timorosi di vera passione. Muore di febbre tifoidea a soli vent'anni. Nel 1957, a cura di Jean Cocteau, è stato pubblicato il libretto di sentenze Règle de jeu (La regola del gioco).
Il diavolo in corpo (Le diable au corps) è un film del 1947 diretto da Claude Autant-Lara. Micheline Presle e Gérard Philipe impersonano i due protagonisti della storia amorosa, Marthe e François. È stato presentato in concorso alla Mostra del cinema di Venezia del 1947. 1918: Il giovane François segue con lo sguardo i funerali dell'amante Marthe, morta di parto, e ricorda la storia del loro amore, che si è infranto sull'immaturità e la debolezza di carattere di lui. Dal romanzo omonimo di Raymond Radiguet. Il libro (1923) e il film (1947) scandalizzarono l'opinione pubblica, non tanto per l'erotismo, quanto per lo spirito antimilitarista (perché il marito tradito è al fronte a fare il suo dovere di soldato). La censura italiana lo bloccò a lungo.
Diavolo in corpo è un film del 1986 diretto da Marco Bellocchio, molto liberamente ispirato al romanzo Il diavolo in corpo (Le diable au corps) di Raymond Radiguet. È stato presentato nella Quinzaine des Réalisateurs al 39º Festival di Cannes.Celebri due brevi sequenze cariche di erotismo: quella in cui Giulia masturba il fidanzato brigatista sotto il tavolo del parlatorio durante un colloquio in carcere e quella in cui pratica ad Andrea una fellatio non simulata.